Una riflessione: di Milan, overperforming e aspettative

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Sono deluso e arrabbiato quanto voi, lo sapete.
Il milan che stiamo vedendo dalla ripresa del campionato (e dalle amichevoli invernali) in poi è un pacco di piscio, inutile girarci intorno.
La rabbia è sacrosanta, ma proprio in un momento così buio bisogna trovare la forza di fermarsi un attimo a riflettere.

Partiamo da un assunto fondamentale, per quanto impopolare in queste ore.
Non va assolutamente fatto l'errore di buttare tutto al macero per la prima, vera flessione in ormai due anni e mezzo di eccellenza e overperforming sistematico.
Ecco, approfondiamo questo concetto, l'overperforming, che è alla base per comprendere e razionalizzare buona parte di questo momento.
Banalmente: il Milan ci ha abituati troppo bene per quelle che sono le sue possibilità, da anni.
Se mi leggete da tempo, sapete che io sono sempre stato un grandissimo fan del concetto che il Milan ha un organico da quarto posto ed è inferiore da anni a Inter, Juventus e Napoli.
Mi sono preso di tutto e di più per aver sostenuto questa tesi nei periodi di grande entusiasmo, ma la ribadisco anche oggi che forse è un po più "popolare" come posizione: il milan è questo qui.
E, intendiamoci, non è affatto da buttare; abbiamo moltissimi giovani di talento che devono solo fare clic, al netto di gravi problemi societari e di organico che discuterò più sotto.

Vediamo di cadere da sto pero una volta per tutte: giocare ad altissimo livello rispetto all'organico a disposizione è sicuramente un merito, ma non dimentichiamo che siamo riusciti nell'IMPRESA, nel MIRACOLO SPORTIVO (perchè questo è) di vincere con budget mercato inesistente e una rosa che schiera titolari gente del calibro di Messias, Diaz e uno stracotto Giroud, per non parlare delle inesistenti riserve, contro rivali che spendono il triplo di noi.
Forse il milan tra due anni sarà più forte di oggi, se i giovani cresceranno come si deve e non si smobiliterà, ma prima entriamo nell'ordine di idee che la nostra massima aspettativa è il quarto posto e tutto quello che viene oltre è un gradito regalo, meglio inquadreremo il vero valore di questo organico e probabilmente meglio faremo per il percorso di crescita dei giovani.
Non ha senso addossare pressioni inutili ad una squadra la cui unica colpa è non essere all'altezza delle aspettative generate da uno scudetto miracoloso e per certi versi anche dannoso, perchè ha convinto moltissimi che siamo ad un livello ben più elevato di crescita rispetto alla realtà.

Ora, passiamo ai due veri problemi di questa squadra: il rapporto con l'allenatore e, soprattutto, la dirigenza.
Io sono uno dei primi fan di Pioli e resto ancora dalla sua parte nonostante queste settimane terribili, però va detto che solo un cieco, sordo e muto può non aver notato che dopo il finale beffa con la Roma qualcosa si è rotto.
La qualità del Milan di Salerno e dei primi 85 minuti contro la Roma non è neanche lontana parente dello schifo visto contro Lecce, Torino e Inter.
A prescindere dalla preparazione atletica, che potrebbe dare i suoi frutti più avanti o forse è stata totalmente cannata con la scelta di Dubai, c'è un enorme problema di testa, quasi fosse un burnout.
Pioli ha sicuramente le sue colpe (scelte cervellotiche, poca flessibilità, intestardirsi su determinati calciatori senza vederne altri...) ma ha sempre cercato di far sentire tutti coinvolti (Adli a parte): va anche detto che, essendo questa la rosa a disposizione (e ci torniamo per l'ultimo punto, il più importante) alla fine giocano sempre gli stessi da ormai 3 anni, con ricambi non all'altezza.
Gente come Tonali, Theo, Kalulu, Tomori, Giroud è totalmente cotta, e Leao e Bennacer saranno i prossimi se non cambia qualcosa a livello di organico.
Insomma, Pioli ha le sue colpe, ma il materiale umano a disposizione è da quarto posto, non si possono fare miracoli ogni anno e ora sembra che tutto stia venendo giù insieme dopo l'idillio post covid.

Passiamo per concludere all'elefante nella stanza: la proprietà, dopo il sussulto dell'estate 2019 (sulla quale abbiamo costruito quasi tutta la rosa di oggi) non ha speso, non spende oggi (da ormai 3 finestre di mercato, dopo i riscatti di Tonali e Tomori, si è speso nulla a parte CDK) e ha già fatto capire che non spenderà domani.
Dei risultati sportivi gli frega zero, vogliono solo avere qualificazione CL e conti in ordine e ritengono che l'organico attuale sia sufficiente per centrare la CL (e a meno di cataclismi è vero) in un campionato mediocre come quello italiano.
La dirigenza, soprattutto Maldini, dopo l'orgoglio finto di Agosto è caduta totalmente in catalessi e si è uniformata a questa mediocrità da rabbini (e questo forse è il punto più inspiegabile, a meno che a giugno non ci siano le dimissioni in blocco di Maldini-Massara-Moncada a bocce ferme, che non è da escludere).
I problemi nascono tutti da qui: se si fosse fatto qualcosa, se si fossero comprati quei 5/6 giocatori che mancano tra titolari e riserve e che TUTTI sanno (punta e esterno destro titolare, portiere terzino sinistro centrocampista centrale e difensore centrale di riserva) oggi non saremmo in queste condizioni.

Forse riusciremo a rimettere la barra a dritta, forse riusciremo a riprenderci, oppure concluderemo una mesta stagione da quarto posto rendendoci finalmente conto che ad oggi, senza investimenti, quello valiamo.
Ma finchè non cambia qualcosa a livello societario, Pioli o non Pioli (che se ha perso il polso della squadra va esonerato a fine stagione, anche se arriva quarto... 4/5 anni iniziano a diventare tanti per una alleantore, soprattutto se non ti chiami Guardiola Ancelotti o Klopp) ogni successo sarà una gradevole eccezione ad una mediocrità di fondo inaccettabile.
 

Devil man

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Sono deluso e arrabbiato quanto voi, lo sapete.
Il milan che stiamo vedendo dalla ripresa del campionato (e dalle amichevoli invernali) in poi è un pacco di piscio, inutile girarci intorno.
La rabbia è sacrosanta, ma proprio in un momento così buio bisogna trovare la forza di fermarsi un attimo a riflettere.

Partiamo da un assunto fondamentale, per quanto impopolare in queste ore.
Non va assolutamente fatto l'errore di buttare tutto al macero per la prima, vera flessione in ormai due anni e mezzo di eccellenza e overperforming sistematico.
Ecco, approfondiamo questo concetto, l'overperforming, che è alla base per comprendere e razionalizzare buona parte di questo momento.
Banalmente: il Milan ci ha abituati troppo bene per quelle che sono le sue possibilità, da anni.
Se mi leggete da tempo, sapete che io sono sempre stato un grandissimo fan del concetto che il Milan ha un organico da quarto posto ed è inferiore da anni a Inter, Juventus e Napoli.
Mi sono preso di tutto e di più per aver sostenuto questa tesi nei periodi di grande entusiasmo, ma la ribadisco anche oggi che forse è un po più "popolare" come posizione: il milan è questo qui.
E, intendiamoci, non è affatto da buttare; abbiamo moltissimi giovani di talento che devono solo fare clic, al netto di gravi problemi societari e di organico che discuterò più sotto.

Vediamo di cadere da sto pero una volta per tutte: giocare ad altissimo livello rispetto all'organico a disposizione è sicuramente un merito, ma non dimentichiamo che siamo riusciti nell'IMPRESA, nel MIRACOLO SPORTIVO (perchè questo è) di vincere con budget mercato inesistente e una rosa che schiera titolari gente del calibro di Messias, Diaz e uno stracotto Giroud, per non parlare delle inesistenti riserve, contro rivali che spendono il triplo di noi.
Forse il milan tra due anni sarà più forte di oggi, se i giovani cresceranno come si deve e non si smobiliterà, ma prima entriamo nell'ordine di idee che la nostra massima aspettativa è il quarto posto e tutto quello che viene oltre è un gradito regalo, meglio inquadreremo il vero valore di questo organico e probabilmente meglio faremo per il percorso di crescita dei giovani.
Non ha senso addossare pressioni inutili ad una squadra la cui unica colpa è non essere all'altezza delle aspettative generate da uno scudetto miracoloso e per certi versi anche dannoso, perchè ha convinto moltissimi che siamo ad un livello ben più elevato di crescita rispetto alla realtà.

Ora, passiamo ai due veri problemi di questa squadra: il rapporto con l'allenatore e, soprattutto, la dirigenza.
Io sono uno dei primi fan di Pioli e resto ancora dalla sua parte nonostante queste settimane terribili, però va detto che solo un cieco, sordo e muto può non aver notato che dopo il finale beffa con la Roma qualcosa si è rotto.
La qualità del Milan di Salerno e dei primi 85 minuti contro la Roma non è neanche lontana parente dello schifo visto contro Lecce, Torino e Inter.
A prescindere dalla preparazione atletica, che potrebbe dare i suoi frutti più avanti o forse è stata totalmente cannata con la scelta di Dubai, c'è un enorme problema di testa, quasi fosse un burnout.
Pioli ha sicuramente le sue colpe (scelte cervellotiche, poca flessibilità, intestardirsi su determinati calciatori senza vederne altri...) ma ha sempre cercato di far sentire tutti coinvolti (Adli a parte): va anche detto che, essendo questa la rosa a disposizione (e ci torniamo per l'ultimo punto, il più importante) alla fine giocano sempre gli stessi da ormai 3 anni, con ricambi non all'altezza.
Gente come Tonali, Theo, Kalulu, Tomori, Giroud è totalmente cotta, e Leao e Bennacer saranno i prossimi se non cambia qualcosa a livello di organico.
Insomma, Pioli ha le sue colpe, ma il materiale umano a disposizione è da quarto posto, non si possono fare miracoli ogni anno e ora sembra che tutto stia venendo giù insieme dopo l'idillio post covid.

Passiamo per concludere all'elefante nella stanza: la proprietà, dopo il sussulto dell'estate 2019 (sulla quale abbiamo costruito quasi tutta la rosa di oggi) non ha speso, non spende oggi (da ormai 3 finestre di mercato, dopo i riscatti di Tonali e Tomori, si è speso nulla a parte CDK) e ha già fatto capire che non spenderà domani.
Dei risultati sportivi gli frega zero, vogliono solo avere qualificazione CL e conti in ordine e ritengono che l'organico attuale sia sufficiente per centrare la CL (e a meno di cataclismi è vero) in un campionato mediocre come quello italiano.
La dirigenza, soprattutto Maldini, dopo l'orgoglio finto di Agosto è caduta totalmente in catalessi e si è uniformata a questa mediocrità da rabbini (e questo forse è il punto più inspiegabile, a meno che a giugno non ci siano le dimissioni in blocco di Maldini-Massara-Moncada a bocce ferme, che non è da escludere).
I problemi nascono tutti da qui: se si fosse fatto qualcosa, se si fossero comprati quei 5/6 giocatori che mancano tra titolari e riserve e che TUTTI sanno (punta e esterno destro titolare, portiere terzino sinistro centrocampista centrale e difensore centrale di riserva) oggi non saremmo in queste condizioni.

Forse riusciremo a rimettere la barra a dritta, forse riusciremo a riprenderci, oppure concluderemo una mesta stagione da quarto posto rendendoci finalmente conto che ad oggi, senza investimenti, quello valiamo.
Ma finchè non cambia qualcosa a livello societario, Pioli o non Pioli (che se ha perso il polso della squadra va esonerato a fine stagione, anche se arriva quarto... 4/5 anni iniziano a diventare tanti per una alleantore, soprattutto se non ti chiami Guardiola Ancelotti o Klopp) ogni successo sarà una gradevole eccezione ad una mediocrità di fondo inaccettabile.
Io non sono così sicuro che centreremo il 4 posto è questo il problema...

l'Atalanta con Koopminer, Lookman e Hojlound, Gasperini ha finalmente trovato la quadra..
L'Inter ha preso fiducia
La Juve ha avuto una battuta di arresto con il Napoli ma riprenderà a fare i filotti 1-0
e il Napoli a breve vincerà lo scudetto in largo anticipo..
 
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Sam

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Il milan che stiamo vedendo dalla ripresa del campionato (e dalle amichevoli invernali) in poi è un pacco di piscio, inutile girarci intorno.
La rabbia è sacrosanta, ma proprio in un momento così buio bisogna trovare la forza di fermarsi un attimo a riflettere.

Partiamo da un assunto fondamentale, per quanto impopolare in queste ore.
Non va assolutamente fatto l'errore di buttare tutto al macero per la prima, vera flessione in ormai due anni e mezzo di eccellenza e overperforming sistematico.
Ecco, approfondiamo questo concetto, l'overperforming, che è alla base per comprendere e razionalizzare buona parte di questo momento.
Banalmente: il Milan ci ha abituati troppo bene per quelle che sono le sue possibilità, da anni.
Se mi leggete da tempo, sapete che io sono sempre stato un grandissimo fan del concetto che il Milan ha un organico da quarto posto ed è inferiore da anni a Inter, Juventus e Napoli.
Mi sono preso di tutto e di più per aver sostenuto questa tesi nei periodi di grande entusiasmo, ma la ribadisco anche oggi che forse è un po più "popolare" come posizione: il milan è questo qui.
E, intendiamoci, non è affatto da buttare; abbiamo moltissimi giovani di talento che devono solo fare clic, al netto di gravi problemi societari e di organico che discuterò più sotto.

Vediamo di cadere da sto pero una volta per tutte: giocare ad altissimo livello rispetto all'organico a disposizione è sicuramente un merito, ma non dimentichiamo che siamo riusciti nell'IMPRESA, nel MIRACOLO SPORTIVO (perchè questo è) di vincere con budget mercato inesistente e una rosa che schiera titolari gente del calibro di Messias, Diaz e uno stracotto Giroud, per non parlare delle inesistenti riserve, contro rivali che spendono il triplo di noi.
Forse il milan tra due anni sarà più forte di oggi, se i giovani cresceranno come si deve e non si smobiliterà, ma prima entriamo nell'ordine di idee che la nostra massima aspettativa è il quarto posto e tutto quello che viene oltre è un gradito regalo, meglio inquadreremo il vero valore di questo organico e probabilmente meglio faremo per il percorso di crescita dei giovani.
Non ha senso addossare pressioni inutili ad una squadra la cui unica colpa è non essere all'altezza delle aspettative generate da uno scudetto miracoloso e per certi versi anche dannoso, perchè ha convinto moltissimi che siamo ad un livello ben più elevato di crescita rispetto alla realtà.

Ora, passiamo ai due veri problemi di questa squadra: il rapporto con l'allenatore e, soprattutto, la dirigenza.
Io sono uno dei primi fan di Pioli e resto ancora dalla sua parte nonostante queste settimane terribili, però va detto che solo un cieco, sordo e muto può non aver notato che dopo il finale beffa con la Roma qualcosa si è rotto.
La qualità del Milan di Salerno e dei primi 85 minuti contro la Roma non è neanche lontana parente dello schifo visto contro Lecce, Torino e Inter.
A prescindere dalla preparazione atletica, che potrebbe dare i suoi frutti più avanti o forse è stata totalmente cannata con la scelta di Dubai, c'è un enorme problema di testa, quasi fosse un burnout.
Pioli ha sicuramente le sue colpe (scelte cervellotiche, poca flessibilità, intestardirsi su determinati calciatori senza vederne altri...) ma ha sempre cercato di far sentire tutti coinvolti (Adli a parte): va anche detto che, essendo questa la rosa a disposizione (e ci torniamo per l'ultimo punto, il più importante) alla fine giocano sempre gli stessi da ormai 3 anni, con ricambi non all'altezza.
Gente come Tonali, Theo, Kalulu, Tomori, Giroud è totalmente cotta, e Leao e Bennacer saranno i prossimi se non cambia qualcosa a livello di organico.
Insomma, Pioli ha le sue colpe, ma il materiale umano a disposizione è da quarto posto, non si possono fare miracoli ogni anno e ora sembra che tutto stia venendo giù insieme dopo l'idillio post covid.

Passiamo per concludere all'elefante nella stanza: la proprietà, dopo il sussulto dell'estate 2019 (sulla quale abbiamo costruito quasi tutta la rosa di oggi) non ha speso, non spende oggi (da ormai 3 finestre di mercato, dopo i riscatti di Tonali e Tomori, si è speso nulla a parte CDK) e ha già fatto capire che non spenderà domani.
Dei risultati sportivi gli frega zero, vogliono solo avere qualificazione CL e conti in ordine e ritengono che l'organico attuale sia sufficiente per centrare la CL (e a meno di cataclismi è vero) in un campionato mediocre come quello italiano.
La dirigenza, soprattutto Maldini, dopo l'orgoglio finto di Agosto è caduta totalmente in catalessi e si è uniformata a questa mediocrità da rabbini (e questo forse è il punto più inspiegabile, a meno che a giugno non ci siano le dimissioni in blocco di Maldini-Massara-Moncada a bocce ferme, che non è da escludere).
I problemi nascono tutti da qui: se si fosse fatto qualcosa, se si fossero comprati quei 5/6 giocatori che mancano tra titolari e riserve e che TUTTI sanno (punta e esterno destro titolare, portiere terzino sinistro centrocampista centrale e difensore centrale di riserva) oggi non saremmo in queste condizioni.

Forse riusciremo a rimettere la barra a dritta, forse riusciremo a riprenderci, oppure concluderemo una mesta stagione da quarto posto rendendoci finalmente conto che ad oggi, senza investimenti, quello valiamo.
Ma finchè non cambia qualcosa a livello societario, Pioli o non Pioli (che se ha perso il polso della squadra va esonerato a fine stagione, anche se arriva quarto... 4/5 anni iniziano a diventare tanti per una alleantore, soprattutto se non ti chiami Guardiola Ancelotti o Klopp) ogni successo sarà una gradevole eccezione ad una mediocrità di fondo inaccettabile.
Sono d'accordo con te su tutto, e hai sempre avuto ragione sull'overperforming.
Pure io lo scorso anno dissi che il vero valore era molto più basso di quanto visto, perché già lì si vedevano sprazzi di quello che era il vero Milan, che stiamo vedendo adesso.
E mi sono sentito dire che ero ipercritico col Milan, quasi a voler intendere che fossi un tifoso di altre squadre.

Oggi però molte di quelle persone che mi criticavano mettono il like sugli stessi post per cui l'anno scorso mi attaccavano. Il che vuol dire che un po' tutti si stanno rendendo conto che la società è la prima colpevole di questa situazione, e che la storia dello scudetto è stata solo una dolce parentesi, resa possibile dal suicidio dell'Inter nel recupero della giornata col Bologna (che ricordiamolo: ci stava alle costole con una partita in meno).

E non a caso io non parlo mai contro la squadra in sé che scende in campo. Io parlo sempre e solo contro la proprietà, perché il danno lo stanno facendo loro.
Il giocatore che non è pronto non ha colpe. Lo hanno voluto i dirigenti.

Detto ciò, adesso bisogna cercare di stare dentro i primi quattro, e per quello che si sta vedendo, la cosa è tutt'altro che scontata.
 
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Purtroppo tutto giusto quello che dici.
La gente si dimentica che abbiamo vinto uno scudetto in cui il nostro miglior centrale di difesa era Kjaer che praticamente faceva panchina fissa all'Atalanta.
Ci manca Ibrahimovic, ultra 40enne che i suoi gol comunque li faceva sempre. Ci manca San Maignan che sicurezza al reparto difensivo la dava oltre a fare qualche miracolo ogni tanto (non che Tatarusanu stia giocando male, anzi mi sembra stia facendo il suo alla fine dei conti).

Purtroppo la squadra è quella che è, a molti non è chiaro. L'Inter soprattutto in attacco è decisamente più forte di noi, ed è quello che fa la differenza. Basti vedere il primo gol loro, Dzeko fa una roba pazzesca. Lautaro in area di rigore non ne sbaglia mai una. Noi quanti gol ci mangiamo?
Siamo scarsi, questo è. Ne abbiamo 5-6 buoni, Leao, Tonali, Bennacer, Kalulu, Theo, Maignan.
Tutti gli altri sono completamente da sostituire e urgente seriamente un upgrade.
Saelemakers e Messias sono inguardabili, Calabria è buono come riserva, cosi come Giroud spompatissimo e Tomori.
Manca un centrale difensivo (infatti volevano prendere Botman), manca un centrocampista che doveva sostituire Kessie (e infatti volevano prendere Renato Sanches) e manca un esterno destro (e infatti volevano prendere Ziyech).

Quello che mancano sono i soldi è evidente, la squadra ha fatto più del necessario, soprattutto Pioli.
L'unico modo per uscire dal pantano è cercare di overperformare nuovamente e l'unico modo per farlo visto che oramai ci conoscono tutti per come giochiamo, è quello di cambiare un po' le carte in tavola con un nuovo modulo.
1 Attaccante da solo come Giroud non basta, servono almeno 2.
Toglierei di corsa il trequartista, da noi non serve a niente praticamente, l'unica volta che aveva una sua utilità è quando ci abbiamo messo Kessie a fare il primo pressing, quindi non era neanche un giocatore d'attacco. Prendiamo troppi gol dovuti a contropiedi,un centrocampo a 2 con un trequartista non di filtro non lo reggiamo mai e poi mai, non capisco come mai non se ne siano ancora accorti.

Io passerei ad un 4-3-3, mettendo al centro Vranckz o anche Bakayoko se è necessario (che non capisco come mai è stato completamente tagliato fuori dalle rotazioni) visto che è l'unico che ha muscoli e cm.
Per il resto a destra o ci mettono CDK sperando in una svegliata, o sposterei Leao mettendo Rebic a sinistra. O ancora a sinistra ci metterei pure Traorè che quando giocava al Parma due anni fa non mi sembrava neanche male.
 

Lineker10

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Il milan che stiamo vedendo dalla ripresa del campionato (e dalle amichevoli invernali) in poi è un pacco di piscio, inutile girarci intorno.
La rabbia è sacrosanta, ma proprio in un momento così buio bisogna trovare la forza di fermarsi un attimo a riflettere.

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Non va assolutamente fatto l'errore di buttare tutto al macero per la prima, vera flessione in ormai due anni e mezzo di eccellenza e overperforming sistematico.
Ecco, approfondiamo questo concetto, l'overperforming, che è alla base per comprendere e razionalizzare buona parte di questo momento.
Banalmente: il Milan ci ha abituati troppo bene per quelle che sono le sue possibilità, da anni.
Se mi leggete da tempo, sapete che io sono sempre stato un grandissimo fan del concetto che il Milan ha un organico da quarto posto ed è inferiore da anni a Inter, Juventus e Napoli.
Mi sono preso di tutto e di più per aver sostenuto questa tesi nei periodi di grande entusiasmo, ma la ribadisco anche oggi che forse è un po più "popolare" come posizione: il milan è questo qui.
E, intendiamoci, non è affatto da buttare; abbiamo moltissimi giovani di talento che devono solo fare clic, al netto di gravi problemi societari e di organico che discuterò più sotto.

Vediamo di cadere da sto pero una volta per tutte: giocare ad altissimo livello rispetto all'organico a disposizione è sicuramente un merito, ma non dimentichiamo che siamo riusciti nell'IMPRESA, nel MIRACOLO SPORTIVO (perchè questo è) di vincere con budget mercato inesistente e una rosa che schiera titolari gente del calibro di Messias, Diaz e uno stracotto Giroud, per non parlare delle inesistenti riserve, contro rivali che spendono il triplo di noi.
Forse il milan tra due anni sarà più forte di oggi, se i giovani cresceranno come si deve e non si smobiliterà, ma prima entriamo nell'ordine di idee che la nostra massima aspettativa è il quarto posto e tutto quello che viene oltre è un gradito regalo, meglio inquadreremo il vero valore di questo organico e probabilmente meglio faremo per il percorso di crescita dei giovani.
Non ha senso addossare pressioni inutili ad una squadra la cui unica colpa è non essere all'altezza delle aspettative generate da uno scudetto miracoloso e per certi versi anche dannoso, perchè ha convinto moltissimi che siamo ad un livello ben più elevato di crescita rispetto alla realtà.

Ora, passiamo ai due veri problemi di questa squadra: il rapporto con l'allenatore e, soprattutto, la dirigenza.
Io sono uno dei primi fan di Pioli e resto ancora dalla sua parte nonostante queste settimane terribili, però va detto che solo un cieco, sordo e muto può non aver notato che dopo il finale beffa con la Roma qualcosa si è rotto.
La qualità del Milan di Salerno e dei primi 85 minuti contro la Roma non è neanche lontana parente dello schifo visto contro Lecce, Torino e Inter.
A prescindere dalla preparazione atletica, che potrebbe dare i suoi frutti più avanti o forse è stata totalmente cannata con la scelta di Dubai, c'è un enorme problema di testa, quasi fosse un burnout.
Pioli ha sicuramente le sue colpe (scelte cervellotiche, poca flessibilità, intestardirsi su determinati calciatori senza vederne altri...) ma ha sempre cercato di far sentire tutti coinvolti (Adli a parte): va anche detto che, essendo questa la rosa a disposizione (e ci torniamo per l'ultimo punto, il più importante) alla fine giocano sempre gli stessi da ormai 3 anni, con ricambi non all'altezza.
Gente come Tonali, Theo, Kalulu, Tomori, Giroud è totalmente cotta, e Leao e Bennacer saranno i prossimi se non cambia qualcosa a livello di organico.
Insomma, Pioli ha le sue colpe, ma il materiale umano a disposizione è da quarto posto, non si possono fare miracoli ogni anno e ora sembra che tutto stia venendo giù insieme dopo l'idillio post covid.

Passiamo per concludere all'elefante nella stanza: la proprietà, dopo il sussulto dell'estate 2019 (sulla quale abbiamo costruito quasi tutta la rosa di oggi) non ha speso, non spende oggi (da ormai 3 finestre di mercato, dopo i riscatti di Tonali e Tomori, si è speso nulla a parte CDK) e ha già fatto capire che non spenderà domani.
Dei risultati sportivi gli frega zero, vogliono solo avere qualificazione CL e conti in ordine e ritengono che l'organico attuale sia sufficiente per centrare la CL (e a meno di cataclismi è vero) in un campionato mediocre come quello italiano.
La dirigenza, soprattutto Maldini, dopo l'orgoglio finto di Agosto è caduta totalmente in catalessi e si è uniformata a questa mediocrità da rabbini (e questo forse è il punto più inspiegabile, a meno che a giugno non ci siano le dimissioni in blocco di Maldini-Massara-Moncada a bocce ferme, che non è da escludere).
I problemi nascono tutti da qui: se si fosse fatto qualcosa, se si fossero comprati quei 5/6 giocatori che mancano tra titolari e riserve e che TUTTI sanno (punta e esterno destro titolare, portiere terzino sinistro centrocampista centrale e difensore centrale di riserva) oggi non saremmo in queste condizioni.

Forse riusciremo a rimettere la barra a dritta, forse riusciremo a riprenderci, oppure concluderemo una mesta stagione da quarto posto rendendoci finalmente conto che ad oggi, senza investimenti, quello valiamo.
Ma finchè non cambia qualcosa a livello societario, Pioli o non Pioli (che se ha perso il polso della squadra va esonerato a fine stagione, anche se arriva quarto... 4/5 anni iniziano a diventare tanti per una alleantore, soprattutto se non ti chiami Guardiola Ancelotti o Klopp) ogni successo sarà una gradevole eccezione ad una mediocrità di fondo inaccettabile.
Sono riflessioni che ci stanno dettate in gran parte dalla grande delusione che proviamo tutti.

Una cosa pero va specificata, riguardo alla parte in grassetto: questa NON è assolutamente la prima flessione. Anzi ne abbiamo avute decine in questi due anni e mezzo. Decine. Come ne abbiamo perse tante di partite per 3-0, ogni volta con naturali e comprensibili tragedie.

Io capisco che il tempo trasfigura i ricordi e poi generi una storia mitologica se si vince uno scudetto, ma ad aprile scorso (dunque non anni fa) pareggiammo contro Bologna e Torino per poi perdere 3-0 il derby di Coppa Italia. Poi giocammo a Roma contro la Lazio (strana coincidenza, visto che ci giochiamo domenica) vincendo all'ultimo minuto e di fatto rilanciandoci per la corsa scudetto, nel pessimismo generale, anche allora. E parliamo delle ultimissime giornate di campionato.

Ma pure rimanendo a questa stagione, dopo la doppia sconfitta col Chelsea eravamo già per molti fuori dalla Champions.

Dunque, capisco la tentazione di voler arrivare sempre a conclusioni definitive, salvo poi cambiarle a seconda dei risultati di settimana in settimana, ma sebbene quella di ieri sia una partita terribile che ci ricorderemo per un po' fa parte comunque di un percorso e il mondo non finisce oggi, tantomeno la nostra stagione.

Per il discorso dell'overperfomance non sono d'accordo. Noi non saremo nettamente piu forti di nessuno, ma cavolo neanche siamo peggio. Ce la giochiamo con tutte, in Serie A di sicuro. Questo significa che se facciamo quello che sappiamo fare, siamo una squadra da oltre 80 punti in campionato.
Per il resto ci sta, sono d'accordo su tante cose, ma aspetterei a trarre conclusioni definitive visto che domenica si gioca l'ultima del girone di andata.
 
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Ecco, approfondiamo questo concetto, l'overperforming, che è alla base per comprendere e razionalizzare buona parte di questo momento.
Banalmente: il Milan ci ha abituati troppo bene per quelle che sono le sue possibilità, da anni.
Se mi leggete da tempo, sapete che io sono sempre stato un grandissimo fan del concetto che il Milan ha un organico da quarto posto ed è inferiore da anni a Inter, Juventus e Napoli.
Mi sono preso di tutto e di più per aver sostenuto questa tesi nei periodi di grande entusiasmo, ma la ribadisco anche oggi che forse è un po più "popolare" come posizione: il milan è questo qui.
E, intendiamoci, non è affatto da buttare; abbiamo moltissimi giovani di talento che devono solo fare clic, al netto di gravi problemi societari e di organico che discuterò più sotto.

Vediamo di cadere da sto pero una volta per tutte: giocare ad altissimo livello rispetto all'organico a disposizione è sicuramente un merito, ma non dimentichiamo che siamo riusciti nell'IMPRESA, nel MIRACOLO SPORTIVO (perchè questo è) di vincere con budget mercato inesistente e una rosa che schiera titolari gente del calibro di Messias, Diaz e uno stracotto Giroud, per non parlare delle inesistenti riserve, contro rivali che spendono il triplo di noi.
Forse il milan tra due anni sarà più forte di oggi, se i giovani cresceranno come si deve e non si smobiliterà, ma prima entriamo nell'ordine di idee che la nostra massima aspettativa è il quarto posto e tutto quello che viene oltre è un gradito regalo, meglio inquadreremo il vero valore di questo organico e probabilmente meglio faremo per il percorso di crescita dei giovani.
Non ha senso addossare pressioni inutili ad una squadra la cui unica colpa è non essere all'altezza delle aspettative generate da uno scudetto miracoloso e per certi versi anche dannoso, perchè ha convinto moltissimi che siamo ad un livello ben più elevato di crescita rispetto alla realtà.

Ora, passiamo ai due veri problemi di questa squadra: il rapporto con l'allenatore e, soprattutto, la dirigenza.
Io sono uno dei primi fan di Pioli e resto ancora dalla sua parte nonostante queste settimane terribili, però va detto che solo un cieco, sordo e muto può non aver notato che dopo il finale beffa con la Roma qualcosa si è rotto.
La qualità del Milan di Salerno e dei primi 85 minuti contro la Roma non è neanche lontana parente dello schifo visto contro Lecce, Torino e Inter.
A prescindere dalla preparazione atletica, che potrebbe dare i suoi frutti più avanti o forse è stata totalmente cannata con la scelta di Dubai, c'è un enorme problema di testa, quasi fosse un burnout.
Pioli ha sicuramente le sue colpe (scelte cervellotiche, poca flessibilità, intestardirsi su determinati calciatori senza vederne altri...) ma ha sempre cercato di far sentire tutti coinvolti (Adli a parte): va anche detto che, essendo questa la rosa a disposizione (e ci torniamo per l'ultimo punto, il più importante) alla fine giocano sempre gli stessi da ormai 3 anni, con ricambi non all'altezza.
Gente come Tonali, Theo, Kalulu, Tomori, Giroud è totalmente cotta, e Leao e Bennacer saranno i prossimi se non cambia qualcosa a livello di organico.
Insomma, Pioli ha le sue colpe, ma il materiale umano a disposizione è da quarto posto, non si possono fare miracoli ogni anno e ora sembra che tutto stia venendo giù insieme dopo l'idillio post covid.

Passiamo per concludere all'elefante nella stanza: la proprietà, dopo il sussulto dell'estate 2019 (sulla quale abbiamo costruito quasi tutta la rosa di oggi) non ha speso, non spende oggi (da ormai 3 finestre di mercato, dopo i riscatti di Tonali e Tomori, si è speso nulla a parte CDK) e ha già fatto capire che non spenderà domani.
Dei risultati sportivi gli frega zero, vogliono solo avere qualificazione CL e conti in ordine e ritengono che l'organico attuale sia sufficiente per centrare la CL (e a meno di cataclismi è vero) in un campionato mediocre come quello italiano.
La dirigenza, soprattutto Maldini, dopo l'orgoglio finto di Agosto è caduta totalmente in catalessi e si è uniformata a questa mediocrità da rabbini (e questo forse è il punto più inspiegabile, a meno che a giugno non ci siano le dimissioni in blocco di Maldini-Massara-Moncada a bocce ferme, che non è da escludere).
I problemi nascono tutti da qui: se si fosse fatto qualcosa, se si fossero comprati quei 5/6 giocatori che mancano tra titolari e riserve e che TUTTI sanno (punta e esterno destro titolare, portiere terzino sinistro centrocampista centrale e difensore centrale di riserva) oggi non saremmo in queste condizioni.

Forse riusciremo a rimettere la barra a dritta, forse riusciremo a riprenderci, oppure concluderemo una mesta stagione da quarto posto rendendoci finalmente conto che ad oggi, senza investimenti, quello valiamo.
Ma finchè non cambia qualcosa a livello societario, Pioli o non Pioli (che se ha perso il polso della squadra va esonerato a fine stagione, anche se arriva quarto... 4/5 anni iniziano a diventare tanti per una alleantore, soprattutto se non ti chiami Guardiola Ancelotti o Klopp) ogni successo sarà una gradevole eccezione ad una mediocrità di fondo inaccettabile.
Io credo gli errori siano tutti della dirigenza, della proprietà e dell'allenatore.
Non credo il milan abbia overperformato ma credo il milan abbia meritato sul campo e abbia valori importanti.
Tanto per capirci : io non credo il milan sia inferiore alle altre ma sono stati commessi errori gravi.

E' anche vero che il campo andrebbe ascoltato perchè parla.

Facciamo un rapido riepilogo : il milan rinasce grazie a kjaer e ibra.
La squadra svolta dopo il covid aggrappandosi ai grandi vecchi dello spogliatoio.
Inizia a nascere una squadra giovane, fresca , propositiva che prima impara a giocare alcune partite e poi impara addirittura a gestirle e dominarle.
Non dimentichiamo mai da dove veniamo, non dimentichiamo mai che 3 anni fa contro inter, napoli, juve e romane noi non potevamo nemmeno giocarci perchè non c'era partita.
Si perdeva quasi per inerzia perchè c'era troppo divario.

Mettiamo dei valori nella squadra e iniziamo a giocare bene.
I ragazzi crescono, esplodono, si rivalutano e .. vincono.
Si arriva a uno scudetto incredibile che è un percorso per come si inizia e per come si finisce.


Ma il milan è essenzialmente una squadra giovane che poggia su dei vecchi, i leader storici sono vecchi.
Nella corsa scudetto assistiamo quasi a un miracolo sportivo perchè siamo come il bimbo che leva le rotelle e inizia a pedalare da solo.

La squadra infatti ingrana e vince senza ibra e kjaer perchè ha raggiunto la piena maturità e consapevolezza nei propri mezzi.


Ma lo scudetto rovina tutto , ed ora arriviamo agli errori, anzi ai disastri di valutazione.
Ibra e kjaer finiscono ai margini della rosa per età avanzata e problematiche fisiche, giroud ha un anno in più e l'ultimo mondiale della sua carriera nel mirino, kessie saluta..
Perdiamo e disperdiamo quindi certezze e qualità morali e caratteriali .
Il resto lo fanno i soliti disastri sanitari con infortuni a iosa, la perdita di maignan la più grave.

Cosa è successo quindi al milan?
Nulla, sta solo attraversando uno di quei periodi che capitano ai giovani perchè noi siamo una squadra giovane.

Il mercato e le valutazioni sono state clamorosamente toppate.
A noi sarebbero serviti 3 giocatori pronti per continuare a martellare i ragazzi.

Il milan aveva compiuto un percorso che è stato frenato.
Anche le scelte tattiche e tecniche hanno creato confusione perchè lo scudetto lo abbiamo vinto giocando in un modo ma siamo ripartiti in modo più ambizioso/arrogante.
Che sarebbe servito un difensore forte lo si sapeva , che sarebbe servito un vice theo lo si sapeva, che maignan è insostituibile lo si sapeva, che kessie per noi era tanta roba lo si sapeva, che giroud aveva già fatto tanto lo si sapeva, che a destra abbiamo lacune lo si sapeva.
 
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hanno ragione gli interisti a dire che sono più forti, poco da dire.
é un fatto statistico.
Ogni volta che li incontriamo o prendiamo mazzate cielo - terra o se va bene la sfanghiamo di stramacchio.
 

Zenos

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Sono deluso e arrabbiato quanto voi, lo sapete.
Il milan che stiamo vedendo dalla ripresa del campionato (e dalle amichevoli invernali) in poi è un pacco di piscio, inutile girarci intorno.
La rabbia è sacrosanta, ma proprio in un momento così buio bisogna trovare la forza di fermarsi un attimo a riflettere.

Partiamo da un assunto fondamentale, per quanto impopolare in queste ore.
Non va assolutamente fatto l'errore di buttare tutto al macero per la prima, vera flessione in ormai due anni e mezzo di eccellenza e overperforming sistematico.
Ecco, approfondiamo questo concetto, l'overperforming, che è alla base per comprendere e razionalizzare buona parte di questo momento.
Banalmente: il Milan ci ha abituati troppo bene per quelle che sono le sue possibilità, da anni.
Se mi leggete da tempo, sapete che io sono sempre stato un grandissimo fan del concetto che il Milan ha un organico da quarto posto ed è inferiore da anni a Inter, Juventus e Napoli.
Mi sono preso di tutto e di più per aver sostenuto questa tesi nei periodi di grande entusiasmo, ma la ribadisco anche oggi che forse è un po più "popolare" come posizione: il milan è questo qui.
E, intendiamoci, non è affatto da buttare; abbiamo moltissimi giovani di talento che devono solo fare clic, al netto di gravi problemi societari e di organico che discuterò più sotto.

Vediamo di cadere da sto pero una volta per tutte: giocare ad altissimo livello rispetto all'organico a disposizione è sicuramente un merito, ma non dimentichiamo che siamo riusciti nell'IMPRESA, nel MIRACOLO SPORTIVO (perchè questo è) di vincere con budget mercato inesistente e una rosa che schiera titolari gente del calibro di Messias, Diaz e uno stracotto Giroud, per non parlare delle inesistenti riserve, contro rivali che spendono il triplo di noi.
Forse il milan tra due anni sarà più forte di oggi, se i giovani cresceranno come si deve e non si smobiliterà, ma prima entriamo nell'ordine di idee che la nostra massima aspettativa è il quarto posto e tutto quello che viene oltre è un gradito regalo, meglio inquadreremo il vero valore di questo organico e probabilmente meglio faremo per il percorso di crescita dei giovani.
Non ha senso addossare pressioni inutili ad una squadra la cui unica colpa è non essere all'altezza delle aspettative generate da uno scudetto miracoloso e per certi versi anche dannoso, perchè ha convinto moltissimi che siamo ad un livello ben più elevato di crescita rispetto alla realtà.

Ora, passiamo ai due veri problemi di questa squadra: il rapporto con l'allenatore e, soprattutto, la dirigenza.
Io sono uno dei primi fan di Pioli e resto ancora dalla sua parte nonostante queste settimane terribili, però va detto che solo un cieco, sordo e muto può non aver notato che dopo il finale beffa con la Roma qualcosa si è rotto.
La qualità del Milan di Salerno e dei primi 85 minuti contro la Roma non è neanche lontana parente dello schifo visto contro Lecce, Torino e Inter.
A prescindere dalla preparazione atletica, che potrebbe dare i suoi frutti più avanti o forse è stata totalmente cannata con la scelta di Dubai, c'è un enorme problema di testa, quasi fosse un burnout.
Pioli ha sicuramente le sue colpe (scelte cervellotiche, poca flessibilità, intestardirsi su determinati calciatori senza vederne altri...) ma ha sempre cercato di far sentire tutti coinvolti (Adli a parte): va anche detto che, essendo questa la rosa a disposizione (e ci torniamo per l'ultimo punto, il più importante) alla fine giocano sempre gli stessi da ormai 3 anni, con ricambi non all'altezza.
Gente come Tonali, Theo, Kalulu, Tomori, Giroud è totalmente cotta, e Leao e Bennacer saranno i prossimi se non cambia qualcosa a livello di organico.
Insomma, Pioli ha le sue colpe, ma il materiale umano a disposizione è da quarto posto, non si possono fare miracoli ogni anno e ora sembra che tutto stia venendo giù insieme dopo l'idillio post covid.

Passiamo per concludere all'elefante nella stanza: la proprietà, dopo il sussulto dell'estate 2019 (sulla quale abbiamo costruito quasi tutta la rosa di oggi) non ha speso, non spende oggi (da ormai 3 finestre di mercato, dopo i riscatti di Tonali e Tomori, si è speso nulla a parte CDK) e ha già fatto capire che non spenderà domani.
Dei risultati sportivi gli frega zero, vogliono solo avere qualificazione CL e conti in ordine e ritengono che l'organico attuale sia sufficiente per centrare la CL (e a meno di cataclismi è vero) in un campionato mediocre come quello italiano.
La dirigenza, soprattutto Maldini, dopo l'orgoglio finto di Agosto è caduta totalmente in catalessi e si è uniformata a questa mediocrità da rabbini (e questo forse è il punto più inspiegabile, a meno che a giugno non ci siano le dimissioni in blocco di Maldini-Massara-Moncada a bocce ferme, che non è da escludere).
I problemi nascono tutti da qui: se si fosse fatto qualcosa, se si fossero comprati quei 5/6 giocatori che mancano tra titolari e riserve e che TUTTI sanno (punta e esterno destro titolare, portiere terzino sinistro centrocampista centrale e difensore centrale di riserva) oggi non saremmo in queste condizioni.

Forse riusciremo a rimettere la barra a dritta, forse riusciremo a riprenderci, oppure concluderemo una mesta stagione da quarto posto rendendoci finalmente conto che ad oggi, senza investimenti, quello valiamo.
Ma finchè non cambia qualcosa a livello societario, Pioli o non Pioli (che se ha perso il polso della squadra va esonerato a fine stagione, anche se arriva quarto... 4/5 anni iniziano a diventare tanti per una alleantore, soprattutto se non ti chiami Guardiola Ancelotti o Klopp) ogni successo sarà una gradevole eccezione ad una mediocrità di fondo inaccettabile.
Ti ringrazio per lo spunto e ti dico la mia.
Andrò controcorrente,ma Io credo che in questo momento chi ha meno colpe sia paradossalmente la proprietà. A seguire metto l'allenatore che non mi fa impazzire ma ha qualche alibi dalla sua parte.
Attenzione non voglio dire che sono contento di avere questi malfattori, lontani da quelli che dovrebbero essere proprietari del mio Milan, dato che non si presentano neanche ad una finale di supercoppa, Però abbiamo sempre detto che l'emiro che smiliarda c'è lo possiamo scordare e che si deve cercare di fare bene con un occhio al bilancio.

La proprietà a Giugno, ha messo in mano ai dirigenti area sportiva 50 milioni.
Quindi un bravo dirigente deve innanzitutto vendere bene per integrare quei 50 milioni.
prima nota dolente:
Per il 2 anno consecutivo abbiamo perso 2 giocatori a parametro 0.

Passiamo avanti,ho solo quei 50 milioni?devo necessariamente agire per priorità, ed io che non capisco nulla di calcio dico;

1. Sostituire Kessie con giocatore dalle stesse caratteristiche, fondamentale per dare continuità a quanto fatto nella scorsa stagione.
2. Comprare un portiere di riserva decente
3. Prendere un centrale di difesa forte
4. Ala destra
5. Centravanti da doppia cifra
6. Migliorare altri ruoli.

Ora com'è possibile che nella loro mente abbiano partorito di:
1. Dirottare il 90% del budget su CdK con in rosa Diaz,Adli e Krunic (praticamente son partiti dall'ultima delle priorità)
2. Sostituire Kessie con un giovane come Vrankxx di prospettiva ma che ha tutto da dimostrare
3. Prendere come centrale di difesa Thiaw,stesso discorso del punto 2
4. Rinnovare Messias a 4 milioni,4 milioni!
5. Prendere Origi, 27 anni, 22 gol nelle ultime 7 stagioni e fargli un contratto di 4 milioni per 5 anni.
6. Prendere Dest l'ultimo giorno di mercato

Qui non si tratta di sbagliare un acquisto, sono stati fatto degli errori di valutazione grossolani, roba che forse solo nel campionato nazionale dilettanti.

Ed allora come posso io pensare che la soluzione ai nostri problemi sia semplicemente cambiare allenatore,o vendere Leao a 150 milioni se chi deve poi gestirli non è in grado di farlo?

Rimango dell'idea che Maldini deve rimanere in società come supervisore area tecnica ma il direttore sportivo deve essere un top nel ruolo.
 
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Ti ringrazio per lo spunto e ti dico la mia.
Andrò controcorrente,ma Io credo che in questo momento chi ha meno colpe sia paradossalmente la proprietà. A seguire metto l'allenatore che non mi fa impazzire ma ha qualche alibi dalla sua parte.
Attenzione non voglio dire che sono contento di avere questi malfattori, lontani da quelli che dovrebbero essere proprietari del mio Milan, dato che non si presentano neanche ad una finale di supercoppa, Però abbiamo sempre detto che l'emiro che smiliarda c'è lo possiamo scordare e che si deve cercare di fare bene con un occhio al bilancio.

La proprietà a Giugno, ha messo in mano ai dirigenti area sportiva 50 milioni.
Quindi un bravo dirigente deve innanzitutto vendere bene per integrare quei 50 milioni.
prima nota dolente:
Per il 2 anno consecutivo abbiamo perso 2 giocatori a parametro 0.

Passiamo avanti,ho solo quei 50 milioni?devo necessariamente agire per priorità, ed io che non capisco nulla di calcio dico;

1. Sostituire Kessie con giocatore dalle stesse caratteristiche, fondamentale per dare continuità a quanto fatto nella scorsa stagione.
2. Comprare un portiere di riserva decente
3. Prendere un centrale di difesa forte
4. Ala destra
5. Centravanti da doppia cifra
6. Migliorare altri ruoli.

Ora com'è possibile che nella loro mente abbiano partorito di:
1. Dirottare il 90% del budget su CdK con in rosa Diaz,Adli e Krunic (praticamente son partiti dall'ultima delle priorità)
2. Sostituire Kessie con un giovane come Vrankxx di prospettiva ma che ha tutto da dimostrare
3. Prendere come centrale di difesa Thiaw,stesso discorso del punto 2
4. Rinnovare Messias a 4 milioni,4 milioni!
5. Prendere Origi, 27 anni, 22 gol nelle ultime 7 stagioni e fargli un contratto di 4 milioni per 5 anni.
6. Prendere Dest l'ultimo giorno di mercato

Qui non si tratta di sbagliare un acquisto, sono stati fatto degli errori di valutazione grossolani, roba che forse solo nel campionato nazionale dilettanti.

Ed allora come posso io pensare che la soluzione ai nostri problemi sia semplicemente cambiare allenatore,o vendere Leao a 150 milioni se chi deve poi gestirli non è in grado di farlo?

Rimango dell'idea che Maldini deve rimanere in società come supervisore area tecnica ma il direttore sportivo deve essere un top nel ruolo.
Attenzione a ragionare per cartellini però
La proprietà ragiona per costo rosa, e quello andava mantenuto circa uguale.
È un paletto molto più stringente
 

Zenos

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Attenzione a ragionare per cartellini però
La proprietà ragiona per costo rosa, e quello andava mantenuto circa uguale.
È un paletto molto più stringente
4 milioni a Messias,4 ad Origi e 3 a Florenzi.

Poi avevamo abbattuto il payroll e ci dicevate che si era creato spazio per 2 innesti di livello. Perché allora sperperare così quei pochi e maledetti?
 
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