- Registrato
- 29 Agosto 2012
- Messaggi
- 2,292
- Reaction score
- 2,342
Non sono così convinto che questa squadra abbia overperformato perché se comprendiamo anche il mini-torneo post-Covid sono ormai quattro stagioni che il Milan è in alto (anche ora siamo secondi per dire). Ci sono giocatori che oggettivamente sarebbero nella top 11 di molte squadre europee (Maignan, Theo, Tonali, Leao) ed alcuni dei nostri hanno anche dimostrato al mondiale quanto valgono. Però ci sono anche giocatori assolutamente mediocri che sarebbero stati perfetti nel Milan di fine impero berlusconiano e che non mi capacito siano stati pure riscattati.Sono deluso e arrabbiato quanto voi, lo sapete.
Il milan che stiamo vedendo dalla ripresa del campionato (e dalle amichevoli invernali) in poi è un pacco di piscio, inutile girarci intorno.
La rabbia è sacrosanta, ma proprio in un momento così buio bisogna trovare la forza di fermarsi un attimo a riflettere.
Partiamo da un assunto fondamentale, per quanto impopolare in queste ore.
Non va assolutamente fatto l'errore di buttare tutto al macero per la prima, vera flessione in ormai due anni e mezzo di eccellenza e overperforming sistematico.
Ecco, approfondiamo questo concetto, l'overperforming, che è alla base per comprendere e razionalizzare buona parte di questo momento.
Banalmente: il Milan ci ha abituati troppo bene per quelle che sono le sue possibilità, da anni.
Se mi leggete da tempo, sapete che io sono sempre stato un grandissimo fan del concetto che il Milan ha un organico da quarto posto ed è inferiore da anni a Inter, Juventus e Napoli.
Mi sono preso di tutto e di più per aver sostenuto questa tesi nei periodi di grande entusiasmo, ma la ribadisco anche oggi che forse è un po più "popolare" come posizione: il milan è questo qui.
E, intendiamoci, non è affatto da buttare; abbiamo moltissimi giovani di talento che devono solo fare clic, al netto di gravi problemi societari e di organico che discuterò più sotto.
Vediamo di cadere da sto pero una volta per tutte: giocare ad altissimo livello rispetto all'organico a disposizione è sicuramente un merito, ma non dimentichiamo che siamo riusciti nell'IMPRESA, nel MIRACOLO SPORTIVO (perchè questo è) di vincere con budget mercato inesistente e una rosa che schiera titolari gente del calibro di Messias, Diaz e uno stracotto Giroud, per non parlare delle inesistenti riserve, contro rivali che spendono il triplo di noi.
Forse il milan tra due anni sarà più forte di oggi, se i giovani cresceranno come si deve e non si smobiliterà, ma prima entriamo nell'ordine di idee che la nostra massima aspettativa è il quarto posto e tutto quello che viene oltre è un gradito regalo, meglio inquadreremo il vero valore di questo organico e probabilmente meglio faremo per il percorso di crescita dei giovani.
Non ha senso addossare pressioni inutili ad una squadra la cui unica colpa è non essere all'altezza delle aspettative generate da uno scudetto miracoloso e per certi versi anche dannoso, perchè ha convinto moltissimi che siamo ad un livello ben più elevato di crescita rispetto alla realtà.
Ora, passiamo ai due veri problemi di questa squadra: il rapporto con l'allenatore e, soprattutto, la dirigenza.
Io sono uno dei primi fan di Pioli e resto ancora dalla sua parte nonostante queste settimane terribili, però va detto che solo un cieco, sordo e muto può non aver notato che dopo il finale beffa con la Roma qualcosa si è rotto.
La qualità del Milan di Salerno e dei primi 85 minuti contro la Roma non è neanche lontana parente dello schifo visto contro Lecce, Torino e Inter.
A prescindere dalla preparazione atletica, che potrebbe dare i suoi frutti più avanti o forse è stata totalmente cannata con la scelta di Dubai, c'è un enorme problema di testa, quasi fosse un burnout.
Pioli ha sicuramente le sue colpe (scelte cervellotiche, poca flessibilità, intestardirsi su determinati calciatori senza vederne altri...) ma ha sempre cercato di far sentire tutti coinvolti (Adli a parte): va anche detto che, essendo questa la rosa a disposizione (e ci torniamo per l'ultimo punto, il più importante) alla fine giocano sempre gli stessi da ormai 3 anni, con ricambi non all'altezza.
Gente come Tonali, Theo, Kalulu, Tomori, Giroud è totalmente cotta, e Leao e Bennacer saranno i prossimi se non cambia qualcosa a livello di organico.
Insomma, Pioli ha le sue colpe, ma il materiale umano a disposizione è da quarto posto, non si possono fare miracoli ogni anno e ora sembra che tutto stia venendo giù insieme dopo l'idillio post covid.
Passiamo per concludere all'elefante nella stanza: la proprietà, dopo il sussulto dell'estate 2019 (sulla quale abbiamo costruito quasi tutta la rosa di oggi) non ha speso, non spende oggi (da ormai 3 finestre di mercato, dopo i riscatti di Tonali e Tomori, si è speso nulla a parte CDK) e ha già fatto capire che non spenderà domani.
Dei risultati sportivi gli frega zero, vogliono solo avere qualificazione CL e conti in ordine e ritengono che l'organico attuale sia sufficiente per centrare la CL (e a meno di cataclismi è vero) in un campionato mediocre come quello italiano.
La dirigenza, soprattutto Maldini, dopo l'orgoglio finto di Agosto è caduta totalmente in catalessi e si è uniformata a questa mediocrità da rabbini (e questo forse è il punto più inspiegabile, a meno che a giugno non ci siano le dimissioni in blocco di Maldini-Massara-Moncada a bocce ferme, che non è da escludere).
I problemi nascono tutti da qui: se si fosse fatto qualcosa, se si fossero comprati quei 5/6 giocatori che mancano tra titolari e riserve e che TUTTI sanno (punta e esterno destro titolare, portiere terzino sinistro centrocampista centrale e difensore centrale di riserva) oggi non saremmo in queste condizioni.
Forse riusciremo a rimettere la barra a dritta, forse riusciremo a riprenderci, oppure concluderemo una mesta stagione da quarto posto rendendoci finalmente conto che ad oggi, senza investimenti, quello valiamo.
Ma finchè non cambia qualcosa a livello societario, Pioli o non Pioli (che se ha perso il polso della squadra va esonerato a fine stagione, anche se arriva quarto... 4/5 anni iniziano a diventare tanti per una alleantore, soprattutto se non ti chiami Guardiola Ancelotti o Klopp) ogni successo sarà una gradevole eccezione ad una mediocrità di fondo inaccettabile.
Il tema centrale è che quando eravamo in piena banter guardavamo alla Champions come l'ancora di salvezza che ci avrebbe sollevato dalle acque putride in cui eravamo immersi. Purtroppo, quello che neanche i più pessimisti avevano predetto, è successo il contrario. Una volta raggiunta l'Europa che conta i rubinetti sono stati chiusi. Se guardiamo alla rosa del Milan 2020/2021 e quella attuale non vediamo quell'upgrade che era lecito attendersi in un progetto che per definizione porta ad un miglioramento costante. Invece il gioco delle ultime annate è stato quello di mettere le toppe ai buchi che si creano senza alzare il livello complessivo. Guardiamo solo ai titolari:
Donnarumma/Tata - Maignan/Tata (= o +, îl dibattito è aperto ma non ci abbiamo perso di sicuro)
Calabria/Dalot - Calabria/Florenzi/Dest =
Kjaer/Romagnoli/Tomori/Gabbia - Tomor/Kalulu/Kjaer/Gabbia =
Theo/N/A - Theo/Ballo =
Kessie/Bennacer/Tonali/Meite - Tonali/Bennacer/Pobega/Vranckx = (ma solo perchè Tonali 2 anni fa era improponibile o altrimenti sarebbe un downgrade)
Saelemakers/Castillejo - Saelemakers - Junior Messias (= o leggerissimo upgrade in quanto Casti era un non fattore)
Cervo/Diaz - CDK/Diaz - (downgrade oggettivamente significativo ad oggi)
Rebic/Leao - Leao/Rebic + (ma solo perchè Leao è esploso anche se nel frattempo Rebic si è ritirato)
Ibra/Mandzukic - Giroud/Origi/Ibra = (Mandzu imbarazzante ma Ibra quell'anno era stato decisivo nella prima parte, ora Giroud a fasi alterne e Origi e Ibra non pervenuti. Siamo lì)
Non c'è una zona del campo in cui possiamo dire "Ah rispetto a due anni fa non c'è paragone!!". Il problema è qui. Pensavamo che la situazione potesse solo migliorare ed invece in termini qualitativi siamo ancora lì, in attesa dei 3 colpi importanti di cui parlava Maldini nella famosa intervista. Purtroppo non credo che la politica societaria cambierà solo perchè quest'anno ci saranno "zero titoli" ma spero che almeno M&M inizino ad usare uno strumento che fino ad oggi hanno ignorato, ossia il player trading. I giocatori si possono cedere. Se uno scappato di casa come Mirabelli ha piazzato Niang e De Sciglio, non posso credere che Massara non possa farlo con Rebic, Messias e magari pure Origi (questo sarebbe un sogno).