Prima di tutto ti ricambio la stima specialmente come esperto in sviluppo software dove riconosco la tua autorità, anche se io potrei dire la mia avendone fatto (e facendone ancora) per più' di 50 anni a causa del mio lavoro. In quanto al tifo per il Milan di lunga data anche tu non scherzi, in fondo ci sono solo 15 anni di differenza fra di noi
. Ma riveniamo al dunque. Rispondo a te per le varie domande fatte sulla fusione. Lungi da me spacciarmi come esperto di fusione ma me ne sono occupato un po' (specie in gioventù) e ho anche alcuni articoli pubblicati, non sulla parte principale, il plasma, ma piuttosto sulla parte neutronica. Infatti non e' molto risaputo ma il 90% dell'energia generata in un possibile reattore a fusione e' recuperata dai neutroni generati nella reazione di fusione (deuterio-trizio) e poi catturati nel mantello che circonda il tokamak (la bottiglia magnetica che contiene il plasma dove avviene la fusione). Nel mantello poi c'e' del litio che viene "fertilizzato" dai neutroni per creare altro trizio da essere utilizzato come ulteriore combustibile. Solo un 10% dell' energia viene dagli ioni della reazione di fusione. In realtà' sui reattori a fusione ci si lavora dagli anni 50 e gli inglesi gridarono alla vittoria verso la fine di quel decennio, dicendo che avevano il sole in bottiglia, ma furono poi quasi subito sbugiardati. Nella mia umile opinione siamo ancora lontani da avere qualcosa di concreto e ci metterei la firma se fra 50 anni avessimo un reattore a fusione commerciale. Gli investimenti ci sono e molto grandi ma i problemi tecnologici da risolvere restano ancora molto duri. Giusto per farti un esempio, diverso da quello che si menziona sempre dell' auto-sostentamento della reazione di fusione, i flussi neutronici generati in un reattore a fusione sono ~100 volte più grandi di quelli massimi raggiungibili in un reattore a fissione con problemi di danneggiamento di materiali irresolubili. Inoltre questi flussi neutronici rendono i materiali strutturali radioattivi e quindi la fusione proprio tutta pulita non lo e'. Per evitare di produrre neutroni nella fusione bisognerebbe usare come combustibile il boro, ma ad oggi questo e' impensabile. Rivenendo al problema dell'auto-sostentamento e' proprio di questi giorni la notizia della conferma del raggiungimento della "ignition" nell 'esperimento fatto un anno fa al laboratorio di Lawrence Livermore (laboratorio che ho frequentato molte volte). C’è un piccolo problema
e' che non sanno come riprodurlo (ci hanno riprovato già quattro volte). Lawrence Livermore e' un laboratorio militare e il finanziamento originale era per una macchina per studiare la reazione termonucleare che e' alla base delle bombe all'idrogeno. Ora pero' gli stanno dando un risvolto più' civile orientandolo verso i reattori a fusione. In questa macchina sparano 192 lasers concentrandoli su un piccolissimo bersaglio che contiene il combustibile di fusione. L'enorme energia rilasciata dai raggi x dei lasers permette di raggiungere le condizioni di temperatura, densità, e pressione necessarie a ottenere la fusione. Nel loro caso hanno raggiunto l'auto-sostentamento, per una piccolissima frazione di secondo, ma ora non riescono più a rifarlo perche' basta una piccolissima deviazione perche' la cosa non funzioni. Io comunque mi chiedo come questo processo poi sia scalabile a un reattore commerciale. Comunque per confermare quello che diceva
@pazzomania quando io ho cominciato mi hanno detto che avremmo avuto la fusione fra 50 anni e questa e' poi diventata la barzelletta di quelli che ci lavorano. Direi comunque che oggi siamo sempre li' sperando che stavolta sia la volta buona e fra 50 anni chi ci sarà' potrà usare elettricità prodotta da un reattore a fusione.