Come dice sempre mio padre: "Siamo scesi in B per vincere la Mitropa Cup, perché una Coppa è sempre una Coppa"
Diciamo che ne potevamo fare a meno, ma forse è stato un passo necessario per vincere dopo. A volte la vita è strana.
Comunque sono in grado di comprendere i sentimenti che descrivevi, anche se io ho avuto un incipit completamente differente. Mio padre assolutamente non seguiva il calcio, e non ho avuto nessuna influenza, è stata una scelta assolutamente cosciente ed autonoma.
Vedere una squadra così gloriosa essere relegata in serie B, e nonostante quello cercare di risollevarsi allestendo una squadra di ragazzetti giovanissimi (Evani, Battistini, Icardi, Tassotti, Incocciati, etc) con un calcio spregiudicato e offensivo, mi accese la fantasia, e non ho più saputo farne a meno.
Quando abbiamo cominciato a vincere veramente è stata una cosa fantastica. A volte penso, ingenuamente, di aver contribuito ai successi con la mia partecipazione emotiva.
Non è smargiasseria, perdonatemi. E' che mi aiuta a continuare a sognare.