A me questa situazione ricorda quando da piccoli si fa braccio di ferro con un adulto e tutti i bambini si aggrappano alla mano dell'adulto per resistere, poi vedi la mano dell'adulto che si piega un po' e si gasano tutti alla festa.
Tutti ridono e capiscono che non sia una cosa normale la sproporzione...
Qui c'è un paese che ha finito le sue armi migliori pochi giorni dopo l'invasione, per i soldi non parliamone neanche perchè non ne hanno mai avuti o meglio li prendevano persone sbagliate a scapito della popolazione.
E non parliamo di un paese cascato dalle nuvole che un giorno si vede colpito a tradimento, ma di uno già in assetto da guerra che aveva ricevuto precisi addestramenti militari da parecchi anni.
Questi indigeni, a costo della sovranità che sostanzialmente non esiste più in Ucraina dove non si può muovere una foglia senza che gli angloamericani siano concordi, vanno avanti esclusivamente grazie a supporto occidentale.
Almeno dal punto di vista politico e militare, poi sul piano umanitario ci sono anche altri paesi che aiutano fuori dal blocco occidentale.
Nonostante non ricevano tutto ciò che chiedono sia come quantità sia come qualità, peraltro essendoci rapporto fitto quotidiano possiamo tranquillamente affermare che vengano fatti continui appelli mediatici pubblici per mettere pressione sui decisori occidentali sfruttando l'emotività delle popolazioni altrimenti basterebbe chiedere nei loro canali di comunicazione riservati, comunque ad ogni invio aumenta l'invasività del materiale
Quindi da un lato hai persone catapultate in territori per la prima volta e con mesi di guerra addosso, di cui solo in parte ricambiate, dall'altro hai gli indigeni che hanno perdite colossali e ben superiori tuttavia almeno hanno entusiasmo nel vedere un flusso continuo in loro supporto.
Quando per mesi e settimane leggevamo degli Azov abbandonati alla resistenza, alle trincee dove non arrivava cibo e rifornimenti, di tutti quelli che si arrendevano tra le file ucraine etc non parlavamo di altro
Non è che ora hanno mangiato i fagioli di Balzar o hanno chiamato i migliori dei migliori che prima tenevano nascosti nel cassetto a Kiev
Sono sempre gli stessi profili di soldati, quando c'è un guasto devono chiamare in teleassistenza gli americani e gli inglesi per farsi spiegare come aggiustare.
Non c'è da eccitarsi se recuperano tot. km di quanto perso in precedenza, sia perchè stai avendo una sproporzione con uno che combatte con una mano legata dietro la schiena per usare una metafora sia perchè appunto è tutto provvisorio ed è probabile che poi ritocchi ai russi riorganizzati avere il vento in poppa tra qualche settimana o mese.
La questione durerà a lungo, il punto è un altro: i paesi europei e tutti quelli che dipendono dalle esportazioni di chi è coinvolto nel conflitto non possono stare sulla riva del fiume ad aspettare anni per come finirà, contrariamente agli Stati Uniti che non ha le stesse ripercussioni.
Non c'è da fare il tifo per Zelensky ma solo per un accordo di pace