Non pensavo ci fosse cosí tanta gente in disaccordo con questo gesto.
Mi chiedo se tale gente abbia visto davvero il video dell'episodio incriminato. Ciò che restituisce il filmato é per certi versi anche peggiore rispetto all'episodio Floyd. Una brutalità assurda che rientra nella definizione di "banalità del male" della quale parlava Hannah Arendt.
Io vorrei tanto derubricare episodi del genere a semplici episodi di violenza poliziesca, ma mi viene difficile. Se anche fosse sarebbe inaccettabile ugualmente.
Per me questo "sciopero" é un atto forte, ma vista la visibilità che ha nel mondo l'NBA, giusto da un punto di vista etico. È chiaro dal punto di vista questi atleti che guadagnano milioni di dollari non ci sia in testa l'idea di ribaltare le logiche del capitalismo mondiale.
Ma almeno a una parte dei temi etici possono dare il loro contributo.
A chi crede, infine, che sia una battaglia politica, io dico che (a parte il messaggio di LeBron probabilmente dettato dalla rabbia) la battaglia è qui sociale, ed é epocale.
Chi protesta oggi, piú che protestare verso il presidente Trump protesta contro le credenze di quelli a cui strizza l'occhio. Il cosiddetto "suprematismo bianco americano".
Solo chi vive negli Usa secondo me può comprendere quale sia lo stato delle cose.
Ripeto, sarò in minoranza come spesso accade qui, per me hanno fatto non bene, di piú.
La battaglia è economica, come sempre, il pericolo per l'Nba è Trump e la sua battaglia anticinese che ha intrapreso da tempo, adesso l'Nba si è schierata contro Trump e quindi dalla parte della Cina e dei mln di tifosi che seguono l'Nba, cioè quello che interessa a Lebron e co.
E' probabile che l'Nba prima o poi si staccherà davvero dal suolo americano perché essa come il 60% dell'apparato economico mondiale finiranno per diventare cinesi, questo perché l'azienda Nba avrà bisogno di resistere tra i due fuochi pur cercando di mantenere un'anima americana con il portafoglio tarocco cinese, questo è.
Trump cerca di fare il meglio per gli americani ma non segue una logica ben precisa, è lì che entrano in ballo gli oppositori, gli Usa si svenderanno presto alla Cina perché fa comodo ai ricchi perché il futuro è da quelle parti e perché delle morti di qualche poveraccio non frega niente a nessuno, gli Nbaers non vengono intaccati da tutto questo, non vedono un neretto delinquentello nemmeno attraverso i vetri oscurati dei loro mezzi quando vanno al palazzetto e vengono scortati dalla polizia, vengono intaccati se qualcuno decide di fare la guerra a chi ti idolatra ed è in maggioranza, poi, chiariamoci, i giocatori sono delle vere e proprie aziende, se questa azienda supera la squadra stessa per cui gioca possiamo capire bene che ormai tutto è talmente esploso che non si torna più indietro, un po' come Hamilton su Mercedes, il futuro è davvero l'attivismo spiccio e quando un Lebron scrive un twit tutti lo vanno a vedere, se i Lakers ne scrivono uno beh avrà meno rilevanza di quanto scritto dal giocatore.
Capite che i boicottaggi non servono a nulla? il futuro dell'Nba sarà cinese, il futuro mondiale sarà cinese, già lo è ora, basti vedere quanto successo con la pandemia, loro ne sono usciti subito mentre gli altri paesi giganteschi hanno ancora cifre assude dopo 5 mesi di fake news, poi questa rivolta Nba, poi i missili lanciati in mare come avvertimento, qui molto presto scoppierà l'ennesima guerra per il predominio mondiale e lì succederà questo, i ricchi a guardare rinchiusi chissà dove e i poveracci a fare la scorta in fila indiana al supermercato, cosa che bene o male è già successa ovunque, come un antipasto, ripeto, presto la Cina manovrerà le nostre vite più di quanto non abbia già fatto dopo la creazione del coronafake, loro ne usciranno comunque noi avremo ripercussioni, in Usa si faranno la guerra per difendere il portafogli e il mondo andrà avanti nell'incertezza e nella devastazione dell'ambiente.