Bel discorso ma inconcludente come dici tu stesso.
Non esiste antirazzismo senza anticapitalismo.
Quello dei poliziotti americani è classismo, se sei povero puoi morire, qualunque colore di pelle tu abbia e ci sono fior fior di dati a dimostrarlo.
E la soluzione a Trump(che disprezzo ma che almeno agisce come una scheggia impazzita e non risponde a nessuno sfuggendo anche ad alcune logiche capitalistiche paradossalmente ) sarebbe Biden? Che ha nominato come sua vice presidente una che ha sempre favoreggiato le repressioni degli sbirri? Una che fino a due anni fa si definiva bianca piuttosto che nera?
Provo ad abbozzare una risposta, ma non voglio farmi portavoce di altri utenti. Secondo me, la critica che viene rivolta a queste iniziative è dovuta principalmente al fatto che si voglia far passare un messaggio ben preciso che, però, rappresenta una distorsione della realtà: negli Stati Uniti non è in atto nessuna campagna contro i neri. Fermo restando che non abbiamo dati ufficiali, e di conseguenza certi, sugli omicidi commessi dalla polizia, nel 2019 il 40 % delle persone uccise dai poliziotti americani era bianco, il 15 % nero e il 10 % ispanico: non ho ancora visto slogan con impresso "brown lives matter". Sembra inoltre che questo messaggio sia avvallato anche dagli organi preposti alla divulgazione di informazioni: da uno studio condotto dall'FBI risulta che nel 2018 il 53 % degli omicidi negli USA sia stato compiuto da afroamericani, che pure rappresentano solo il 12 % della popolazione. Non mi pare che certi dati vengano esibiti per dare una panoramica globale di quel che sta accadendo al di là dell'Atlantico. L'impressione che se ne riceve è che si debba proseguire con una strada ben tracciata, senza che siano deviazioni da quanto prestabilito. Come diceva anche [MENTION=1]Admin[/MENTION], qualche tempo fa è stato commesso un brutale omicidio a sangue freddo da parte di un ragazzo di colore ai danni di un bambino bianco di 5 anni, la cui colpa era unicamente quella di essere "diversamente nero".
Ecco, dal mio punto di vista è sbagliato far passare l'idea secondo cui solo gli afroamericani siano oggetto di violenza. Questo è quel che penso: non ho alcuna pretesa di essere dalla parte della ragione.
Proverò a rispondere a entrambi.
Il problema dell'anticapitalismo era da me citato soltanto nei termini della legittimità della protesta, tanto é vero che ho anche espresso l'idea che se i giocatori NBA rinunciassero al loro compenso questo darebbe maggior forza alla loro protesta. Poi, per il resto, non sono d'accordo sul fatto che tali episodi avvengano nella misura in cui ci si trova di fronte a gente povera: semplicemente non é cosí.
È chiaro che la povertà può essere considerata come un fattore in piú che spinge alla criminalità, ma le violenze razziali sono e restano una realtà. Se avete voglia e tempo leggete "Espulsioni" di Saskia Sassen, in particolare il pezzo del saggio in cui si parla delle carceri americane, che dimostra l'incongruenza del sistema in toto. I dati che citate sono in proporzione alla popolazione che vi ricordo é di maggioranza bianca, per cui risulta fisiologico il fatto che é la maggioranza dei bianchi ad esser fermati.
Vorrei evitare di rispondere sulla questione Trump/Biden che mi sembra fuori contesto. Sappi solo [MENTION=391]DMZtheRockBear[/MENTION] che considero la vittoria di Biden alle primarie non solo un'occasione mancata dal mondo intero, ma un evento che purtroppo porterà conseguenze negative.
Sul resto, io penso che quando sorge un movimento del genere non si vuole dimostrare che SOLO una parte sociale subisce violenze e intolleranze. È una delle debolezze a mio avviso dello slogan "Black Lives Matter".
È vero che negli Usa ci sono tante minoranze, infatti ritengo che sarebbe stato piú opportuno far sorgere un movimento che le abbracciasse tutte. Il punto é che molto spesso questi movimenti partono in maniera spontanea e dal basso.
C'è da dire inoltre però che storicamente, fin dalla metà dell'800, con la nascita dei movimenti suprematisti e con la questione del riconoscimento dei diritti (come il voto), le vere tensioni sociali si sono avute con i neri.
È il retaggio maggiore e una questione culturale. I neri, come etnia si sono sempre dimostrati poco malleabili e piú tumultuosi nella storia, e al contempo per tutto il 900 sono stati i piú perseguitati, quindi si é creata una sorta di reciproca diffidenza fra una cultura e l'altra. Da una parte questo ha generato anche dei movimenti minoritari di suprematisti neri, ma soprattutto ha creato questa storica tensione.
Quest'ultima, almeno io la vedo cosí, é venuta poi ad acuirsi negli ultimi tempi a causa del crescente e malcelato disprezzo della parte repubblicana rappresentata da Trump verso le minoranze e in particolare verso i neri.
Il clima si é agitato ulteriormente fino a sfociare nelle proteste in seguito ai famigerati episodi.
Ecco, secondo me per queste ragioni si é assistito a questa protesta cosí vivace da parte dei neri. Se ragioniamo da un punto di vista puramente storico, almeno.
Poi se volete un parere io sono sempre contro le proteste violente, ma è assurdo dire che non ci sia un problema. Anche per questa ragione sostengo la protesta dei giocatori NBA, i quali semplicemente non son voluti scendere in campo, ricordiamolo. Perché da come sembra pare che si siano messi a dar fuoco alla bolla di Orlando.