Io mi ritengo intelligente ed acculturato nel campo per cui ho studiato e per cui lavoro, ed anche lì ogni giorno scopro che c'è qualcosa in più da imparare rispetto a ieri.
Per il resto, come diceva Socrate, so di non sapere.
Per questo, quando si parla di un campo a me professionalmente sconosciuto come la medicina, mi posso fare un'idea vaga, ma poi sto zitto e sto ad ascoltare chi ha i titoli per parlare. Ci sono virologi che hanno preso la palla al balzo e fanno i fenomeni in tv/social? assolutamente vero. Questo inficia sulla validità dei vaccini o sul procedimento scientifico dietro di esso? assolutamente no. Ci possono essere dei dubbi (legittimi eh) sulle scarse tempistiche di realizzazione che non hanno permesso un iter sperimentale adeguato, ma anche qui, tu o io abbiamo le capacità e le conoscenze per dire che l'iter è fallace? NO. Allora, per quel che mi riguarda, mi fido di chi ha approvato la messa sul mercato del vaccino, fine.
La cosa che mi fa veramente sorridere e arrabbiare è che questi ignoranti avevano madri che scendevano in piazza per chiederne i vaccini per loro, ed hanno ancora marchiato sul braccio il segno dell'esavalente, che con buona probabilità è uno dei motivi per cui non sono morti prima di oggi.
Tutto molto bello, ma sono gli stessi identici discorsi che la generazione prima faceva sui 60enni quando erano giovani. Woodstock, sessantottini, hippie, e via andare. Tutta, a loro dire, una porcilaia. Seguendo un nesso di causa-effetto, quelli che citi tu sono il prodotto del fallimento della generazione precedente. Ad ogni modo, se mi dici che ad oggi il 50enne medio ha una "intelligenza" media più alta del 25enne medio alzo le mani.
