Da una parte però il senso c'è sempre stato, ad Elliott non interessa investire nel Milan perché l'unica cosa che voleva fare era sgravare un po' i costi, non entrare in Champions e far partire il progetto stadio.
Adesso siamo ad un punto in cui sgravare non ha più senso perché vorrebbe dire perdere un altro anno e svalutare ancora di più il club, da qui il "proggetto" Rangnick che sulla carta richiede investimenti, interesse, carta bianca, solidi basi e ovviamente almeno 2-3 anni di operato per avere i primi frutti, un chiaro gioco rischiossimo che se fatto male potrebbe rovinare ancora di più i piani di gestione passiva dei rabbini che forse pensavano di trovarsi una squadra valida capace di ficcarsi in Champions come se niente fosse per poi passare alla cassa.
Dall'altra parte invece c'è il francese che giustamente mica vuol rilevare il Milan quando avrà ripreso un po' di valore, non penso neanche che la cessione possa avvenire solamente dopo aver messo giù il primo mattone dello stadio perché non ha senso, basta il progetto e la volontà di vendere senza accanirsi con una gestione passiva che al massimo ti mantiene agli stessi mediobassi livelli.
Su Allegri è sempre il solito discorso, sulla carta è un allenatore manager, uno che nel corso degli anni ha sviluppato una buona capacità manageriale che lo rende a tutti gli effetti un top manager superiore a minkiette provinciali come Pioli o simili e si è migliorato tanto, uno chiaramente da alti livelli che potrebbe faticare nel caso prendesse in mano una squadra così mediocre senza basi e giocatori messi qua e là senza collocazione e senza la minima possibilità di poter valere una squadra così importante.
Sono proprio curioso di vedere come si comporteranno, fossi in loro venderei ora che siamo in un momento in cui il calcio è fermo ed ha tempistiche del tutto inusuali, ora perché l'anno prossimo potrebbe essere molto tardi.