Cardinale:"Non vendo il Milan. Pioli? Non licenzio. Lo stadio...".

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Registrato
11 Aprile 2016
Messaggi
67,100
Reaction score
34,601
Jerry Cardinale al CorSera in edicola: rinfrancato dalla vittoria del suo Milan in Europa League («Sono molto soddisfatto di quello che ho visto, partite così danno ai giocatori tanta fiducia, ci voleva. Malgrado i molti nuovi innesti il gruppo sta facendo progressi»),

Gerry Cardinale è già in procinto di ripartire. Tra le prossime tappe, anche il Medio Oriente: «Ho un ufficio a Dubai, uno ad Abu Dhabi, ne sto aprendo uno a Riad. RedBird ha molti interessi in questi Paesi». Durante un suo precedente tour nell’area, aveva preso forza la voce della vendita del Milan a fondi sauditi.

Argomento che rischia di fargli perdere il buon umore acquisito con la vittoria sul Rennes. «Voglio essere categorico: è completamente falso. Sono qui per starci a lungo, ho un lavoro da fare. Mi sono impegnato a riportare il Milan in vetta alla serie A e all’Europa e non mi fermerò prima di aver raggiunto questi risultati. E quando li avremo raggiunti, vorrò raggiungerli ancora». A 18 mesi dall’acquisizione del Milan, forse la cosa che lo disturba di più è proprio l’incertezza sul futuro che queste voci creano. «È per i tifosi che mi dispiace, perché vengono indotti a pensare a un’instabilità che non c’è ventilando cambiamenti non veritieri nella struttura societaria. Io non mi lascio distrarre e resto concentrato sulle cose da fare. Prenda ad esempio anche la storia del vendor loan sottoscritto con Elliott; sono io che l’ho voluto, perché Elliott ha fatto un grande lavoro. Nessuno mi ha messo una pistola alla tempia. Si può non essere d’accordo con le mie strategie, ma non inventarle. Sono un esperto di corporate finance: supporre che a 18 mesi da queste scelte io stia incontrando difficoltà è privo di fondamento. Sarebbe meglio stimolare dibattiti su come riportare la serie A a essere un campionato di riferimento, o sull’importanza per i club di stadi moderni».

Ecco, il nuovo stadio. Il Milan ha acquistato i terreni di San Donato, il progetto prosegue, mentre il sindaco di Milano Giuseppe Sala vuole incontrare i club per riconsiderare la permanenza a San Siro. Possibile? «Sono molto soddisfatto dei progressi che stiamo facendo, decisamente tanti in 18 mesi, per arrivare a costruire il primo nuovo stadio in Italia dal 2011, con 70.000 posti. Riconsiderare San Siro? Non credo a questo punto, ma ogni opzione merita attenzione».

I tifosi, va detto, sono più interessati ai risultati sportivi. Il gap con l’Inter capolista e l’uscita dalla Champions hanno creato malumori, Stefano Pioli non è più on fire da tempo, almeno nel gradimento di una parte della tifoseria. Cardinale ne è al corrente, ma invita alla calma. È così che ragiona da quando ha comprato il club e continuerà a farlo. «Abbiamo cambiato tanto e ci vuole tempo per creare un team coeso. Siamo comunque in crescita, vicini al secondo posto, e di questo va dato merito a giocatori, staff, allenatore». Qualche tempo fa lei però aveva detto di non essere contento della stagione: «Lo sarò quando vinceremo la Champions. Ma non essere contento in un certa fase non si traduce necessariamente nel licenziare l’allenatore. Credo che Pioli stia facendo un buon lavoro in una situazione non facile, con una squadra molto rinnovata, non cedo alla tentazione di “licenziare” qualcuno tanto per cambiare qualcosa. Io dico: il campionato è ancora lungo, può succedere di tutto, stiamo a vedere. Dobbiamo migliorare in tante cose, con gli infortuni per esempio. Tutti, a partire da me, devono fare un lavoro migliore. Ma io non mi licenzierò, sarò qui per tanto tempo. Nessuno vuole vincere più di me».

Altre news di giornata



—) Zola:"Loftus da 10 gol. Con lui fai salto di qualità".


—) Milan: Jovic col Monza. La formazione.


—) Cardinale:"Non vendo il Milan. Pioli? Non licenzio. Lo stadio...".


—) Pioli può scegliere. Thiaw, poi Tomori e Kalulu. I rientri.


—) Milan: c'è Di Gregorio. Maignan: le richieste...


—) Braida:"Milan, tieniti stretto Pioli. Puoi vincere l'EL".


—) Loftus: leader che segna come un 9. A -3 dal record di 10 gol


—) Leao: PSG pronto. Via per offerte folli.
Mi pare stavolta si sia espresso in termini più 'sportivi' e meno economici.
Condivido la parte sulla serie A : cardinale sarà anche quel che sarà ma si scontra sempre con dinosauri del tipo di lotito e cairo e una classe politica indecente.

Il milan non potrà mai far da traino in una serie A dove il club di riferimento è l'inter.

Però dagli ultimi sviluppi vedo dei cambiamenti in seno alla juve, chissà....
 
Registrato
28 Agosto 2012
Messaggi
7,372
Reaction score
1,918
Jerry Cardinale al CorSera in edicola: rinfrancato dalla vittoria del suo Milan in Europa League («Sono molto soddisfatto di quello che ho visto, partite così danno ai giocatori tanta fiducia, ci voleva. Malgrado i molti nuovi innesti il gruppo sta facendo progressi»),

Gerry Cardinale è già in procinto di ripartire. Tra le prossime tappe, anche il Medio Oriente: «Ho un ufficio a Dubai, uno ad Abu Dhabi, ne sto aprendo uno a Riad. RedBird ha molti interessi in questi Paesi». Durante un suo precedente tour nell’area, aveva preso forza la voce della vendita del Milan a fondi sauditi.

Argomento che rischia di fargli perdere il buon umore acquisito con la vittoria sul Rennes. «Voglio essere categorico: è completamente falso. Sono qui per starci a lungo, ho un lavoro da fare. Mi sono impegnato a riportare il Milan in vetta alla serie A e all’Europa e non mi fermerò prima di aver raggiunto questi risultati. E quando li avremo raggiunti, vorrò raggiungerli ancora». A 18 mesi dall’acquisizione del Milan, forse la cosa che lo disturba di più è proprio l’incertezza sul futuro che queste voci creano. «È per i tifosi che mi dispiace, perché vengono indotti a pensare a un’instabilità che non c’è ventilando cambiamenti non veritieri nella struttura societaria. Io non mi lascio distrarre e resto concentrato sulle cose da fare. Prenda ad esempio anche la storia del vendor loan sottoscritto con Elliott; sono io che l’ho voluto, perché Elliott ha fatto un grande lavoro. Nessuno mi ha messo una pistola alla tempia. Si può non essere d’accordo con le mie strategie, ma non inventarle. Sono un esperto di corporate finance: supporre che a 18 mesi da queste scelte io stia incontrando difficoltà è privo di fondamento. Sarebbe meglio stimolare dibattiti su come riportare la serie A a essere un campionato di riferimento, o sull’importanza per i club di stadi moderni».

Ecco, il nuovo stadio. Il Milan ha acquistato i terreni di San Donato, il progetto prosegue, mentre il sindaco di Milano Giuseppe Sala vuole incontrare i club per riconsiderare la permanenza a San Siro. Possibile? «Sono molto soddisfatto dei progressi che stiamo facendo, decisamente tanti in 18 mesi, per arrivare a costruire il primo nuovo stadio in Italia dal 2011, con 70.000 posti. Riconsiderare San Siro? Non credo a questo punto, ma ogni opzione merita attenzione».

I tifosi, va detto, sono più interessati ai risultati sportivi. Il gap con l’Inter capolista e l’uscita dalla Champions hanno creato malumori, Stefano Pioli non è più on fire da tempo, almeno nel gradimento di una parte della tifoseria. Cardinale ne è al corrente, ma invita alla calma. È così che ragiona da quando ha comprato il club e continuerà a farlo. «Abbiamo cambiato tanto e ci vuole tempo per creare un team coeso. Siamo comunque in crescita, vicini al secondo posto, e di questo va dato merito a giocatori, staff, allenatore». Qualche tempo fa lei però aveva detto di non essere contento della stagione: «Lo sarò quando vinceremo la Champions. Ma non essere contento in un certa fase non si traduce necessariamente nel licenziare l’allenatore. Credo che Pioli stia facendo un buon lavoro in una situazione non facile, con una squadra molto rinnovata, non cedo alla tentazione di “licenziare” qualcuno tanto per cambiare qualcosa. Io dico: il campionato è ancora lungo, può succedere di tutto, stiamo a vedere. Dobbiamo migliorare in tante cose, con gli infortuni per esempio. Tutti, a partire da me, devono fare un lavoro migliore. Ma io non mi licenzierò, sarò qui per tanto tempo. Nessuno vuole vincere più di me».

Altre news di giornata



—) Zola:"Loftus da 10 gol. Con lui fai salto di qualità".


—) Milan: Jovic col Monza. La formazione.


—) Cardinale:"Non vendo il Milan. Pioli? Non licenzio. Lo stadio...".


—) Pioli può scegliere. Thiaw, poi Tomori e Kalulu. I rientri.


—) Milan: c'è Di Gregorio. Maignan: le richieste...


—) Braida:"Milan, tieniti stretto Pioli. Puoi vincere l'EL".


—) Loftus: leader che segna come un 9. A -3 dal record di 10 gol


—) Leao: PSG pronto. Via per offerte folli.
A parole tutto perfetto, ma al momento non ha fatto nulla per aver ragione
Solo il tempo ci dirà se è la classica americanata, o se porterà ai risultati sperati da tutti i tifosi
 
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
4,381
Reaction score
2,567
Jerry Cardinale al CorSera in edicola: rinfrancato dalla vittoria del suo Milan in Europa League («Sono molto soddisfatto di quello che ho visto, partite così danno ai giocatori tanta fiducia, ci voleva. Malgrado i molti nuovi innesti il gruppo sta facendo progressi»),

Gerry Cardinale è già in procinto di ripartire. Tra le prossime tappe, anche il Medio Oriente: «Ho un ufficio a Dubai, uno ad Abu Dhabi, ne sto aprendo uno a Riad. RedBird ha molti interessi in questi Paesi». Durante un suo precedente tour nell’area, aveva preso forza la voce della vendita del Milan a fondi sauditi.

Argomento che rischia di fargli perdere il buon umore acquisito con la vittoria sul Rennes. «Voglio essere categorico: è completamente falso. Sono qui per starci a lungo, ho un lavoro da fare. Mi sono impegnato a riportare il Milan in vetta alla serie A e all’Europa e non mi fermerò prima di aver raggiunto questi risultati. E quando li avremo raggiunti, vorrò raggiungerli ancora». A 18 mesi dall’acquisizione del Milan, forse la cosa che lo disturba di più è proprio l’incertezza sul futuro che queste voci creano. «È per i tifosi che mi dispiace, perché vengono indotti a pensare a un’instabilità che non c’è ventilando cambiamenti non veritieri nella struttura societaria. Io non mi lascio distrarre e resto concentrato sulle cose da fare. Prenda ad esempio anche la storia del vendor loan sottoscritto con Elliott; sono io che l’ho voluto, perché Elliott ha fatto un grande lavoro. Nessuno mi ha messo una pistola alla tempia. Si può non essere d’accordo con le mie strategie, ma non inventarle. Sono un esperto di corporate finance: supporre che a 18 mesi da queste scelte io stia incontrando difficoltà è privo di fondamento. Sarebbe meglio stimolare dibattiti su come riportare la serie A a essere un campionato di riferimento, o sull’importanza per i club di stadi moderni».

Ecco, il nuovo stadio. Il Milan ha acquistato i terreni di San Donato, il progetto prosegue, mentre il sindaco di Milano Giuseppe Sala vuole incontrare i club per riconsiderare la permanenza a San Siro. Possibile? «Sono molto soddisfatto dei progressi che stiamo facendo, decisamente tanti in 18 mesi, per arrivare a costruire il primo nuovo stadio in Italia dal 2011, con 70.000 posti. Riconsiderare San Siro? Non credo a questo punto, ma ogni opzione merita attenzione».

I tifosi, va detto, sono più interessati ai risultati sportivi. Il gap con l’Inter capolista e l’uscita dalla Champions hanno creato malumori, Stefano Pioli non è più on fire da tempo, almeno nel gradimento di una parte della tifoseria. Cardinale ne è al corrente, ma invita alla calma. È così che ragiona da quando ha comprato il club e continuerà a farlo. «Abbiamo cambiato tanto e ci vuole tempo per creare un team coeso. Siamo comunque in crescita, vicini al secondo posto, e di questo va dato merito a giocatori, staff, allenatore». Qualche tempo fa lei però aveva detto di non essere contento della stagione: «Lo sarò quando vinceremo la Champions. Ma non essere contento in un certa fase non si traduce necessariamente nel licenziare l’allenatore. Credo che Pioli stia facendo un buon lavoro in una situazione non facile, con una squadra molto rinnovata, non cedo alla tentazione di “licenziare” qualcuno tanto per cambiare qualcosa. Io dico: il campionato è ancora lungo, può succedere di tutto, stiamo a vedere. Dobbiamo migliorare in tante cose, con gli infortuni per esempio. Tutti, a partire da me, devono fare un lavoro migliore. Ma io non mi licenzierò, sarò qui per tanto tempo. Nessuno vuole vincere più di me».

Altre news di giornata



—) Zola:"Loftus da 10 gol. Con lui fai salto di qualità".


—) Milan: Jovic col Monza. La formazione.


—) Cardinale:"Non vendo il Milan. Pioli? Non licenzio. Lo stadio...".


—) Pioli può scegliere. Thiaw, poi Tomori e Kalulu. I rientri.


—) Milan: c'è Di Gregorio. Maignan: le richieste...


—) Braida:"Milan, tieniti stretto Pioli. Puoi vincere l'EL".


—) Loftus: leader che segna come un 9. A -3 dal record di 10 gol


—) Leao: PSG pronto. Via per offerte folli.

Ah si?
Ci può spiegare come la vuole vincere?
Vendendo Leao o Theo? Vendendo Maignan giusto?
E magari non sborsando cifre da 40 milioni per l'attaccante perché il massimo che possiamo offrire su un cartellino è 20?

Il tema sugli infortuni poi è di fondamentale importanza, non va trattato solo a parole.
 
Registrato
1 Giugno 2017
Messaggi
2,282
Reaction score
716
non fare il fenomeno Jerry...non hai la piu pallida idea di come saldare il debito con Elliott se non vendendo tutto il pacchetto...cosa che tu non vuoi fare e sei in cerca del solito socio di minoranza che paga per non comandare... :asd:
pensare che un imprenditore di successo non abbia la più pallida idea di come saldare il debito con Elliott, è quanto di più inverosimile si possa sentire.
Mi ricordo gli anni di Gazidis….
Dalla sua prima all’ultima stagione a capo del Milan è stato offeso e bistrattato, quando a conti fatti ha fatto un lavoro incredibile ed è stato il principale artefice della nostra risalita in campionato e in Europa (vi ricordò che venivamo da anni senza nemmeno qualificarci alla champion’s, così per parlare solo dell’aspetto sportivo).
Gerry è al Milan da 3 giorni e viene anche lui offeso e trattato come il peggio cialtrone senza nemmeno dargli la possibilità di lavorare.
 

Mika

Senior Member
Registrato
29 Aprile 2017
Messaggi
16,214
Reaction score
8,933
pensare che un imprenditore di successo non abbia la più pallida idea di come saldare il debito con Elliott, è quanto di più inverosimile si possa sentire.
Mi ricordo gli anni di Gazidis….
Dalla sua prima all’ultima stagione a capo del Milan è stato offeso e bistrattato, quando a conti fatti ha fatto un lavoro incredibile ed è stato il principale artefice della nostra risalita in campionato e in Europa (vi ricordò che venivamo da anni senza nemmeno qualificarci alla champion’s, così per parlare solo dell’aspetto sportivo).
Gerry è al Milan da 3 giorni e viene anche lui offeso e trattato come il peggio cialtrone senza nemmeno dargli la possibilità di lavorare.
Il fatto è che è una proprietà Statunitense e ultimamente c'è un odio verso gli USA molto marcato... se fossero stati russi erano tutti bravi :asd:
 

Toby rosso nero

Moderatore
Membro dello Staff
Registrato
29 Agosto 2012
Messaggi
47,034
Reaction score
32,166
Jerry Cardinale al CorSera in edicola: rinfrancato dalla vittoria del suo Milan in Europa League («Sono molto soddisfatto di quello che ho visto, partite così danno ai giocatori tanta fiducia, ci voleva. Malgrado i molti nuovi innesti il gruppo sta facendo progressi»),

Gerry Cardinale è già in procinto di ripartire. Tra le prossime tappe, anche il Medio Oriente: «Ho un ufficio a Dubai, uno ad Abu Dhabi, ne sto aprendo uno a Riad. RedBird ha molti interessi in questi Paesi». Durante un suo precedente tour nell’area, aveva preso forza la voce della vendita del Milan a fondi sauditi.

Argomento che rischia di fargli perdere il buon umore acquisito con la vittoria sul Rennes. «Voglio essere categorico: è completamente falso. Sono qui per starci a lungo, ho un lavoro da fare. Mi sono impegnato a riportare il Milan in vetta alla serie A e all’Europa e non mi fermerò prima di aver raggiunto questi risultati. E quando li avremo raggiunti, vorrò raggiungerli ancora». A 18 mesi dall’acquisizione del Milan, forse la cosa che lo disturba di più è proprio l’incertezza sul futuro che queste voci creano. «È per i tifosi che mi dispiace, perché vengono indotti a pensare a un’instabilità che non c’è ventilando cambiamenti non veritieri nella struttura societaria. Io non mi lascio distrarre e resto concentrato sulle cose da fare. Prenda ad esempio anche la storia del vendor loan sottoscritto con Elliott; sono io che l’ho voluto, perché Elliott ha fatto un grande lavoro. Nessuno mi ha messo una pistola alla tempia. Si può non essere d’accordo con le mie strategie, ma non inventarle. Sono un esperto di corporate finance: supporre che a 18 mesi da queste scelte io stia incontrando difficoltà è privo di fondamento. Sarebbe meglio stimolare dibattiti su come riportare la serie A a essere un campionato di riferimento, o sull’importanza per i club di stadi moderni».

Ecco, il nuovo stadio. Il Milan ha acquistato i terreni di San Donato, il progetto prosegue, mentre il sindaco di Milano Giuseppe Sala vuole incontrare i club per riconsiderare la permanenza a San Siro. Possibile? «Sono molto soddisfatto dei progressi che stiamo facendo, decisamente tanti in 18 mesi, per arrivare a costruire il primo nuovo stadio in Italia dal 2011, con 70.000 posti. Riconsiderare San Siro? Non credo a questo punto, ma ogni opzione merita attenzione».

I tifosi, va detto, sono più interessati ai risultati sportivi. Il gap con l’Inter capolista e l’uscita dalla Champions hanno creato malumori, Stefano Pioli non è più on fire da tempo, almeno nel gradimento di una parte della tifoseria. Cardinale ne è al corrente, ma invita alla calma. È così che ragiona da quando ha comprato il club e continuerà a farlo. «Abbiamo cambiato tanto e ci vuole tempo per creare un team coeso. Siamo comunque in crescita, vicini al secondo posto, e di questo va dato merito a giocatori, staff, allenatore». Qualche tempo fa lei però aveva detto di non essere contento della stagione: «Lo sarò quando vinceremo la Champions. Ma non essere contento in un certa fase non si traduce necessariamente nel licenziare l’allenatore. Credo che Pioli stia facendo un buon lavoro in una situazione non facile, con una squadra molto rinnovata, non cedo alla tentazione di “licenziare” qualcuno tanto per cambiare qualcosa. Io dico: il campionato è ancora lungo, può succedere di tutto, stiamo a vedere. Dobbiamo migliorare in tante cose, con gli infortuni per esempio. Tutti, a partire da me, devono fare un lavoro migliore. Ma io non mi licenzierò, sarò qui per tanto tempo. Nessuno vuole vincere più di me».

Altre news di giornata



—) Zola:"Loftus da 10 gol. Con lui fai salto di qualità".


—) Milan: Jovic col Monza. La formazione.


—) Cardinale:"Non vendo il Milan. Pioli? Non licenzio. Lo stadio...".


—) Pioli può scegliere. Thiaw, poi Tomori e Kalulu. I rientri.


—) Milan: c'è Di Gregorio. Maignan: le richieste...


—) Braida:"Milan, tieniti stretto Pioli. Puoi vincere l'EL".


—) Loftus: leader che segna come un 9. A -3 dal record di 10 gol


—) Leao: PSG pronto. Via per offerte folli.

Per fortuna è un fanfarone ciarlatano, quindi è tutto da prendere con le pinze.
 

Controcorrente

Junior Member
Registrato
23 Gennaio 2017
Messaggi
862
Reaction score
664
pensare che un imprenditore di successo non abbia la più pallida idea di come saldare il debito con Elliott, è quanto di più inverosimile si possa sentire.
Mi ricordo gli anni di Gazidis….
Dalla sua prima all’ultima stagione a capo del Milan è stato offeso e bistrattato, quando a conti fatti ha fatto un lavoro incredibile ed è stato il principale artefice della nostra risalita in campionato e in Europa (vi ricordò che venivamo da anni senza nemmeno qualificarci alla champion’s, così per parlare solo dell’aspetto sportivo).
Gerry è al Milan da 3 giorni e viene anche lui offeso e trattato come il peggio cialtrone senza nemmeno dargli la possibilità di lavorare.

Onestamente credo ci siano almeno altrettanti tifosi che hanno apprezzato Gazidis, che apprezzano il lavoro della attuale dirigenza e che ovviamente vogliono vincere tanto quanto gli altri ma sono coscienti che l’UNICA strada per farlo è questa attualmente, anche se non è immediata. Solo che sono tifosi quasi in soggezione nel dirlo, perché senza appello deve passare la linea che chi dice questo si accontenta… beh no, proprio perché non si accontenta vuole un team virtuoso. Sarà che sono imprenditore, ma trovo assurdo che qualcuno pensi davvero che un’azienda che fattura 500mln possa vivere di aumenti di capitale a perdere.
Vorrei vedere voi, che siete tifosissimi, mettere 1.000 euro al mese nel Milan per tutta la vita per comprare calciatori già pronti. Se siete disposti ditelo eh… che se ci mettiamo insieme tutti.. ?
 

Djici

Senior Member
Registrato
27 Agosto 2012
Messaggi
29,937
Reaction score
9,708
Ma io muoio proprio.
Cioè Pioli sta in una situazione difficile con una squadra molto rinnovata... E di chi sarebbe la colpa di questi problemi?
Cioè se queste cose sono una scusa ai problemi di Pioli saranno anche colpe di qualcuno o no?
Mettetevi d'accordo.
O Furlani ha lavorato bene e Pioli non ha scuse... O Pioli ha scuse perché Furlani ha lavorato male.
Basta decidersi
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Alto