Torno a scrivere sul forum dopo qualche mese visto tutto quello che è successo, e visto che questo pezzo di campionato post-covid non mi appassiona per nulla. Ovviamente per commentare quello di cui stanno parlando tutti. le solite soddisfazioni che ci regala il circo milan. questa volta sono veramente basito. Premesso che non sono un fan di rangnick e per me come allenatore sarebbe stato un fallimento al 90% (mai vista la figura in italia di dirigente-allenatore). Ma quanto meno per una volta sembrava una scelta convinta e ponderata con i giusti tempi. ricordiamo che il mercato e tutto il resto vanno impostati mesi prima se si vogliono fare le cose seriamente. Adesso invece è bastato uno dei mitici segmentini di gallianesca memoria e via, inversione a 90 gradi. Si cambia tutto nuovamente. anzi mi correggo ancora peggio dei segmenti gallianeschi visto che questo è ottenuto in una situazione particolare, eccezionale che ha stravolto molti valori. Dal quasi sicuro fallimento rangnick al mediocre sicuro pioli (a proposito grande esperto di segmentini), miracolato totalmente dall'arrivo del fenomeno ibra. A questo punto il capolavoro sarà completato dal non rinnovo di ibrahimovic (un 40enne in squadra può starci benissimo, mica ne abbiamo 10). Una società seria prende rangnick come dirigente e magari un allenatore in rampa di lancio che può essere compatibile. oppure prende spalletti. Però queste cose le decide mesi prima e non a seconda di come va il vento. ma gazidis con che faccia si presenta dopo tutta questa situazione? Fossi nella proprietà lo manderei subito via, impresentabile ormai. Io adesso vorrei che qualcuno (non importa chi preferiate tra rangnick, pioli, spalletti o altri) mi trovasse un senso a tutta questa cosa. perchè io un senso non riesco più a trovarcelo. Ora sappiamo che elliott è dentro fino dall'inizio nell'affare "strano" della cessione del milan, a questo punto devo iscrivermi al partito di quelli che pensano che dietro ci siano tutt'ora manovre insondabili perchè siamo fuori da ogni logica razionale. Perdonatemi, fine dello sfogo.
