Con tutto il rispetto per Macrino, Alessandro Severo e Filippo l'Arabo, ai quali possiamo aggiungere anche Eliogabalo, sacerdote del dio solare di Emesa (El-Gabal), non definirei questi uomini "coloro che hanno reso grande Roma". Il titolo spetta sicuramente a figure di ben altra caratura e rilievo; penso a Scipione l'Africano e Scipione l'Emiliano, Marcello, Mario, Silla, Giulio Cesare, Pompeo, Marco Antonio, Ottaviano Augusto e Traiano (nato in Hispania da una famiglia originaria dell'Umbria): tutti di origine italica. Possiamo poi discutere sul tema dell'inclusione e sul perché la societas romano-italica sia riuscita ad assorbire l'urto dell'aggressione di Annibale ai tempi della seconda guerra punica, ma quello che hai detto prima mi sembra una forzatura.