Certo che è pretestuoso, l'ho citato appositamente come un'iperbole per dare l'idea della situazione, esacerbandola.
Chiaro che la situazione non è diplomaticamente allo stesso livello, visto che il paese mantiene un minimo di autonomia. Lo potremmo considerare un protettorato rispetto ad una colonia.
Ma anche se limiamo le cose dal punto di vista diplomatico, la solfa sempre quella è.
Se Zelensky prima di muoversi deve aspettare la telefonata da Washington, significa che non c'è sovranità ed è un fantoccio.
Ti ricordi che lo dicevi anche tu dell'Italia che era una colonia USA? De jure non lo siamo e sarebbe scorretto dirlo, ma de facto sì, perché non hai un'autonomia politica, economica, sociale. Sei sempre prono a quelli che sono i diktat di oltreoceano.
Riguardo la questione della Siria, permettimi di specificare meglio la questione: il punto è che non puoi condannare un Paese per averne occupato un altro se la tua soluzione è occuparlo per primo.
Tu dici che l'intervento NATO sarebbe stato giustificato? Bene, ti rispondo che anche quello russo è stato giustificato dai russofoni in Donbass.
Tu mi rispondi che è propaganda russa quella del Donbass e io ti rispondo che Zelensky è un burattino di Washington. In nessun caso c'è una reale credibilità, perché in entrambi i casi ci sono due potenze che occupano.
Per quello ho detto: vogliamo risolvere la faccenda? Bene, rendiamola neutrale. Così nessuno dei due può rivendicarne l'appartenenza nella sfera d'influenza.