Sul discorso del giocare a sinistra o a destra, quello è proprio l'ultimo dei problemi con un profilo inesplorato come questo.
Da un lato in un mondo normale dovrebbe subito essere spedito a Crotone a giocatore titolarissimo in prestito, dall'altro giocatori giovani che arrivano da campionati minori sono ancora fortissimamente plasmabili proprio perché a prescindere sono chiamati ad evolvere fuori e dentro al campo se arrivi a Milano dal Circolo Polare Artico. Sono spugne, per capirci.
In più per caratteristiche tecniche e soprattutto tattiche è fatto e finito per imparare a giocare a destra sul piede forte, pure al di là della solita storia (e brutto vizio) di pensare ad un destro solo a sinistra nel tridente e solo a destra nel 4231. Tanto è vero che già se ci avete fatto caso predilige molto più spesso da sinistra venire dentro al campo.
Nelle tue perplessità le mie.
Mi spiego meglio : se un ragazzo era già noto agli osservatori e aveva delle doti già riconosciute non c'è nulla di male che vedendolo da vicino e giocandoci contro ci si innamora a tal punto da volerlo portare in squadra.
Ma se ci si basa solo sulla prestazione contro di noi il rischio fregatura è altissimo.
Mai mai mai basarsi sulla singola partita per di più quando chi ti gioca contro ha 20 gare di campionato nelle gambe, mentre noi siamo alla prima, e ha per di più la fame di arrivare e la voglia di stupire.
Il rischio di un kutuzov bis è altissimo!!!!
Sono operazioni alla galliani che mi lasciano sempre un pò perplesso.
Mi auguro solo il ragazzo fosse noto anche prima della gara contro di noi perchè agli aglietti che stendono la nazionale segnando con la maglia del pontedera per arrivare tra i big e restarci ci credo poco.
Qui c'è proprio un tema sul discorso scouting, perché per farlo nel sottobosco è richiesto un elemento essenziale: il coraggio.
Per coraggio si intende costruirsi una posizione competente sul campionato in questione oltre che sul giocatore, e non avere bisogno per andare a prendere un giocatore della prova di campo diretto come avversario, ma fidarsi del proprio occhio.
Decidersi di andare a prendere Hauge solo perché ha giocato bene a San Siro è scouting, se mi si passa il termine, pavido e soprattutto castrante. Una Kutuzovata, perfetto.
E non tanto perché si scopre lì il giocatore (non voglio pensarlo ovviamente, persino io da appassionato ho un piccolo archivio personale di appunti sui migliori talenti, figuriamoci se la struttura di osservazione del Milan non conoscesse già a menadito Hauge), quanto perché il segreto e la vera occasione è buttarsi prima col proprio istinto puntandoci forte ed a prescindere.