Milan: PIF accelera! Due diligence in Arabia.

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Le smentite, per essere prese in considerazione, devono provenire dai soggetti interessati e in via ufficiale.
Le smentite dei media che citano presunte fonti vicine ai soggetti interessati lasciano il tempo che trovano. La smentita della trattativa può tranquillamente essere fatta ufficialmente: se davvero non esiste, non c’é nessun danno dalla smentita.
A me fa sorridere il modo in cui viene fatta la “smentita” da alcuni giornalisti. Io ovviamente non ho fonti personali, né vicine né lontane, per sapere se ci sia o meno una trattativa, ma c’è modo e modo per sostenere che la trattativa non esista. Per esempio, un conto è dire “dalle mie fonti non risulta alcuna trattativa”, altro conto è usare espressioni che lascino intendere che chi ci crede è un povero fesso che crede all’esistenza di elfi e unicorni. Il secondo modo fa trasparire un certo nervosismo, del tutto ingiustificato sia per un giornalista(che dovrebbe raccontare i fatti) sia per un tifoso sia per un giornalista-tifoso.
Anche perché che un tifoso sogni una proprietà ricca e speri che arrivi e una cosa assolutamente normale. Di più: non è normale il tifoso(vero) che si augura non succeda.
Poi chiaramente qui siamo tutti adulti e sogniamo la proprietà ricca sapendo ci siano le stesse probabilità di tornare a casa e trovare nel letto [nome di attrice/modella/pornostar/ecc gnoccolona spaziale a scelta] a cosce spalancate. Però tempo fa si sognavano i campioni, poi siam passati a sognare i campioni sulla via del tramonto, poi a sognare i giocatori buoni ma mezzi rotti sperando si riprendessero fisicamente, ora siamo arrivati a sognare un difensore centrale che non faccia mille svirgolate in area a partita. C’è rimasto solo il sogno degli sceicchi… Lasciatecelo, per Bacco!
Provo a offrire una chiave di lettura per almeno provare a capire questi "smentitori seriali"

Anni fa, all'epoca del passaggio di consegne da Berlusconi ai cinesi, avevo un conoscente (purtroppo non siamo piu in contatto) che scriveva come hobby su un piccolo sito milanista ed era violentemente contrario alla chiusura della trattativa, che "smentiva" qualunque notizia.
Capitò di farci due chiacchiere e io, che all'epoca come molti altri non vedevo l'ora di sbarazzarmi di Berlusconi e il suo circo dei miracoli, gli chiesi perchè questa ostilità alla possibile nuova proprietà visto che uscivamo da stagioni disastrose, Silvio aveva chiuso i rubinetti e non avevamo davvero niente da perdere.

Mi disse che nel suo piccolo (parliamo di un nessuno eh, non certo di un giornalista famoso come i vari Ordine Pellegatti etc) aveva un amico in società (parliamo di semplici magazzinieri) che gli passava qualche notizia e che con una nuova proprietà sarebbe potuto andare via, e di conseguenza lui avrebbe perso l'accesso alle "notizie" (quali notizie rilevanti possa avere un magazziniere non è dato sapere :asd: ), e per questo sperava restasse Berlusconi.

Di conseguenza, sono arrivato alla conclusione (avevo già il sospetto prima) che a molti di chi scrive di Milan a livello piu o meno professionale per lavoro il Milan smette di contare: gli basta solo avere le fonti e le notizie, che poi il milan finisca in serie Z non gliene puo fregare di meno.
E mi taccio di tutte le porcherie che emergono in sede di calciomercato, con nomi assurdi spinti furiosamente perchè l'agente paga per avere la propria "lista" rimbalzata di qua e di là da giornalai che di "tifoso" hanno proprio niente.
Poi certo, c'è gente tipo Suma che è pagata dalla società e quindi sarebbe il primo a rischiare il posto in caso di rimescolamento carte, quindi ovviamente smentisce rabbiosamente per paura, ma quelli sono la categoria che paradossalmente capisco di più.

Detto ciò, io amo troppo il Milan per poter anche solo pensare di farci un lavoro lo scriverne, per quanto a volte penso che mi piacerebbe farlo nel (poco) tempo libero, proprio perchè queste dinamiche malate ti portano via l'amore per la tua squadra se non fai attenzione.
Basta vedere come diventano delle vere e proprie macchiette i vari twittaroli e youtubbari da strapazzo.

Per questo mi piace scrivere qui insieme a voi: siamo qui per amore del Milan e basta, non ci sono secondi fini e altre logiche distorte e malate, questo è il tifo genuino che ancora mi tiene aggrappato ad un calcio che sento sempre più lontano e privo di anima.
 
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Provo a offrire una chiave di lettura per almeno provare a capire questi "smentitori seriali"

Anni fa, all'epoca del passaggio di consegne da Berlusconi ai cinesi, avevo un conoscente (purtroppo non siamo piu in contatto) che scriveva come hobby su un piccolo sito milanista ed era violentemente contrario alla chiusura della trattativa, che "smentiva" qualunque notizia.
Capitò di farci due chiacchiere e io, che all'epoca come molti altri non vedevo l'ora di sbarazzarmi di Berlusconi e il suo circo dei miracoli, gli chiesi perchè questa ostilità alla possibile nuova proprietà visto che uscivamo da stagioni disastrose, Silvio aveva chiuso i rubinetti e non avevamo davvero niente da perdere.

Mi disse che nel suo piccolo (parliamo di un nessuno eh, non certo di un giornalista famoso come i vari Ordine Pellegatti etc) aveva un amico in società (parliamo di semplici magazzinieri) che gli passava qualche notizia e che con una nuova proprietà sarebbe potuto andare via, e di conseguenza lui avrebbe perso l'accesso alle "notizie" (quali notizie rilevanti possa avere un magazziniere non è dato sapere :asd: ), e per questo sperava restasse Berlusconi.

Di conseguenza, sono arrivato alla conclusione (avevo già il sospetto prima) che a molti di chi scrive di Milan a livello piu o meno professionale per lavoro il Milan smette di contare: gli basta solo avere le fonti e le notizie, che poi il milan finisca in serie Z non gliene puo fregare di meno.
E mi taccio di tutte le porcherie che emergono in sede di calciomercato, con nomi assurdi spinti furiosamente perchè l'agente paga per avere la propria "lista" rimbalzata di qua e di là da giornalai che di "tifoso" hanno proprio niente.
Poi certo, c'è gente tipo Suma che è pagata dalla società e quindi sarebbe il primo a rischiare il posto in caso di rimescolamento carte, quindi ovviamente smentisce rabbiosamente per paura, ma quelli sono la categoria che paradossalmente capisco di più.

Detto ciò, io amo troppo il Milan per poter anche solo pensare di farci un lavoro lo scriverne, per quanto a volte penso che mi piacerebbe farlo nel (poco) tempo libero, proprio perchè queste dinamiche malate ti portano via l'amore per la tua squadra se non fai attenzione.
Basta vedere come diventano delle vere e proprie macchiette i vari twittaroli e youtubbari da strapazzo.

Per questo mi piace scrivere qui insieme a voi: siamo qui per amore del Milan e basta, non ci sono secondi fini e altre logiche distorte e malate, questo è il tifo genuino che ancora mi tiene aggrappato ad un calcio che sento sempre più lontano e privo di anima.
Bravissimo.
Anche il trombettiere ci mangia.
 

Giek

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Repubblica in edicola e la GDS su PIF (e altri fondi) interessati al Milan. Le news di seguito

Currò su Repubblica: Milan-Slavia sembra una parentesi agonistica nel caos. L’anticipazione di Repubblica a gennaio sull’interesse di investitori mediorientali riconducibili a Pif (il fondo governativo saudita) per entrare nel pacchetto azionario del Milan o per diventarne partner è approdata ieri, sui media di finanza non solo italiani e sulle agenzie di stampa di Riad, alla notizia della due diligence (il controllo dei conti) in atto da parte di Pif, con esclusiva fino a fine mese. Tra le smentite sulla notizia in sé — e sul fatto che l’azionista di maggioranza Cardinale possa cedere il controllo del club — e le indiscrezioni sul grande fermento di queste ore a Casa Milan, Repubblica ha potuto appurare che un appuntamento tra i soggetti interessati a investire e quelli interessati a raccogliere soldi è già in calendario proprio in Arabia Saudita: nel weekend il Gran premio di Formula Uno radunerà a Gedda un’inusuale quantità di persone legate al calcio — e al mondo finanziario correlato al pallone — più che all’automobilismo, col Milan al centro dei colloqui. Cardinale è in cerca di finanziamenti anche per lo stadio di proprietà a San Donato. Ma la novità è che San Siro è un tempio riconsacrato: il sindaco Sala, col potente costruttore WeBuild, si è ripromesso di convincere domani Milan e Inter che non è il caso di lasciare Milano per San Donato e Rozzano e che il vecchio stadio si può ristrutturare con assai minore spesa, aggiungendogli altri fruttuosi posti per vip e senza dovere traslocare altrove durante i lavori. Il risarcimento per gli eventuali mancati introiti da potenziale chiusura temporanea di qualche settore rappresenta comunque il nodo più rilevante della questione, seguita a Londra da Gordon Singer, il titolare del fondo Elliott tuttora assai influente nel Cda del Milan anche in forza del prestito da 550 milioni di euro (in scadenza nel 2025) al fondo RedBird di Cardinale. Intanto dentro il Meazza, che la Figc a questo punto indicherebbe all’Uefa come sede delle partite milanesi di Euro 2032


GDS: Il Milan cerca investitori: Cardinale apre a Pif e ad altri fondi del Medio Oriente

Il Milan sta cercando investitori e Gerry Cardinale, fondatore di RedBird, ha parlato della volontà di evolvere e ha lasciato un pensiero chiarissimo: «Ci sono molti capitali in Medio Oriente interessati a investire nello sport. Siamo aperti a collaborare con potenziali partner che potrebbero unirsi a noi sia come sponsor sia come partner nella costruzione del nuovo stadio, oppure come azionisti minoritari».

Cardinale ha certamente parlato con rappresentanti di Pif, fondo sovrano dell'Arabia Saudita, e in quegli incontri si è ragionato di Milan. Tuttavia, da qui a dare l'operazione per avanzata e a immaginare per il Milan un futuro di spese multimilionarie e rivoluzioni tecniche la strada è lunga.

Il regolamento Uefa sulla Champions League vieta all'articolo 5 che uno stesso proprietario controlli più di un club iscritto allo stesso torneo (Milan e Newcastle sono stati addirittura nello stesso gruppo). Molto restrittivo nella forma, meno nella sostanza. L’Uefa infatti ha dato il via libera al gruppo Red Bull per la coesistenza di Lipsia e Salisburgo e, più recentemente, proprio GerryCardinale è uscito con dimissioni dal cda del Tolosa per evitare problemi di convivenza con il Milan. L’Uefa ha condizionato l’iscrizione del Tolosa all’Europa League a una serie di divieti e tutto è serenamente proseguito. Ma è bene chiedersi se per PIF avrebbe senso possedere sia il Milan che il Newcastle.

L'elenco dei potenziali investitori di prima fascia è decisamente più lungo delle tre lettere del fondo saudita e si allarga almeno a Emirati Arabi, Bahrain e Qatar.

La storia, le 7 Champions e il prestigio del Milan sono il richiamo più immediato per gli investitori, così come i milioni di tifosi nel mondo e il bilancio 2022-23 in utile per la prima volta dal 2006.


Altre news di giornata:


—)
Milan: titolarissimi in EL. Turnover in campionato.


—) Milan: via i big per bilancio e mercato?


—) Milan: L'EL per.. .Zirkzee, David o Gimenez.


—) Camarda: la firma il 1 luglio. Occhio alle big, ma...


—) Pioli ci riprova: EL per il suo futuro al Milan.


—) Milan: tutto sull'EL. Decima coppa per salvare stagione.


—) Milan: PIF accelera! Due diligence in Arabia.
Qualcuno riesce a trovare l’articolo di Bloomberg in cui si parla di Milan e PIF?
Io ho provato a cercare ma non trovo nulla.
Non vorrei che avessero solo rilanciato un articolo di Sole24Ore
 

Lineker10

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Provo a offrire una chiave di lettura per almeno provare a capire questi "smentitori seriali"

Anni fa, all'epoca del passaggio di consegne da Berlusconi ai cinesi, avevo un conoscente (purtroppo non siamo piu in contatto) che scriveva come hobby su un piccolo sito milanista ed era violentemente contrario alla chiusura della trattativa, che "smentiva" qualunque notizia.
Capitò di farci due chiacchiere e io, che all'epoca come molti altri non vedevo l'ora di sbarazzarmi di Berlusconi e il suo circo dei miracoli, gli chiesi perchè questa ostilità alla possibile nuova proprietà visto che uscivamo da stagioni disastrose, Silvio aveva chiuso i rubinetti e non avevamo davvero niente da perdere.

Mi disse che nel suo piccolo (parliamo di un nessuno eh, non certo di un giornalista famoso come i vari Ordine Pellegatti etc) aveva un amico in società (parliamo di semplici magazzinieri) che gli passava qualche notizia e che con una nuova proprietà sarebbe potuto andare via, e di conseguenza lui avrebbe perso l'accesso alle "notizie" (quali notizie rilevanti possa avere un magazziniere non è dato sapere :asd: ), e per questo sperava restasse Berlusconi.

Di conseguenza, sono arrivato alla conclusione (avevo già il sospetto prima) che a molti di chi scrive di Milan a livello piu o meno professionale per lavoro il Milan smette di contare: gli basta solo avere le fonti e le notizie, che poi il milan finisca in serie Z non gliene puo fregare di meno.
E mi taccio di tutte le porcherie che emergono in sede di calciomercato, con nomi assurdi spinti furiosamente perchè l'agente paga per avere la propria "lista" rimbalzata di qua e di là da giornalai che di "tifoso" hanno proprio niente.
Poi certo, c'è gente tipo Suma che è pagata dalla società e quindi sarebbe il primo a rischiare il posto in caso di rimescolamento carte, quindi ovviamente smentisce rabbiosamente per paura, ma quelli sono la categoria che paradossalmente capisco di più.

Detto ciò, io amo troppo il Milan per poter anche solo pensare di farci un lavoro lo scriverne, per quanto a volte penso che mi piacerebbe farlo nel (poco) tempo libero, proprio perchè queste dinamiche malate ti portano via l'amore per la tua squadra se non fai attenzione.
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Per questo mi piace scrivere qui insieme a voi: siamo qui per amore del Milan e basta, non ci sono secondi fini e altre logiche distorte e malate, questo è il tifo genuino che ancora mi tiene aggrappato ad un calcio che sento sempre più lontano e privo di anima.
Beh si noi nel forum oltretutto sappiamo benissimo il funzionamento via zoom delle notizie del Milan, cosa che è stata smascherata da mesi.

La stragrande maggioranza dei pseudogiornalisti opinionisti giullari di corte riporta semplicemente quello che gli dicono di dire dalla società Milan, direttamente. Sono stati istruiti molto tempo fa, secondo me, su cosa dire in presenza di voci di passaggi di proprietà e si attengono a quella linea.

La logica per la quale lo fanno direi che sia simile a quella del tuo amico. Alla fine vivono in gran parte delle informazioni che gli passa la società.

Per questo almeno io ritengo attendibili le fonti autorevoli e in particolare straniere per la maggior parte delle notizie importanti che ci riguardano. Il resto, insomma, diciamo meno...
 

Toby rosso nero

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Repubblica in edicola e la GDS su PIF (e altri fondi) interessati al Milan. Le news di seguito

Currò su Repubblica: Milan-Slavia sembra una parentesi agonistica nel caos. L’anticipazione di Repubblica a gennaio sull’interesse di investitori mediorientali riconducibili a Pif (il fondo governativo saudita) per entrare nel pacchetto azionario del Milan o per diventarne partner è approdata ieri, sui media di finanza non solo italiani e sulle agenzie di stampa di Riad, alla notizia della due diligence (il controllo dei conti) in atto da parte di Pif, con esclusiva fino a fine mese. Tra le smentite sulla notizia in sé — e sul fatto che l’azionista di maggioranza Cardinale possa cedere il controllo del club — e le indiscrezioni sul grande fermento di queste ore a Casa Milan, Repubblica ha potuto appurare che un appuntamento tra i soggetti interessati a investire e quelli interessati a raccogliere soldi è già in calendario proprio in Arabia Saudita: nel weekend il Gran premio di Formula Uno radunerà a Gedda un’inusuale quantità di persone legate al calcio — e al mondo finanziario correlato al pallone — più che all’automobilismo, col Milan al centro dei colloqui. Cardinale è in cerca di finanziamenti anche per lo stadio di proprietà a San Donato. Ma la novità è che San Siro è un tempio riconsacrato: il sindaco Sala, col potente costruttore WeBuild, si è ripromesso di convincere domani Milan e Inter che non è il caso di lasciare Milano per San Donato e Rozzano e che il vecchio stadio si può ristrutturare con assai minore spesa, aggiungendogli altri fruttuosi posti per vip e senza dovere traslocare altrove durante i lavori. Il risarcimento per gli eventuali mancati introiti da potenziale chiusura temporanea di qualche settore rappresenta comunque il nodo più rilevante della questione, seguita a Londra da Gordon Singer, il titolare del fondo Elliott tuttora assai influente nel Cda del Milan anche in forza del prestito da 550 milioni di euro (in scadenza nel 2025) al fondo RedBird di Cardinale. Intanto dentro il Meazza, che la Figc a questo punto indicherebbe all’Uefa come sede delle partite milanesi di Euro 2032


GDS: Il Milan cerca investitori: Cardinale apre a Pif e ad altri fondi del Medio Oriente

Il Milan sta cercando investitori e Gerry Cardinale, fondatore di RedBird, ha parlato della volontà di evolvere e ha lasciato un pensiero chiarissimo: «Ci sono molti capitali in Medio Oriente interessati a investire nello sport. Siamo aperti a collaborare con potenziali partner che potrebbero unirsi a noi sia come sponsor sia come partner nella costruzione del nuovo stadio, oppure come azionisti minoritari».

Cardinale ha certamente parlato con rappresentanti di Pif, fondo sovrano dell'Arabia Saudita, e in quegli incontri si è ragionato di Milan. Tuttavia, da qui a dare l'operazione per avanzata e a immaginare per il Milan un futuro di spese multimilionarie e rivoluzioni tecniche la strada è lunga.

Il regolamento Uefa sulla Champions League vieta all'articolo 5 che uno stesso proprietario controlli più di un club iscritto allo stesso torneo (Milan e Newcastle sono stati addirittura nello stesso gruppo). Molto restrittivo nella forma, meno nella sostanza. L’Uefa infatti ha dato il via libera al gruppo Red Bull per la coesistenza di Lipsia e Salisburgo e, più recentemente, proprio GerryCardinale è uscito con dimissioni dal cda del Tolosa per evitare problemi di convivenza con il Milan. L’Uefa ha condizionato l’iscrizione del Tolosa all’Europa League a una serie di divieti e tutto è serenamente proseguito. Ma è bene chiedersi se per PIF avrebbe senso possedere sia il Milan che il Newcastle.

L'elenco dei potenziali investitori di prima fascia è decisamente più lungo delle tre lettere del fondo saudita e si allarga almeno a Emirati Arabi, Bahrain e Qatar.

La storia, le 7 Champions e il prestigio del Milan sono il richiamo più immediato per gli investitori, così come i milioni di tifosi nel mondo e il bilancio 2022-23 in utile per la prima volta dal 2006.


Altre news di giornata:


—)
Milan: titolarissimi in EL. Turnover in campionato.


—) Milan: via i big per bilancio e mercato?


—) Milan: L'EL per.. .Zirkzee, David o Gimenez.


—) Camarda: la firma il 1 luglio. Occhio alle big, ma...


—) Pioli ci riprova: EL per il suo futuro al Milan.


—) Milan: tutto sull'EL. Decima coppa per salvare stagione.


—) Milan: PIF accelera! Due diligence in Arabia.

Mediaset conferma il prossimo incontro di Gedda tra Cardinale e PIF e rilancia: le prossime settimane serviranno per chiarire gli aspetti economici dell'eventuale operazione, la partecipazione del nuovo gruppo e mettere in calendario il passaggio delle quote di maggioranza in un tempo medio-breve. Non subito, ma non troppo lontano: chi mette i soldi vuole anche avere il potere di decidere.

La valutazione economica è marginale. La scalata alla maggioranza è il nodo della questione: bisogna capire come fare uscire definitivamente Elliott, dopo l'estinzione del debito, e una risposta definitiva sullo stadio.
 

Toby rosso nero

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Mediaset conferma il prossimo incontro di Gedda tra Cardinale e PIF e rilancia: le prossime settimane serviranno per chiarire gli aspetti economici dell'eventuale operazione, la partecipazione del nuovo gruppo e mettere in calendario il passaggio delle quote di maggioranza in un tempo medio-breve. Non subito, ma non troppo lontano: chi mette i soldi vuole anche avere il potere di decidere.

La valutazione economica è marginale. La scalata alla maggioranza è il nodo della questione: bisogna capire come fare uscire definitivamente Elliott, dopo l'estinzione del debito, e una risposta definitiva sullo stadio.

Vediamo stavolta quanto tempo passa prima che cancellino la notizia.
 
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Repubblica in edicola e la GDS su PIF (e altri fondi) interessati al Milan. Le news di seguito

Mediaset conferma il prossimo incontro di Gedda tra Cardinale e PIF e rilancia: le prossime settimane serviranno per chiarire gli aspetti economici dell'eventuale operazione, la partecipazione del nuovo gruppo e mettere in calendario il passaggio delle quote di maggioranza in un tempo medio-breve. Non subito, ma non troppo lontano: chi mette i soldi vuole anche avere il potere di decidere.

La valutazione economica è marginale. La scalata alla maggioranza è il nodo della questione: bisogna capire come fare uscire definitivamente Elliott, dopo l'estinzione del debito, e una risposta definitiva sullo stadio.

Currò su Repubblica:
Milan-Slavia sembra una parentesi agonistica nel caos. L’anticipazione di Repubblica a gennaio sull’interesse di investitori mediorientali riconducibili a Pif (il fondo governativo saudita) per entrare nel pacchetto azionario del Milan o per diventarne partner è approdata ieri, sui media di finanza non solo italiani e sulle agenzie di stampa di Riad, alla notizia della due diligence (il controllo dei conti) in atto da parte di Pif, con esclusiva fino a fine mese. Tra le smentite sulla notizia in sé — e sul fatto che l’azionista di maggioranza Cardinale possa cedere il controllo del club — e le indiscrezioni sul grande fermento di queste ore a Casa Milan, Repubblica ha potuto appurare che un appuntamento tra i soggetti interessati a investire e quelli interessati a raccogliere soldi è già in calendario proprio in Arabia Saudita: nel weekend il Gran premio di Formula Uno radunerà a Gedda un’inusuale quantità di persone legate al calcio — e al mondo finanziario correlato al pallone — più che all’automobilismo, col Milan al centro dei colloqui. Cardinale è in cerca di finanziamenti anche per lo stadio di proprietà a San Donato. Ma la novità è che San Siro è un tempio riconsacrato: il sindaco Sala, col potente costruttore WeBuild, si è ripromesso di convincere domani Milan e Inter che non è il caso di lasciare Milano per San Donato e Rozzano e che il vecchio stadio si può ristrutturare con assai minore spesa, aggiungendogli altri fruttuosi posti per vip e senza dovere traslocare altrove durante i lavori. Il risarcimento per gli eventuali mancati introiti da potenziale chiusura temporanea di qualche settore rappresenta comunque il nodo più rilevante della questione, seguita a Londra da Gordon Singer, il titolare del fondo Elliott tuttora assai influente nel Cda del Milan anche in forza del prestito da 550 milioni di euro (in scadenza nel 2025) al fondo RedBird di Cardinale. Intanto dentro il Meazza, che la Figc a questo punto indicherebbe all’Uefa come sede delle partite milanesi di Euro 2032


GDS: Il Milan cerca investitori: Cardinale apre a Pif e ad altri fondi del Medio Oriente

Il Milan sta cercando investitori e Gerry Cardinale, fondatore di RedBird, ha parlato della volontà di evolvere e ha lasciato un pensiero chiarissimo: «Ci sono molti capitali in Medio Oriente interessati a investire nello sport. Siamo aperti a collaborare con potenziali partner che potrebbero unirsi a noi sia come sponsor sia come partner nella costruzione del nuovo stadio, oppure come azionisti minoritari».

Cardinale ha certamente parlato con rappresentanti di Pif, fondo sovrano dell'Arabia Saudita, e in quegli incontri si è ragionato di Milan. Tuttavia, da qui a dare l'operazione per avanzata e a immaginare per il Milan un futuro di spese multimilionarie e rivoluzioni tecniche la strada è lunga.

Il regolamento Uefa sulla Champions League vieta all'articolo 5 che uno stesso proprietario controlli più di un club iscritto allo stesso torneo (Milan e Newcastle sono stati addirittura nello stesso gruppo). Molto restrittivo nella forma, meno nella sostanza. L’Uefa infatti ha dato il via libera al gruppo Red Bull per la coesistenza di Lipsia e Salisburgo e, più recentemente, proprio GerryCardinale è uscito con dimissioni dal cda del Tolosa per evitare problemi di convivenza con il Milan. L’Uefa ha condizionato l’iscrizione del Tolosa all’Europa League a una serie di divieti e tutto è serenamente proseguito. Ma è bene chiedersi se per PIF avrebbe senso possedere sia il Milan che il Newcastle.

L'elenco dei potenziali investitori di prima fascia è decisamente più lungo delle tre lettere del fondo saudita e si allarga almeno a Emirati Arabi, Bahrain e Qatar.

La storia, le 7 Champions e il prestigio del Milan sono il richiamo più immediato per gli investitori, così come i milioni di tifosi nel mondo e il bilancio 2022-23 in utile per la prima volta dal 2006.


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—)
Milan: titolarissimi in EL. Turnover in campionato.


—) Milan: via i big per bilancio e mercato?


—) Milan: L'EL per.. .Zirkzee, David o Gimenez.


—) Camarda: la firma il 1 luglio. Occhio alle big, ma...


—) Pioli ci riprova: EL per il suo futuro al Milan.


—) Milan: tutto sull'EL. Decima coppa per salvare stagione.


—) Milan: PIF accelera! Due diligence in Arabia.
Ma che vuol dire "bisogna capire come fare uscire definitivamente Elliott, dopo l'estinzione del debito"? Saldato il debito Billy Elliott se ne va bellamente a fare in cù, semplice
 

Lineker10

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Mediaset conferma il prossimo incontro di Gedda tra Cardinale e PIF e rilancia: le prossime settimane serviranno per chiarire gli aspetti economici dell'eventuale operazione, la partecipazione del nuovo gruppo e mettere in calendario il passaggio delle quote di maggioranza in un tempo medio-breve. Non subito, ma non troppo lontano: chi mette i soldi vuole anche avere il potere di decidere.

La valutazione economica è marginale. La scalata alla maggioranza è il nodo della questione: bisogna capire come fare uscire definitivamente Elliott, dopo l'estinzione del debito, e una risposta definitiva sullo stadio.
Scalata alla maggioranza... sono le tre parole piu belle che leggo da un paio di anni a questa parte sul Milan.

Fuori sia Elliott che Redbird, tutto il Milan in mano a PIF. Speriamo.
 
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Mediaset conferma il prossimo incontro di Gedda tra Cardinale e PIF e rilancia: le prossime settimane serviranno per chiarire gli aspetti economici dell'eventuale operazione, la partecipazione del nuovo gruppo e mettere in calendario il passaggio delle quote di maggioranza in un tempo medio-breve. Non subito, ma non troppo lontano: chi mette i soldi vuole anche avere il potere di decidere.

La valutazione economica è marginale. La scalata alla maggioranza è il nodo della questione: bisogna capire come fare uscire definitivamente Elliott, dopo l'estinzione del debito, e una risposta definitiva sullo stadio.
Al di la degli zoomati di corte, stanno tutti confermando.
Evidentemente Cardinale si è deciso a passare la mano almeno in parte all'inizio, perchè non ha trovato investitori (ovvio).
Molto interessante la parte "La valutazione economica è marginale": sottolinea che per gli Arabi non esistono problemi di soldi, è gente che non tratta perchè per loro l'apparenza è tutto e devono mostrare di essere ricchissimi.
Si tratta solo di capire quanto Cardinale sarà disposto a cedere in questa prima fase, sicuramente non li farà entrare in maggioranza a meno di offerte monstre (che visti gli interlocutori non sono da escludere).
Io personalmente sono abbastanza fiducioso che la trattativa si chiuderà tra maggio e giugno, sarebbero tempi compatibili con la chiusura della Due Diligence a fine mese (tanto i conti sono in ordine).
In quel caso, avrebbe senso il tanto parlare di Conte: gli arabi pagherebbero lui e il suo mercato.
 

-Lionard-

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Provo a offrire una chiave di lettura per almeno provare a capire questi "smentitori seriali"

Anni fa, all'epoca del passaggio di consegne da Berlusconi ai cinesi, avevo un conoscente (purtroppo non siamo piu in contatto) che scriveva come hobby su un piccolo sito milanista ed era violentemente contrario alla chiusura della trattativa, che "smentiva" qualunque notizia.
Capitò di farci due chiacchiere e io, che all'epoca come molti altri non vedevo l'ora di sbarazzarmi di Berlusconi e il suo circo dei miracoli, gli chiesi perchè questa ostilità alla possibile nuova proprietà visto che uscivamo da stagioni disastrose, Silvio aveva chiuso i rubinetti e non avevamo davvero niente da perdere.

Mi disse che nel suo piccolo (parliamo di un nessuno eh, non certo di un giornalista famoso come i vari Ordine Pellegatti etc) aveva un amico in società (parliamo di semplici magazzinieri) che gli passava qualche notizia e che con una nuova proprietà sarebbe potuto andare via, e di conseguenza lui avrebbe perso l'accesso alle "notizie" (quali notizie rilevanti possa avere un magazziniere non è dato sapere :asd: ), e per questo sperava restasse Berlusconi.

Di conseguenza, sono arrivato alla conclusione (avevo già il sospetto prima) che a molti di chi scrive di Milan a livello piu o meno professionale per lavoro il Milan smette di contare: gli basta solo avere le fonti e le notizie, che poi il milan finisca in serie Z non gliene puo fregare di meno.
E mi taccio di tutte le porcherie che emergono in sede di calciomercato, con nomi assurdi spinti furiosamente perchè l'agente paga per avere la propria "lista" rimbalzata di qua e di là da giornalai che di "tifoso" hanno proprio niente.
Poi certo, c'è gente tipo Suma che è pagata dalla società e quindi sarebbe il primo a rischiare il posto in caso di rimescolamento carte, quindi ovviamente smentisce rabbiosamente per paura, ma quelli sono la categoria che paradossalmente capisco di più.

Detto ciò, io amo troppo il Milan per poter anche solo pensare di farci un lavoro lo scriverne, per quanto a volte penso che mi piacerebbe farlo nel (poco) tempo libero, proprio perchè queste dinamiche malate ti portano via l'amore per la tua squadra se non fai attenzione.
Basta vedere come diventano delle vere e proprie macchiette i vari twittaroli e youtubbari da strapazzo.

Per questo mi piace scrivere qui insieme a voi: siamo qui per amore del Milan e basta, non ci sono secondi fini e altre logiche distorte e malate, questo è il tifo genuino che ancora mi tiene aggrappato ad un calcio che sento sempre più lontano e privo di anima.
Quello che dici è assolutamente vero e fu rivelato nel famoso articolo di Currò su Repubblica dedicato alle riunioni su Zoom. Nell'era Berlusconi i giornalisti embedded erano pochi, noti e gravitavano attorno all'orbita Mediaset/Il Giornale/Milan Channel. Smentivano tutto perchè altrimenti il loro posto di lavoro sarebbe finito a rischio (cosa che infatti è successa davvero a gente come Pellegatti e Serafini).

Adesso ci sono tutta una serie di siti che vivono solamente grazie alle "soffiate" e alle imbeccate di chi lavora in società. Se dovessero scrivere qualcosa di sgradito, da un giorno all'altro non solo non avrebbero notizie da riportare ma neanche avrebbero accesso alla conferenza stampa né a Milanello. Quello che dicono/scrivono è sempre concordato con l'ufficio stampa. Lo capisci perchè tutta la corte usa le stesse argomentazioni. Un mese fa era il riferimento alla ricerca di "un partner finanziario come gli Yankee", ieri il tormentone era "la doppia proprietà che la UEFA proibisce".

Chiuso l'off-topic, comunque fino ad un certo punto perchè i prossimi mesi saranno segnati da questa "civil war", possiamo solo incrociare le dita. Temo che l'affare non sia così definito come dicono alcuni perchè altrimenti i prezzolati si sarebbero già riposizionati con tanto di turbante e cammello ma che ci sia una trattativa ormai è innegabile. Preghiamo con tutte le nostre forze che per una volta ci vada bene.
 
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