Milan: PIF accelera! Due diligence in Arabia.

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Lineker10

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Repubblica in edicola e la GDS su PIF (e altri fondi) interessati al Milan. Le news di seguito

Currò su Repubblica: Milan-Slavia sembra una parentesi agonistica nel caos. L’anticipazione di Repubblica a gennaio sull’interesse di investitori mediorientali riconducibili a Pif (il fondo governativo saudita) per entrare nel pacchetto azionario del Milan o per diventarne partner è approdata ieri, sui media di finanza non solo italiani e sulle agenzie di stampa di Riad, alla notizia della due diligence (il controllo dei conti) in atto da parte di Pif, con esclusiva fino a fine mese. Tra le smentite sulla notizia in sé — e sul fatto che l’azionista di maggioranza Cardinale possa cedere il controllo del club — e le indiscrezioni sul grande fermento di queste ore a Casa Milan, Repubblica ha potuto appurare che un appuntamento tra i soggetti interessati a investire e quelli interessati a raccogliere soldi è già in calendario proprio in Arabia Saudita: nel weekend il Gran premio di Formula Uno radunerà a Gedda un’inusuale quantità di persone legate al calcio — e al mondo finanziario correlato al pallone — più che all’automobilismo, col Milan al centro dei colloqui. Cardinale è in cerca di finanziamenti anche per lo stadio di proprietà a San Donato. Ma la novità è che San Siro è un tempio riconsacrato: il sindaco Sala, col potente costruttore WeBuild, si è ripromesso di convincere domani Milan e Inter che non è il caso di lasciare Milano per San Donato e Rozzano e che il vecchio stadio si può ristrutturare con assai minore spesa, aggiungendogli altri fruttuosi posti per vip e senza dovere traslocare altrove durante i lavori. Il risarcimento per gli eventuali mancati introiti da potenziale chiusura temporanea di qualche settore rappresenta comunque il nodo più rilevante della questione, seguita a Londra da Gordon Singer, il titolare del fondo Elliott tuttora assai influente nel Cda del Milan anche in forza del prestito da 550 milioni di euro (in scadenza nel 2025) al fondo RedBird di Cardinale. Intanto dentro il Meazza, che la Figc a questo punto indicherebbe all’Uefa come sede delle partite milanesi di Euro 2032


GDS: Il Milan cerca investitori: Cardinale apre a Pif e ad altri fondi del Medio Oriente

Il Milan sta cercando investitori e Gerry Cardinale, fondatore di RedBird, ha parlato della volontà di evolvere e ha lasciato un pensiero chiarissimo: «Ci sono molti capitali in Medio Oriente interessati a investire nello sport. Siamo aperti a collaborare con potenziali partner che potrebbero unirsi a noi sia come sponsor sia come partner nella costruzione del nuovo stadio, oppure come azionisti minoritari».

Cardinale ha certamente parlato con rappresentanti di Pif, fondo sovrano dell'Arabia Saudita, e in quegli incontri si è ragionato di Milan. Tuttavia, da qui a dare l'operazione per avanzata e a immaginare per il Milan un futuro di spese multimilionarie e rivoluzioni tecniche la strada è lunga.

Il regolamento Uefa sulla Champions League vieta all'articolo 5 che uno stesso proprietario controlli più di un club iscritto allo stesso torneo (Milan e Newcastle sono stati addirittura nello stesso gruppo). Molto restrittivo nella forma, meno nella sostanza. L’Uefa infatti ha dato il via libera al gruppo Red Bull per la coesistenza di Lipsia e Salisburgo e, più recentemente, proprio GerryCardinale è uscito con dimissioni dal cda del Tolosa per evitare problemi di convivenza con il Milan. L’Uefa ha condizionato l’iscrizione del Tolosa all’Europa League a una serie di divieti e tutto è serenamente proseguito. Ma è bene chiedersi se per PIF avrebbe senso possedere sia il Milan che il Newcastle.

L'elenco dei potenziali investitori di prima fascia è decisamente più lungo delle tre lettere del fondo saudita e si allarga almeno a Emirati Arabi, Bahrain e Qatar.

La storia, le 7 Champions e il prestigio del Milan sono il richiamo più immediato per gli investitori, così come i milioni di tifosi nel mondo e il bilancio 2022-23 in utile per la prima volta dal 2006.


Altre news di giornata:


—)
Milan: titolarissimi in EL. Turnover in campionato.


—) Milan: via i big per bilancio e mercato?


—) Milan: L'EL per.. .Zirkzee, David o Gimenez.


—) Camarda: la firma il 1 luglio. Occhio alle big, ma...


—) Pioli ci riprova: EL per il suo futuro al Milan.


—) Milan: tutto sull'EL. Decima coppa per salvare stagione.


—) Milan: PIF accelera! Due diligence in Arabia.
Speriamo speriamo... eppure mi sembra strano che Cardinale molli l'osso tanto facilmente. Troppo arrogante e cialtrone per accettare di uscire subito di scena.

E in effetti è impensabile che PIF accetti un ruolo di minoranza nel Milan.
 
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Che spettacolo gli zoomati (vecchi e giovani, accumunati dalla lingua marrone) che diffondono veline sulla mega bufala (a questi livelli, e come specificato dalla GDS...) della multiproprietà. Tutta gente a cui del Milan non frega una mazza.
I soloni hanno effettivamente iniziato a smentire dopo qualche ora di riflessione sulla strategia comunicativa da tenere.
Qualcuno in realtà ha smentito su pif ma non sugli arabi e la ricerca di investitori.
 
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Repubblica in edicola e la GDS su PIF (e altri fondi) interessati al Milan. Le news di seguito

Currò su Repubblica: Milan-Slavia sembra una parentesi agonistica nel caos. L’anticipazione di Repubblica a gennaio sull’interesse di investitori mediorientali riconducibili a Pif (il fondo governativo saudita) per entrare nel pacchetto azionario del Milan o per diventarne partner è approdata ieri, sui media di finanza non solo italiani e sulle agenzie di stampa di Riad, alla notizia della due diligence (il controllo dei conti) in atto da parte di Pif, con esclusiva fino a fine mese. Tra le smentite sulla notizia in sé — e sul fatto che l’azionista di maggioranza Cardinale possa cedere il controllo del club — e le indiscrezioni sul grande fermento di queste ore a Casa Milan, Repubblica ha potuto appurare che un appuntamento tra i soggetti interessati a investire e quelli interessati a raccogliere soldi è già in calendario proprio in Arabia Saudita: nel weekend il Gran premio di Formula Uno radunerà a Gedda un’inusuale quantità di persone legate al calcio — e al mondo finanziario correlato al pallone — più che all’automobilismo, col Milan al centro dei colloqui. Cardinale è in cerca di finanziamenti anche per lo stadio di proprietà a San Donato. Ma la novità è che San Siro è un tempio riconsacrato: il sindaco Sala, col potente costruttore WeBuild, si è ripromesso di convincere domani Milan e Inter che non è il caso di lasciare Milano per San Donato e Rozzano e che il vecchio stadio si può ristrutturare con assai minore spesa, aggiungendogli altri fruttuosi posti per vip e senza dovere traslocare altrove durante i lavori. Il risarcimento per gli eventuali mancati introiti da potenziale chiusura temporanea di qualche settore rappresenta comunque il nodo più rilevante della questione, seguita a Londra da Gordon Singer, il titolare del fondo Elliott tuttora assai influente nel Cda del Milan anche in forza del prestito da 550 milioni di euro (in scadenza nel 2025) al fondo RedBird di Cardinale. Intanto dentro il Meazza, che la Figc a questo punto indicherebbe all’Uefa come sede delle partite milanesi di Euro 2032


GDS: Il Milan cerca investitori: Cardinale apre a Pif e ad altri fondi del Medio Oriente

Il Milan sta cercando investitori e Gerry Cardinale, fondatore di RedBird, ha parlato della volontà di evolvere e ha lasciato un pensiero chiarissimo: «Ci sono molti capitali in Medio Oriente interessati a investire nello sport. Siamo aperti a collaborare con potenziali partner che potrebbero unirsi a noi sia come sponsor sia come partner nella costruzione del nuovo stadio, oppure come azionisti minoritari».

Cardinale ha certamente parlato con rappresentanti di Pif, fondo sovrano dell'Arabia Saudita, e in quegli incontri si è ragionato di Milan. Tuttavia, da qui a dare l'operazione per avanzata e a immaginare per il Milan un futuro di spese multimilionarie e rivoluzioni tecniche la strada è lunga.

Il regolamento Uefa sulla Champions League vieta all'articolo 5 che uno stesso proprietario controlli più di un club iscritto allo stesso torneo (Milan e Newcastle sono stati addirittura nello stesso gruppo). Molto restrittivo nella forma, meno nella sostanza. L’Uefa infatti ha dato il via libera al gruppo Red Bull per la coesistenza di Lipsia e Salisburgo e, più recentemente, proprio GerryCardinale è uscito con dimissioni dal cda del Tolosa per evitare problemi di convivenza con il Milan. L’Uefa ha condizionato l’iscrizione del Tolosa all’Europa League a una serie di divieti e tutto è serenamente proseguito. Ma è bene chiedersi se per PIF avrebbe senso possedere sia il Milan che il Newcastle.

L'elenco dei potenziali investitori di prima fascia è decisamente più lungo delle tre lettere del fondo saudita e si allarga almeno a Emirati Arabi, Bahrain e Qatar.

La storia, le 7 Champions e il prestigio del Milan sono il richiamo più immediato per gli investitori, così come i milioni di tifosi nel mondo e il bilancio 2022-23 in utile per la prima volta dal 2006.


Altre news di giornata:


—)
Milan: titolarissimi in EL. Turnover in campionato.


—) Milan: via i big per bilancio e mercato?


—) Milan: L'EL per.. .Zirkzee, David o Gimenez.


—) Camarda: la firma il 1 luglio. Occhio alle big, ma...


—) Pioli ci riprova: EL per il suo futuro al Milan.


—) Milan: tutto sull'EL. Decima coppa per salvare stagione.


—) Milan: PIF accelera! Due diligence in Arabia.


Saro che a 33 anni ormai mi sento un vecchio per quanto riguarda lo sport, ma sto calcio fatto di petrodollari e strapompato con coppe giocate in paesi osceni come la Arabia Saudita non fa piu me. Bene per il Milan, che per continuare ad essere una squadra competitiva a livello internazionale ha bisogno di capitali di questo tipo, ma questo non é piu il mio calcio, quello che per me é la identita di una squadra.
Preferirei tornare al calcio con obbligo di schierare X-giocatori nazionali o avere tetti sariali (ad esempio) per salvare l'identita delle squadre e la competivita dei campionati. Un Milan arabo....che fa ancora piu show in quelle zone non fa per me.
 

Franco

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Speriamo speriamo... eppure mi sembra strano che Cardinale molli l'osso tanto facilmente. Troppo arrogante e cialtrone per accettare di uscire subito di scena.

E in effetti è impensabile che PIF accetti un ruolo di minoranza nel Milan.

A costo di passare per guastafeste, ma non ha nessun senso per Cardinale vendere prima di avere il timbro sullo stadio. E non ha nessun senso per Pif acquistare un'altra squadra in Europa per farsi concorrenza da soli e spostare il focus dal campionato locale dove stanno investendo nell'ottica del mondiale. Qualcosa con gli arabi c'è, ma è più probabile una forma di finanziamento, magari proprio sullo stadio. Cioè quello che ha detto Cardinale. A volte la verità è davanti agli occhi e sta solo nella volontà di vederla.
 
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I soloni hanno effettivamente iniziato a smentire dopo qualche ora di riflessione sulla strategia comunicativa da tenere.
Qualcuno in realtà ha smentito su pif ma non sugli arabi e la ricerca di investitori.
Le smentite, per essere prese in considerazione, devono provenire dai soggetti interessati e in via ufficiale.
Le smentite dei media che citano presunte fonti vicine ai soggetti interessati lasciano il tempo che trovano. La smentita della trattativa può tranquillamente essere fatta ufficialmente: se davvero non esiste, non c’é nessun danno dalla smentita.
A me fa sorridere il modo in cui viene fatta la “smentita” da alcuni giornalisti. Io ovviamente non ho fonti personali, né vicine né lontane, per sapere se ci sia o meno una trattativa, ma c’è modo e modo per sostenere che la trattativa non esista. Per esempio, un conto è dire “dalle mie fonti non risulta alcuna trattativa”, altro conto è usare espressioni che lascino intendere che chi ci crede è un povero fesso che crede all’esistenza di elfi e unicorni. Il secondo modo fa trasparire un certo nervosismo, del tutto ingiustificato sia per un giornalista(che dovrebbe raccontare i fatti) sia per un tifoso sia per un giornalista-tifoso.
Anche perché che un tifoso sogni una proprietà ricca e speri che arrivi e una cosa assolutamente normale. Di più: non è normale il tifoso(vero) che si augura non succeda.
Poi chiaramente qui siamo tutti adulti e sogniamo la proprietà ricca sapendo ci siano le stesse probabilità di tornare a casa e trovare nel letto [nome di attrice/modella/pornostar/ecc gnoccolona spaziale a scelta] a cosce spalancate. Però tempo fa si sognavano i campioni, poi siam passati a sognare i campioni sulla via del tramonto, poi a sognare i giocatori buoni ma mezzi rotti sperando si riprendessero fisicamente, ora siamo arrivati a sognare un difensore centrale che non faccia mille svirgolate in area a partita. C’è rimasto solo il sogno degli sceicchi… Lasciatecelo, per Bacco!
 

Lineker10

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A costo di passare per guastafeste, ma non ha nessun senso per Cardinale vendere prima di avere il timbro sullo stadio. E non ha nessun senso per Pif acquistare un'altra squadra in Europa per farsi concorrenza da soli e spostare il focus dal campionato locale dove stanno investendo nell'ottica del mondiale. Qualcosa con gli arabi c'è, ma è più probabile una forma di finanziamento, magari proprio sullo stadio. Cioè quello che ha detto Cardinale. A volte la verità è davanti agli occhi e sta solo nella volontà di vederla.
Si è possibile. Secondo me è una delle possibilità.

Ma sono anche possibili altri scenari. PIF sta investendo tanto in Europa nello sport e non solo (hanno anche rilevato una società di telecomunicazioni spagnola per esempio) e la multiproprietà è una tendenza forte adesso, dopo che la UEFA ha ammorbidito la normativa a riguardo. Quindi direi che non si fermeranno al Newcastle a prescindere.

Altra cosa: la Premier ha implementato quest'anno un proprio FPF molto piu rigido di quella della UEFA, e per questo la gestione del Newcastle è molto limitata rispetto a quanto PIF potrebbe fare. Col Milan la storia sarebbe diversa, avrebbero margini di manovra ben diversi (basti vedere che la Juve ha approvato ieri l'ennesimo aumento di bilancio da 200 milioni, senza che nessuno finora abbia detto nulla, e la stessa Inter viene gestita come sappiamo da anni). Quindi PIF avrebbe vantaggi dal rilevare il Milan potendone fare un modello molto simile a quello del PSG.

Altra cosa: Milano e il Milan, con tutto il rispetto, sono ben altra cosa rispetto a Newcastle e il Newcastle. Nell'ottica di ripulire la propria immagine all'estero, il Saudi e Bin Salman sanno bene che col Milan potrebbero ottenere una visibilità e un consenso che col Newcastle non otterrebbero mai.

Altra cosa: parlando di concorrenza, col Newcastle riuscire a competere anche solo per qualificarsi alla Champions ora come ora è dura, neanche il Chelsea delle spese folli, per dire, ci sta riuscendo. In Serie A direi che la concorrenza sia ben diversa e riuscirebbero ad avere una continuità in Champions se non proprio garantita diciamo molto piu semplice.

Ultima cosa: come sappiamo PIF è grande centinaia di volte piu di Redbird, dunque sembra quantomeno strano che accettino un ruolo secondario nella gestione di un asset per loro strategico nello sport come lo sarebbe, ovviamente, il Milan.

Quindi secondo me ci sta che Cardinale dica in effetti la verità, ma ci sta anche che una volta tirato in ballo PIF stia cambiando le carte in tavola, alzando la posta in gioco della trattativa.

Io per ora seguo la cosa con interesse e disincanto, aspettandomi di tutto.
 
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A costo di passare per guastafeste, ma non ha nessun senso per Cardinale vendere prima di avere il timbro sullo stadio. E non ha nessun senso per Pif acquistare un'altra squadra in Europa per farsi concorrenza da soli e spostare il focus dal campionato locale dove stanno investendo nell'ottica del mondiale. Qualcosa con gli arabi c'è, ma è più probabile una forma di finanziamento, magari proprio sullo stadio. Cioè quello che ha detto Cardinale. A volte la verità è davanti agli occhi e sta solo nella volontà di vederla.
Cardinale cerca soci e investitori per lavoro, anche questo è un indizio, anche questa è una non notizia.
Vediamo che succede ma potrebbe benissimo essere che pif entra oggi con quote minime e poi rileva il milan negli anni.
 

FreddieM83

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Si è possibile. Secondo me è una delle possibilità.

Ma sono anche possibili altri scenari. PIF sta investendo tanto in Europa nello sport e non solo (hanno anche rilevato una società di telecomunicazioni spagnola per esempio) e la multiproprietà è una tendenza forte adesso, dopo che la UEFA ha ammorbidito la normativa a riguardo. Quindi direi che non si fermeranno al Newcastle a prescindere.

Altra cosa: la Premier ha implementato quest'anno un proprio FPF molto piu rigido di quella della UEFA, e per questo la gestione del Newcastle è molto limitata rispetto a quanto PIF potrebbe fare. Col Milan la storia sarebbe diversa, avrebbero margini di manovra ben diversi (basti vedere che la Juve ha approvato ieri l'ennesimo aumento di bilancio da 200 milioni, senza che nessuno finora abbia detto nulla, e la stessa Inter viene gestita come sappiamo da anni). Quindi PIF avrebbe vantaggi dal rilevare il Milan potendone fare un modello molto simile a quello del PSG.

Altra cosa: Milano e il Milan, con tutto il rispetto, sono ben altra cosa rispetto a Newcastle e il Newcastle. Nell'ottica di ripulire la propria immagine all'estero, il Saudi e Bin Salman sanno bene che col Milan potrebbero ottenere una visibilità e un consenso che col Newcastle non otterrebbero mai.

Altra cosa: parlando di concorrenza, col Newcastle riuscire a competere anche solo per qualificarsi alla Champions ora come ora è dura, neanche il Chelsea delle spese folli, per dire, ci sta riuscendo. In Serie A direi che la concorrenza sia ben diversa e riuscirebbero ad avere una continuità in Champions se non proprio garantita diciamo molto piu semplice.

Ultima cosa: come sappiamo PIF è grande centinaia di volte piu di Redbird, dunque sembra quantomeno strano che accettino un ruolo secondario nella gestione di un asset per loro strategico nello sport come lo sarebbe, ovviamente, il Milan.

Quindi secondo me ci sta che Cardinale dica in effetti la verità, ma ci sta anche che una volta tirato in ballo PIF stia cambiando le carte in tavola, alzando la posta in gioco della trattativa.

Io per ora seguo la cosa con interesse e disincanto, aspettandomi di tutto.
Secondo me, e lo scrivevo anche ieri in altro post, la struttura dell'operazione è questa: PIF vorrebbe subentrare subito ma Redbird non vuole mollare l'osso fino al via libera sullo stadio, che darebbe un boost immediato alla valutazione dell'asset.
Quindi, la soluzione che accontenterebbe tutti sarebbe: PIF entra come socio di minoranza per una cifra pari a quella del vendor loan. Questo consentirebbe a Redbird di chiudere definitivamente con Elliot. A PIF andrebbero tutti i ruoli nel CDA (assolutamente di rilievo) che sono ora sotto il controllo dei Singer. Tra X anni, secondo me nel 2029 quando il Milan dovrebbe inaugurare il nuovo stadio, PIF diventerà socio di maggioranza (magari lasciando una piccola quota a Redbird) ad un prezzo prestabilito. Quello che manca per me è quest'ultimo accordo sul prezzo futuro di acquisto.
 

Lineker10

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Secondo me, e lo scrivevo anche ieri in altro post, la struttura dell'operazione è questa: PIF vorrebbe subentrare subito ma Redbird non vuole mollare l'osso fino al via libera sullo stadio, che darebbe un boost immediato alla valutazione dell'asset.
Quindi, la soluzione che accontenterebbe tutti sarebbe: PIF entra come socio di minoranza per una cifra pari a quella del vendor loan. Questo consentirebbe a Redbird di chiudere definitivamente con Elliot. A PIF andrebbero tutti i ruoli nel CDA (assolutamente di rilievo) che sono ora sotto il controllo dei Singer. Tra X anni, secondo me nel 2029 quando il Milan dovrebbe inaugurare il nuovo stadio, PIF diventerà socio di maggioranza (magari lasciando una piccola quota a Redbird) ad un prezzo prestabilito. Quello che manca per me è quest'ultimo accordo sul prezzo futuro di acquisto.
Scenario che ho letto anche in qualche articolo e ritengo molto verosimile.
In effetti a logica quello che scrivi fila liscio.

Pero bisognerebbe conoscere le intenzioni di PIF. I Mondiali in Saudi sono nel 2034 e quello che stona è che siano disposti ad aspettare il 2029 per rilevare la maggioranza del Milan... sarebbe piuttosto tardi per poi provare a ripulirsi l'immagine. Per fare questo hanno bisogno di un top club subito secondo me.

Il riferimento che abbiamo sono PSG e Qatar: in quel caso hanno acquistato il club nel 2011 in vista dei mondiali del 2026, dunque con largo anticipo.
 

Djici

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Sarò il tifoso più felice al mondo se tutto questo si realizzasse.
Però a questa storia di PIF che ci compra ci credo poco o nulla.
Forse e meglio così.
Almeno non sarò depresso se le cose andassero male.
E come detto prima ****** per 3 giorni di fila se le cose vanno come lo meritiamo.
 
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