Milan modello Lipsia: sconosciuti da rivendere.

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Davidoff

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Questo è il ragionamento di uno che usa innanzitutto la logica e poi la (reale) conoscenza delle altre realtà calcistiche. E questo credo lo sappia anche chi decide le dinamiche del Milan, che non ha assolutamente il modello Lipsia in testa, primo perché non vuole applicarlo in quanto costoso (come hai ricordato tu, il Lipsia ha speso tanto perché, guarda un po', i giovani validi costano), secondo perché sarebbe comunque inapplicabile nella realtà Milan per i motivi che hai ricordato. Più che altro si potrebbe ricordare un modello Salisburgo che però, come anche qui sottolinei, è una succursale e per di più milita in un campionato dalla bassissima competitività con la sicurezza quindi di disputare ogni anno almeno l'El, come minimo.
Quello a cui la proprietà punta è piuttosto un progetto molto simile all'Udinese, sconosciuti o quasi a costi molto bassi da rivendere a buone cifre l'anno successivo, con risultati sportivi che interessano poco o nulla. Si punta Rangnick perché è l'unico disponibile che può portare qualcosa di lontanamente simile, ma appunto ha lavorato in realtà, con budget e con concorrenza diversissime dal Milan. Non mi stupirei se anche lui (qualora arrivasse sul serio) se ne andasse un giorno sbattendo la porta.

L'unico progetto è abbattere i costi per poi rivendere, si è ampiamente capito ormai. Per tirare su ingranaggi oliati come Lazio e Atalanta servono minimo 3-4 anni di lavoro, con proprietà, dirigenza e allenatore che remano tutti con un obiettivo preciso, cosa che noi non so quando torneremo ad avere. E se, anche per miracolo, riuscissimo a tirare su qualcosa di simile saremmo sempre molto indietro a minimo 5-6 squadre, ergo il mitologico quarto posto continueremo a vederlo col binocolo. Siamo in un pantano senza via d'uscita purtroppo, una società come il Milan potrebbe tornare abbastanza in fretta solo con grossi investimenti, cosa a noi impedita dalla proprietà di strozzini e dal fpf.
 

mandraghe

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Non è Gazidis che vuole tagliare i costi, mi pare fin troppo evidente.

E' un bilancio a -142 milioni scorso, intorno ai -90 quest'anno, che ci costringe a tagliare i costi, per il famoso SA, se vogliamo ottenerlo. Il FPF ci impone di arrivare a -30, volenti o nolenti, non serve il premio Nobel purtroppo.

Queste non sono scelte che possiamo fare, ormai penso si sia capito. Non dovremo tagliare i costi per una qualche idea strampalata di Gazidis o chi per lui, lo dovremo fare per i regolamenti.


Non sta scritto da nessuna parte che bisogna tagliare. Questa è una sciocchezza che raccontano coloro che sono rassegnati alla mediocrità.

Il problema vero del Milan è che il fatturato è uguale a quello di 10 anni fa.

Ci sono 2 vie per ripartire: una semplice che può essere sviluppata anche da una scimmia. Una invece complicata che può venire implementata da un manager di alto livello.

La prima ovviamente è quella di tagliare i costi. Si vendono i gioielli, si prendono sbarbatelli, pagandoli due noccioline e si spera assurdamente nel miracolo. Inoltre, con questo sistema può andarti bene un anno, ma, la storia insegna, alla fine l’unico risultato che otterrai è quello di restare in una situazione non consona al blasone del Milan.

La seconda strada è quella di aumentare i ricavi. Molto più complessa da realizzare. Ma è quella che però ti può condurre alla rinascita. È una cosa talmente evidente che solo una proprietà in malafede non può non vedere. Ma evidentemente è molto più semplice far credere che l’unico modo per rinascere sia tagliare i costi.
 

Ruuddil23

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L'unico progetto è abbattere i costi per poi rivendere, si è ampiamente capito ormai. Per tirare su ingranaggi oliati come Lazio e Atalanta servono minimo 3-4 anni di lavoro, con proprietà, dirigenza e allenatore che remano tutti con un obiettivo preciso, cosa che noi non so quando torneremo ad avere. E se, anche per miracolo, riuscissimo a tirare su qualcosa di simile saremmo sempre molto indietro a minimo 5-6 squadre, ergo il mitologico quarto posto continueremo a vederlo col binocolo. Siamo in un pantano senza via d'uscita purtroppo, una società come il Milan potrebbe tornare abbastanza in fretta solo con grossi investimenti, cosa a noi impedita dalla proprietà di strozzini e dal fpf.

Ma certo, è così. Non esiste nessun progetto sportivo a medio o lungo termine. Esiste solo quello economico a breve termine di abbattere i costi e fare delle plusvalenze per recuperare quello che si è speso in questi tre anni. Vedrai che anche certi giocatori che hanno aumentato il loro valore portati dai tanto vituperati Maldini e Boban verranno ceduti. Poi si punterà a vendere la società. Ma non so a quel punto quanto il Milan sarà appetibile.
 
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Come riportato dal CorSport in edicola oggi, 3 marzo, il nuovo Milan targato Gazidis - Rangnick punterà su giocatori sconosciuti, da rivender in futuro. Il modello sarà quello del Lipsia e del Salisburgo.

Ma non doveva essere modello Arsenal?
 

Lineker10

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Non sta scritto da nessuna parte che bisogna tagliare. Questa è una sciocchezza che raccontano coloro che sono rassegnati alla mediocrità.

Il problema vero del Milan è che il fatturato è uguale a quello di 10 anni fa.

Ci sono 2 vie per ripartire: una semplice che può essere sviluppata anche da una scimmia. Una invece complicata che può venire implementata da un manager di alto livello.

La prima ovviamente è quella di tagliare i costi. Si vendono i gioielli, si prendono sbarbatelli, pagandoli due noccioline e si spera assurdamente nel miracolo. Inoltre, con questo sistema può andarti bene un anno, ma, la storia insegna, alla fine l’unico risultato che otterrai è quello di restare in una situazione non consona al blasone del Milan.

La seconda strada è quella di aumentare i ricavi. Molto più complessa da realizzare. Ma è quella che però ti può condurre alla rinascita. È una cosa talmente evidente che solo una proprietà in malafede non può non vedere. Ma evidentemente è molto più semplice far credere che l’unico modo per rinascere sia tagliare i costi.

Infatti è quello che vogliono fare, tramite il player trading.

Il Liverpool ha fatto oltre 300 milioni di plusvalenze nelle ultime stagioni, l'Atletico non ne parliamo nemmeno.

Poi in base ai risultati aumenteranno anche i ricavi. Purtroppo senza la presenza costante in Europa i ricavi non crescono da soli.

Ad oggi, dopo anni lontani dal grande calcio, il primo passo è tagliare i costi, non c'è scelta, riprogrammare in modo serio, fare player trading fatto bene migliorando la squadra e di conseguenza crescere, tanto, nei ricavi. Questa è la strada.
 

sipno

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Infatti è quello che vogliono fare, tramite il player trading.

Il Liverpool ha fatto oltre 300 milioni di plusvalenze nelle ultime stagioni, l'Atletico non ne parliamo nemmeno.

Poi in base ai risultati aumenteranno anche i ricavi. Purtroppo senza la presenza costante in Europa i ricavi non crescono da soli.

Ad oggi, dopo anni lontani dal grande calcio, il primo passo è tagliare i costi, non c'è scelta, riprogrammare in modo serio, fare player trading fatto bene migliorando la squadra e di conseguenza crescere, tanto, nei ricavi. Questa è la strada.

Infatti... e mi spiace per Boban e Maldini ma per un progetto come quello del Liverpool servono addetti ai lavori IPERCAZZIUTI e non dilettanti allo sbaraglio.
 

7AlePato7

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Come riportato dal CorSport in edicola oggi, 3 marzo, il nuovo Milan targato Gazidis - Rangnick punterà su giocatori sconosciuti, da rivender in futuro. Il modello sarà quello del Lipsia e del Salisburgo.
Vendessero e si levassero dalle palle che la misura è colma. Voglio una proprietà normale, con dirigenti abili, non voglio vedere quella faccia da pirla insulsa e ebete di Gastridis.
 
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Non so cosa fa il Lipsia, ma è secondo in Germania, tra bayern e dortumund, sinceramente sarebbe un grandissimo passo avanti rispetto alla nostra situazione...
 

mandraghe

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Infatti è quello che vogliono fare, tramite il player trading.

Il Liverpool ha fatto oltre 300 milioni di plusvalenze nelle ultime stagioni, l'Atletico non ne parliamo nemmeno.

Poi in base ai risultati aumenteranno anche i ricavi. Purtroppo senza la presenza costante in Europa i ricavi non crescono da soli.

Ad oggi, dopo anni lontani dal grande calcio, il primo passo è tagliare i costi, non c'è scelta, riprogrammare in modo serio, fare player trading fatto bene migliorando la squadra e di conseguenza crescere, tanto, nei ricavi. Questa è la strada.



Il Liverpool non ha fatto plusvalenze. Ha reinvestito tutti i soldi derivanti dalle cessioni in giocatori che prima dell'arrivo di Klopp erano considerate delle mezze seghe. Alcuni dati: Lallana: 35 mln, Fabinho: 45 mln, Firmino: 40 mln, Wijnaldium: 30, Keita: 70 mln, Mané: 40 mln, Origi, Shaqiri e Balotelli: in tutto oltre 50 mln, Chamberlain 40 mln, Alisson, Salah e Van Dijjk: 200 mln. Totale: circa 550 milioni. Dove stanno le plusvalenze?

La verità è che l'esplosione del Liverpool ha due fattori: la vorticosa crescita dei diritti tv della premier e soprattutto l'ingaggio (a peso d'oro) di Klopp che ha trasformato un branco di mezzi giocatori in fenomeni.


Idem l'Atletico che ha beneficiato dell'effetto Simeone che ha fatto esplodere dei giocatori che prima del suo arrivo erano considerati dei bidoni. Così si sono qualificati regolarmente alla Champions aumentando gli introiti dei media. Player trading in realtà ne hanno fatto poco.

Non è un caso che tutti i giocatori che l'Atletico ha ceduto hanno fallito ovunque. Perché fuori dal cholismo si son dimostrati quello che sono in realtà.

Quindi prima di parlare di player trading ed amenità varie sarebbe meglio ingaggiare un allenatore e dei dirigenti capaci. Che non sono certo né Gazididis né Ragnink che sarà l'ennesimo fallimento.

Ribadisco: il taglio dei costi ed il player trading sono fesserie che vanno bene per le provinciali non per il Milan.

E qui chiudo, lasciandovi alle vostre idee. Tanto son sicuro che tra un anno staremo qua a parlare dell'ennesimo flop del Milan.
 

Lineker10

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Il Liverpool non ha fatto plusvalenze. Ha reinvestito tutti i soldi derivanti dalle cessioni in giocatori che prima dell'arrivo di Klopp erano considerate delle mezze seghe. Alcuni dati: Lallana: 35 mln, Fabinho: 45 mln, Firmino: 40 mln, Wijnaldium: 30, Keita: 70 mln, Mané: 40 mln, Origi, Shaqiri e Balotelli: in tutto oltre 50 mln, Chamberlain 40 mln, Alisson, Salah e Van Dijjk: 200 mln. Totale: circa 550 milioni. Dove stanno le plusvalenze?

La verità è che l'esplosione del Liverpool ha due fattori: la vorticosa crescita dei diritti tv della premier e soprattutto l'ingaggio (a peso d'oro) di Klopp che ha trasformato un branco di mezzi giocatori in fenomeni.


Idem l'Atletico che ha beneficiato dell'effetto Simeone che ha fatto esplodere dei giocatori che prima del suo arrivo erano considerati dei bidoni. Così si sono qualificati regolarmente alla Champions aumentando gli introiti dei media. Player trading in realtà ne hanno fatto poco.

Non è un caso che tutti i giocatori che l'Atletico ha ceduto hanno fallito ovunque. Perché fuori dal cholismo si son dimostrati quello che sono in realtà.

Quindi prima di parlare di player trading ed amenità varie sarebbe meglio ingaggiare un allenatore e dei dirigenti capaci. Che non sono certo né Gazididis né Ragnink che sarà l'ennesimo fallimento.

Ribadisco: il taglio dei costi ed il player trading sono fesserie che vanno bene per le provinciali non per il Milan.

E qui chiudo, lasciandovi alle vostre idee. Tanto son sicuro che tra un anno staremo qua a parlare dell'ennesimo flop del Milan.

Giusto per chiarire, prima di chiudere:

Suarez 82 milioni
Sterling 63 milioni
Coutinho 145 milioni
Sakho 29 milioni
Benteke 32 milioni
Ibe 18 milioni
Allen 16 milioni
Solanke 21 milioni
Ward 14 milioni
Ings 22 milioni
Kent e Mignolet 14 milioni

Totale 456 milioni

Queste sono le cessioni del Liverpool nel medesimo periodo, in grandissima parte plusvalenze.

Il resto lo hanno finanziato in scioltezza coi diritti TV, facendo peraltro utili da capogiro.

Dell'Atletico non facciamo nemmeno i conti del player trading perchè sono umilianti, per tutti non solo per noi.
 
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