kjaer aveva 30 anni e gioca in difesa. non 34 fermo da 18 mesi.
ibra è un caso unico finora, che poi lo valuteremo a fine stagione... con questo tuo concetto avremmo vinto anche coi ritorni di kaka, sheva, o gente come essien, piguain e me ne dimentico senza dubbio parecchi. tutti giocatori che guardacaso cercava solo il milan e guardacaso arrivava a metà classifica.
proprio la realtà non si vuole guardare, meglio fare i fenomeni e chiamare gli altri "cosiddetti intenditori". magari manzu sta nel 5% che si rivela una bella mossa.
io non capisco dove stia il divertimento nel negare l'evidenza.
se il calcio è così semplice strano che nessuno tranne noi si sia scannato per accaparrarselo.
Da cosiddetti intenditori c’è solo il paragonare i giocatori ultrafiniti che prendeva il Giannino (perché quello non era il Milan) con quello che stiamo facendo ora.
Nessun grande club può vincere senza il mix di giocatori giovani ed esperti di cui parlava Maldini. E questo stiamo facendo, un mix. All’epoca di Gangbanglliani il Milan era un cimitero degli elefanti, uno scivolo per la pensione dove la gente veniva qui a svernare, gente strafinita a livello atletico e motivazionale.
Non ci possono essere paragoni con la situazione attuale, di un ambiente competitivo che non ammette eccessivi personalismi.
La verità sta sempre nel mezzo, il problema di Gangbanglliani non era il prendere parametri zero, ma che prendeva SOLO parametri zero strabolliti che non potevano più dare nulla e non faceva nessun investimento sui giovani (basti pensare che avevamo in mano Pogba ma prendemmo Bakaye Traorè, o il 2013 in cui Gangbanglliani prese Matri per 11 milioni e gli diede la maglia n.9 mentre il 31 agosto Eriksen passò al Tottenham per 13 milioni: nel Milan attuale, gestito come ora, una roba del genere non sarebbe mai successa).
Ma la strada vincente non è fare l’esatto opposto, cioè fare l’under 23 con solo giocatori alla Hauge che forse, forse, forse, forse faranno la differenza nel duemilacredici.
Il Milan fa la stragrande maggioranza dei suoi investimenti sui giovani talenti, ma questo non significa che non si possano inserire elementi di altro spessore e che in palmares abbiano qualcosa di più di un Torneo di Viareggio (e che quindi sanno come si vince). Perché sono elementi che servono per vincere. Vincere, hai presente? È un decennio che non vinciamo un trofeo importante, una vergogna totale per un club come questo.
E l’avere tre over 30 nella rosa più giovane d’Europa di sicuro non distruggerà il “progetto” né impedirà l’esplosione dei nostri giovani (rischio che ci sarebbe se gli investimenti sui giocatori esperti fossero pari a quelli sui giocatori giovani, cosa che non è, visto che noi abbiamo un rapporto di 5:1 a favore degli investimenti sui giovani, e giustamente).
Mettetevela via, si era parlato di mix e mix sarà, che come già detto non significa avere una rosa di 15 over 30 e 15 ventenni ma nemmeno significa che Ibra dovesse essere l’unica eccezione per un decennio, altrimenti non si parlerebbe più di mix così come non si parlerebbe di maglia rossonera per una maglia nera con un punticino minuscolo rosso in mezzo.
P.s “se il calcio è così semplice strano che nessuno tranne noi si sia scannato per accaparrarselo” stesse identiche cose che si dicevano l’anno scorso “ma vi pare che se Ibra potesse ancora fare la differenza ce lo contenderemmo col Bologna? Ma daaaaaaaiiiiiii”. Cit.
La verità è che profili come Ibra e Manzo sono troppo per le provinciali e allo stesso tempo le big possono permettersi giocatori nel pieno della carriera, NEL PIENO DELLA CARRIERA che significa giocatori nel pieno della forma che fanno la differenza ora, non che la faranno forse nel 2022/2023. E guarda un po’, quella è proprio la categoria di giocatori che non possiamo permetterci. Noi possiamo permetterci i giovani che forse esploderanno o gli esperti che sono a fine carriera ma possono ancora dare qualcosa. E senza entrambi questi profili (visto, ripeto, che andare a prendere i top di 27/28 anni da 80 milioni non possiamo farlo, adesso) non vinci manco la Coppa Italia, e questo non lo dico io ma la storia del calcio.