Secondo me cogli il punto e la strada giusta da percorrere, ma il FPF e l'UEFA non hanno potere di intervento illimitato su quelle materie.
Per esempio, la distribuzione dei soldi dei diritti tv delle varie leghe è frutto addirittura di una legge dello stato o comunque delle decisioni delle leghe locali. E contro le plusvalenze fittizie il FPF può farci davvero poco, perché è impossibile andare a giudizio a sindacare la cifra pattuita per un acquisto, sia sul momento (se poi ti scappa fuori un Zaniolo?) sia a distanza di anni ("eh, era forte ma non si è ambientato, si è infortunato, etc..").
IL FPF non è la causa dei mali, ma è il tentativo estremo e per forza di cose fallace di porvi rimedio.
Quello che secondo me sfugge è che senza di esso, al contrario della leggenda secondo cui "favorisce le big", la situazione ed il divario nel contesto economico attuale sarebbero ancora maggiori.
E proprio City e PSG, ma se volete possiamo anche citare nell'altro senso il primo Milan di Berlusconi che ha stabilito nuovi parametri finanziari e purtroppo irregolari facendo il bello ed il cattivo tempo senza regime di FPF, dimostrano che l'argine esiste: gli inglesi, pur con disponibilità infinite, fanno fatica a vincere anche in casa propria; i francesi, senza rivali in campionato, devono ancora strusciare una semifinale di Champions.
Il fatto che quest'anno possa esserci la finale City-PSG è solo la naturale conseguenza, ma nel calcio senza FPF sarebbe successo molti anni prima.
Le big hanno creato uno status quo. Chi ama lo sport e la competizione, quelli veri, non può amare tale sistema.
E io, ti ripeto, tra chi ha allestito un sistema e chi vuole distruggere tali gerarchie spendendo soldi, ma soldi veri, mi schiero coi secondi.
Forse scelgo solo il meno peggio, lo ammetto, ma non vedo alternativa.
Ti vorrei far notare che la juve che vediamo oggi grosso modo è gestita come quella di moggi-giraudo-bettega : anche in quegli anni la proprietà metteva zero e pretendeva il pari in bilancio.
A ben vedere il fpf nasce a torino negli anni 90.
Ma dietro quel pari in bilancio sappiamo tutti quello che ruotava.
Non si possono fare affari e risanare bilanci andando dietro una palla che rotola in campo e 22 ragazzi che la rincorrono.
Il calcio è uno sport, lasciamolo tale.
Altrimenti, ti ripeto, se vogliamo davvero vigilare sulle finanze facciamolo su tutto, ma proprio tutto, e vedremo che esistono buchi neri da paura.
Io quando è arrivato nel calcio l'abramovich di turno non ho avuto paura perchè nel calcio non si vince solo coi soldi ma anche con la capacità.
Il suo chelsea infatti non mi pare abbia fatto sfracelli e ,per assurdo, la champions l'ha vinta nell'anno in cui non ha investito più di tanto ma ha fatto le cose con più calma.
I soldi spesi dal chelsea poi arricchivano altri clubs , per non parlare dei tanti gioielli a prezzi di saldo che si riuscivano a rubare loro dopo un parziale fallimento tecnico.
L'economia va fatta girare e se qualcuno vuole spendere è giusto che lo faccia, ad ogni modo meglio i soldi veri che quelli di carta o quelli realizzati stuprando le piccole realtà.
Se poi, mi ripeto, vogliamo che lo sport sia più divertente allora le strade da seguire sono altre, tipo il tetto ingaggi.
E chissà, forse torneremo idealmente a quegli anni in cui anche il brescia poteva godersi il suo roby baggio.
Condizione oggi impossibile perchè il roby baggio di turno preferisce far la quinta scelta al real.