Lo sfogo di Gattuso:"Nel mio Milan si rispettavano le regole".

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Lo sfogo di Gattuso:"Nel mio Milan si rispettavano le regole".

Gattuso, alla presentazione del libro di Costa, si sfoga parlando del suo Milan, da calciatore. Ecco le dichiarazioni riportate da Mediaset:"Quando giocavo io nel Milan c'era il rispetto delle regole, ora... Oggi è un'epoca diversa. Non scordiamo che le cose sono cambiate, un allenatore deve trovare ragazzi disposti a fare sacrifici. Oggi devi stare attento a dire qualcosa ai ragazzi, se gli dici qualcosa poi iniziano a lamentarsi, cercano alibi: le cose sono cambiate, ora ognuno pensa al suo orticello, a fare le cose come è abituato a fare. La salvezza del Milan in questi anni è stata il rispetto delle regole, in pochi anni è dovuto intervenire Galliani. Eravamo noi ad andare in sede per farlo intervenire, rispettavamo la storia: oggi si fa più fatica. La mentalità dei giocatori è cambiata, oggi devi stare attento, prima dovevi stare zitto. Il primo giorno a Milanello mi feci la barba, lasciai due peli nel lavandino... Presi due schiaffi in testa da Costacurta, capivi subito la mentalità. Galliani mi voleva convincere a restare, da giocatore, ma non mi sentivo più a mio agio, non parlavo più la stessa lingua. A tanti non piaceva quello che io, Abbiati e Ambrosini dicevamo".
 

corvorossonero

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Gattuso, alla presentazione del libro di Costa, si sfoga parlando del suo Milan, da calciatore. Ecco le dichiarazioni riportate da Mediaset:"Quando giocavo io nel Milan c'era il rispetto delle regole, ora... Oggi è un'epoca diversa. Non scordiamo che le cose sono cambiate, un allenatore deve trovare ragazzi disposti a fare sacrifici. Oggi devi stare attento a dire qualcosa ai ragazzi, se gli dici qualcosa poi iniziano a lamentarsi, cercano alibi: le cose sono cambiate, ora ognuno pensa al suo orticello, a fare le cose come è abituato a fare. La salvezza del Milan in questi anni è stata il rispetto delle regole, in pochi anni è dovuto intervenire Galliani. Eravamo noi ad andare in sede per farlo intervenire, rispettavamo la storia: oggi si fa più fatica. La mentalità dei giocatori è cambiata, oggi devi stare attento, prima dovevi stare zitto. Il primo giorno a Milanello mi feci la barba, lasciai due peli nel lavandino... Presi due schiaffi in testa da Costacurta, capivi subito la mentalità. Galliani mi voleva convincere a restare, da giocatore, ma non mi sentivo più a mio agio, non parlavo più la stessa lingua. A tanti non piaceva quello che io, Abbiati e Ambrosini dicevamo".

Per questi ragazzi mi butterei sul fuoco e gli farei giocare a pallone col mio cuore. Cit.
Complimenti.
 

iceman.

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Gattuso, alla presentazione del libro di Costa, si sfoga parlando del suo Milan, da calciatore. Ecco le dichiarazioni riportate da Mediaset:"Quando giocavo io nel Milan c'era il rispetto delle regole, ora... Oggi è un'epoca diversa. Non scordiamo che le cose sono cambiate, un allenatore deve trovare ragazzi disposti a fare sacrifici. Oggi devi stare attento a dire qualcosa ai ragazzi, se gli dici qualcosa poi iniziano a lamentarsi, cercano alibi: le cose sono cambiate, ora ognuno pensa al suo orticello, a fare le cose come è abituato a fare. La salvezza del Milan in questi anni è stata il rispetto delle regole, in pochi anni è dovuto intervenire Galliani. Eravamo noi ad andare in sede per farlo intervenire, rispettavamo la storia: oggi si fa più fatica. La mentalità dei giocatori è cambiata, oggi devi stare attento, prima dovevi stare zitto. Il primo giorno a Milanello mi feci la barba, lasciai due peli nel lavandino... Presi due schiaffi in testa da Costacurta, capivi subito la mentalità. Galliani mi voleva convincere a restare, da giocatore, ma non mi sentivo più a mio agio, non parlavo più la stessa lingua. A tanti non piaceva quello che io, Abbiati e Ambrosini dicevamo".

Sta storiella della barba l'avra' raccontata 10000 volte...
 

Lineker10

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Gattuso, alla presentazione del libro di Costa, si sfoga parlando del suo Milan, da calciatore. Ecco le dichiarazioni riportate da Mediaset:"Quando giocavo io nel Milan c'era il rispetto delle regole, ora... Oggi è un'epoca diversa. Non scordiamo che le cose sono cambiate, un allenatore deve trovare ragazzi disposti a fare sacrifici. Oggi devi stare attento a dire qualcosa ai ragazzi, se gli dici qualcosa poi iniziano a lamentarsi, cercano alibi: le cose sono cambiate, ora ognuno pensa al suo orticello, a fare le cose come è abituato a fare. La salvezza del Milan in questi anni è stata il rispetto delle regole, in pochi anni è dovuto intervenire Galliani. Eravamo noi ad andare in sede per farlo intervenire, rispettavamo la storia: oggi si fa più fatica. La mentalità dei giocatori è cambiata, oggi devi stare attento, prima dovevi stare zitto. Il primo giorno a Milanello mi feci la barba, lasciai due peli nel lavandino... Presi due schiaffi in testa da Costacurta, capivi subito la mentalità. Galliani mi voleva convincere a restare, da giocatore, ma non mi sentivo più a mio agio, non parlavo più la stessa lingua. A tanti non piaceva quello che io, Abbiati e Ambrosini dicevamo".

Quello era uno spogliatoio di fuoriclasse veri, giocatori di classe ma anche guerrieri che non si arrendevano mai.
Un'altra epoca davvero. Con loro ogni sogno era possibile, chiunque arrivasse prendeva un imprinting unico e inconfondibile, essere "da Milan" aveva un significato ben preciso.

Oggi siamo una squadra di bravi ragazzi, per carità, ma con una personalità ben diversa.
Ricostruire quella mentalità è la sfida più difficile in assoluto.
 
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Gattuso, alla presentazione del libro di Costa, si sfoga parlando del suo Milan, da calciatore. Ecco le dichiarazioni riportate da Mediaset:"Quando giocavo io nel Milan c'era il rispetto delle regole, ora... Oggi è un'epoca diversa. Non scordiamo che le cose sono cambiate, un allenatore deve trovare ragazzi disposti a fare sacrifici. Oggi devi stare attento a dire qualcosa ai ragazzi, se gli dici qualcosa poi iniziano a lamentarsi, cercano alibi: le cose sono cambiate, ora ognuno pensa al suo orticello, a fare le cose come è abituato a fare. La salvezza del Milan in questi anni è stata il rispetto delle regole, in pochi anni è dovuto intervenire Galliani. Eravamo noi ad andare in sede per farlo intervenire, rispettavamo la storia: oggi si fa più fatica. La mentalità dei giocatori è cambiata, oggi devi stare attento, prima dovevi stare zitto. Il primo giorno a Milanello mi feci la barba, lasciai due peli nel lavandino... Presi due schiaffi in testa da Costacurta, capivi subito la mentalità. Galliani mi voleva convincere a restare, da giocatore, ma non mi sentivo più a mio agio, non parlavo più la stessa lingua. A tanti non piaceva quello che io, Abbiati e Ambrosini dicevamo".

Boh a breve dirà che allena gente di melma, però avanti con lui.
 

hiei87

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Posto anche che le nuove generazioni siano maleducate ed irrispettose (come ogni generazione agli occhi di quella precedente), solo al Milan abbiamo certi elementi? Le altre squadre tutti chirichetti?
 
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che fosse un gruppo senza etica e personalità non c'erano dubbi, però questo non giustifica i cambi sbagliati, la mancanza totale di gioco, la dipendenza cronica dai cross di Suso dopo più di un anno di gestione tecnica, l'assenza societaria, gli acquisti inutili e tanti altri bei problemi che ci affliggono.

I calciatori hanno la loro parte, come chi li ha scelti e chi li allena. Lo schifo che è il Milan attuale non può essere ricondotto al solo allenatore o a questo o a quel calciatore.
 

MarcoG

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Brutto attacco ai giocatori. Brutto, brutto, brutto. Brutto.
 
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