L’angolo della Storia e della Letteratura

Molenko

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Come dice hakaishin, sarebbe meglio anche un’indicazione sul periodo che più ti affascina, così riusciamo a indirizzarti meglio :ok:
Io, da romanista, sarei portato a consigliarti saggi sull’antica Roma!

Perchè no? Va benissimo anche quel periodo. Quale saggio mi consigli precisamente?
 
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Perchè no? Va benissimo anche quel periodo. Quale saggio mi consigli precisamente?

Ottimo! Dato che mi dicevi che hai anche interessi di natura politica, ti consiglierei “La rivoluzione romana” di Ronald Syme: tratta del periodo storico che porta alla fine della Repubblica romana e che vede in Marco Antonio e Ottaviano i suoi protagonisti. È un capolavoro e un classico nel suo genere, forse un po’ tecnico in certi punti ma merita.
 
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[MENTION=3590]ThaiBoxer93[/MENTION] [MENTION=4427]hakaishin[/MENTION]
Da appassionato “amatoriale”(dopo il liceo ho intrapreso studi e professione diversi), vi suggerirei di dare un taglio differente alla discussione, soffermandovi di più sull’analisi dei fenomeni. A mio parere il fascino della Storia sta nel susseguirsi di eventi analizzabili in una prospettiva, per così dire, multidisciplinare(politica, sociale, economica, culturale ecc) e che si legano idealmente in un rapporto di causa-effetto.
Schematizzando al massimo per farvi capire cosa intendo. Sin dalle origini Roma è stata caratterizzata dalla ricerca di un delicato equilibrio interno fra le diverse componenti della società, equilibrio sempre raggiunto anche a carissimo prezzo(guerre civili ecc)—>per i motivi X, Y, Z a un certo punto la quadra non si trova—>si aggiungono le concause A, B, C—> crisi del III secolo e anarchia militare—>Diocleziano e passaggio dal Principato al Dominato —>tetrarchia—> ecc.

Penso che un approccio del genere potrebbe essere più stimolante per voi e più coinvolgente per altri utenti che potrebbero trovare noioso leggere un elenco di date, personaggi e avvenimenti.

Ps: appena ho un attimo di tempo vi chiederò anche io una consulenza per delle letture che vorrei fare ma sulle quali sono un po’ perplesso...
 
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Diciamo che andiamo più a braccio e abbiamo un approccio storiografico con conseguenza analisi degli eventi... :)

Cerchiamo di analizzare gli eventi.
Proveremo anche modi diversi allora ;)
 
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Da appassionato “amatoriale”(dopo il liceo ho intrapreso studi e professione diversi), vi suggerirei di dare un taglio differente alla discussione, soffermandovi di più sull’analisi dei fenomeni. A mio parere il fascino della Storia sta nel susseguirsi di eventi analizzabili in una prospettiva, per così dire, multidisciplinare(politica, sociale, economica, culturale ecc) e che si legano idealmente in un rapporto di causa-effetto.
Schematizzando al massimo per farvi capire cosa intendo. Sin dalle origini Roma è stata caratterizzata dalla ricerca di un delicato equilibrio interno fra le diverse componenti della società, equilibrio sempre raggiunto anche a carissimo prezzo(guerre civili ecc)—>per i motivi X, Y, Z a un certo punto la quadra non si trova—>si aggiungono le concause A, B, C—> crisi del III secolo e anarchia militare—>Diocleziano e passaggio dal Principato al Dominato —>tetrarchia—> ecc.

Penso che un approccio del genere potrebbe essere più stimolante per voi e più coinvolgente per altri utenti che potrebbero trovare noioso leggere un elenco di date, personaggi e avvenimenti.

Ps: appena ho un attimo di tempo vi chiederò anche io una consulenza per delle letture che vorrei fare ma sulle quali sono un po’ perplesso...

Ciao. Ogni consiglio finalizzato al miglioramento di questo topic ancora in fase sperimentale è accolto con favore! Vediamo se ho inteso bene il tuo messaggio: chiederesti di accantonare la suddivisione in argomenti alla spicciolata in favore di un’analisi organica di un fenomeno in particolare che contempli tutti i suoi risvolti (sociali, letterari e artistici)?
Se così fosse, avresti per caso in mente un punto zero da cui partire per la discussione?
 

Isao

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D’accordissimo. Nel caso della mitologia greco-romana, non sarebbe neppure sconsigliabile accostarsi direttamente alle fonti classiche: penso alle Metamorfosi di Ovidio, meravigliose, o alla Biblioteca dello Pseudo-Apollodoro, più asciutta a livello linguistico ma ricca di informazioni.

Sono sempre stato affascinato dai miti greci. Sono tentato da Le Metamorfosi di Ovidio ma, non avendo avuto una formazione classica, mi chiedo se la lettura sia scorrevole. Grazie
 
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Sono sempre stato affascinato dai miti greci. Sono tentato da Le Metamorfosi di Ovidio ma, non avendo avuto una formazione classica, mi chiedo se la lettura sia scorrevole. Grazie

Le Metamorfosi di Ovidio sono un serbatoio mitologico formidabile e vennero usate da Dante nella Commedia come strumento da cui attingere le informazioni più disparate sugli antichi miti classici. Appartengono al genere della poesia epica, ma presentano un impianto strutturale "atipico" che le differenzia da altre opere come l'Eneide. Il mito è trattato con ironia e leggerezza, ma non mancano episodi in cui si raggiunge un tono drammatico, come vedrai nel racconto relativo ad Atteone.
Ti consiglio assolutamente di leggerle, non te ne pentirai! Potresti prenderti l'edizione Einaudi che riporta il testo latino a fronte, traduzione e un saggio introduttivo a opera di Italo Calvino.
 

Isao

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Le Metamorfosi di Ovidio sono un serbatoio mitologico formidabile e vennero usate da Dante nella Commedia come strumento da cui attingere le informazioni più disparate sugli antichi miti classici. Appartengono al genere della poesia epica, ma presentano un impianto strutturale "atipico" che le differenzia da altre opere come l'Eneide. Il mito è trattato con ironia e leggerezza, ma non mancano episodi in cui si raggiunge un tono drammatico, come vedrai nel racconto relativo ad Atteone.
Ti consiglio assolutamente di leggerle, non te ne pentirai! Potresti prenderti l'edizione Einaudi che riporta il testo latino a fronte, traduzione e un saggio introduttivo a opera di Italo Calvino.

Grazie delle informazioni. Sull'edizione dubito di prendere quella con il testo in latino in quanto non ho mai studiato veramente il latino in vita mia dunque non riuscirei ad apprezzarne la presenza in un testo.
 
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Grazie delle informazioni. Sull'edizione dubito di prendere quella con il testo in latino in quanto non ho mai studiato veramente il latino in vita mia dunque non riuscirei ad apprezzarne la presenza in un testo.

Di niente, figurati! In ogni caso, vedrai che la presenza del latino a fianco del testo italiano non ti disturberà: la traduzione di Bernardini Marzolla è chiara e lineare.
 
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