L’angolo della Storia e della Letteratura

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Non posso che quotare ogni singola parola: al netto della drammatica IV crociata, il mondo greco ci ha dato una serie di capolavori che hanno segnato in modo indelebile la cultura occidentale. Figli della Grecia sono Omero, Esiodo, Archiloco, Saffo, Pericle e l’Atene classica, Menandro, Polibio, Plutarco, Procopio, Niceta, l’Enciclopedia Suda; alla Grecia sono debitori i Settanta, il Nuovo Testamento e Flavio Giuseppe: senza la Grecia (e senza Roma), non ci sarebbe l’Occidente!

Roma stessa è la prosecuzione della cultura ellenistica, ne ha inglobato schemi, modi, concetti. Alla Grecia si devono certe leggi, la democrazia, l’arte, ecc
Come dici tu senza il mondo ellenistico non ci sarebbe la nostra cultura.
Ai nomi che ha citato tu, aggiungerei il cardinale Bessarione che da ciò che rimane dell’impero d’oriente migra a Roma, diventa alto prelato della chiesa cattolica e contribuisce alla riscoperta del mondo greco in Occidente, nonché al Rinascimento. Famosa era la sua immensa biblioteca che donò alla repubblica di Venezia, facente parte adesso della Biblioteca Nazionale Marciana. Salvò anche numerosi dotti bizantini scappati dalla conquista di maometto
 
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Come ti dicevo mi diletto a disegnare...
 
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Roma stessa è la prosecuzione della cultura ellenistica, ne ha inglobato schemi, modi, concetti. Alla Grecia si devono certe leggi, la democrazia, l’arte, ecc
Come dici tu senza il mondo ellenistico non ci sarebbe la nostra cultura.
Ai nomi che ha citato tu, aggiungerei il cardinale Bessarione che da ciò che rimane dell’impero d’oriente migra a Roma, diventa alto prelato della chiesa cattolica e contribuisce alla riscoperta del mondo greco in Occidente, nonché al Rinascimento. Famosa era la sua immensa biblioteca che donò alla repubblica di Venezia, facente parte adesso della Biblioteca Nazionale Marciana. Salvò anche numerosi dotti bizantini scappati dalla conquista di maometto

L’importanza cultuale della Grecia venne riconosciuta dalla stessa Roma, come espresso dai celebri versi delle “Epistole” oraziane: “Graecia capta ferum victorem cepit et artes/intulit agresti Latio”.
Il nome del cardinale Bessarione permette un ulteriore spunto di riflessione circa l’importanza culturale della “Nea Rhomi”. Come dice l’Ostrogorsky nelle pagine conclusive della sua “Storia dell’impero bizantino”, Costantinopoli funse anche da strumento per la conservazione dell’antichità greco-romana: basti pensare che il diritto romano per come è conosciuto in Occidente lo si deve alla riorganizzazione di Triboniano, il più grande giurista dell’epoca giustinianea. Allo stesso modo, la letteratura, la filosofia e la scienza greche giunsero all’Europa umanistico-rinascimentale grazie all’imprescindibile mediazione di Bisanzio e della sua élite culturale che a partire dal XIV si mise a disposizione dei Latini per reintrodurre nei loro territori una conoscenza stabile e concreta della lingua ellenica: il pensiero corre subito a Manuele Crisolora, docente di greco a Firenze dal 1397 al 1401, e ai suoi “Erotemata”, il primo testo che gli Occidentali avevano a disposizione per lo studio della lingua di Omero e Platone. Certo, prima di Crisolora gli Umanisti si erano trovati a lavorare con il monaco calabrese Leonzio Pilato, ma i risultati furono alquanto discutibili.
 

Molenko

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Scusate se interrompo l’interessantissima discussione a cui avete dato via. Premetto che non sono mai stato un gran lettore, anzi ho sempre preferito passare il mio tempo dilettandomi in altro. Ultimamente, peró, la mia avversione verso la lettura sta diminuendo: sarà che più si diventa grandi e più si sente il bisogno di arricchire le proprie conoscenze, ho iniziato a leggere da un paio di mesi un Giallo che riguarda una vicenda accaduta a fine anni ‘80 nei quartiere della Magliana. Sto quasi per finire questo libro, e già sto pensando al prossimo libro da acquistare, me ne è già stato regalato uno sull’impero di Pablo Escobar, ma in questo momento vorrei leggere altro: qualcuno che mi consiglia un libro che tratti sia di storia che politica?
P.S: so che messa così è una domanda troppo generica, peró è un argomento che vorrei approfondire a tutto tondo, per cui non fatevi problemi a consigliarmene uno.
 
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Scusate se interrompo l’interessantissima discussione a cui avete dato via. Premetto che non sono mai stato un gran lettore, anzi ho sempre preferito passare il mio tempo dilettandomi in altro. Ultimamente, peró, la mia avversione verso la lettura sta diminuendo: sarà che più si diventa grandi e più si sente il bisogno di arricchire le proprie conoscenze, ho iniziato a leggere da un paio di mesi un Giallo che riguarda una vicenda accaduta a fine anni ‘80 nei quartiere della Magliana. Sto quasi per finire questo libro, e già sto pensando al prossimo libro da acquistare, me ne è già stato regalato uno sull’impero di Pablo Escobar, ma in questo momento vorrei leggere altro: qualcuno che mi consiglia un libro che tratti sia di storia che politica?
P.S: so che messa così è una domanda troppo generica, peró è un argomento che vorrei approfondire a tutto tondo, per cui non fatevi problemi a consigliarmene uno.

Ciao! Nessun problema, figurati. Vorrei solo farti un paio di domande per orientarmi meglio: c’è un genere letterario che preferisci (romanzo, saggio storico, i classici della letteratura et similia)? Quale periodo storico vorresti prendere in esame?
 

Molenko

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Ciao! Nessun problema, figurati. Vorrei solo farti un paio di domande per orientarmi meglio: c’è un genere letterario che preferisci (romanzo, saggio storico, i classici della letteratura et similia)? Quale periodo storico vorresti prendere in esame?
I romanzi alla lunga mi annoiano un po’, preferisco un saggio che racconti, distaccatamente, le vicende.
Sul periodo storico, per cominciare, non ho grosse preferenze, mi affido a te/voi ;)
 
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L’importanza cultuale della Grecia venne riconosciuta dalla stessa Roma, come espresso dai celebri versi delle “Epistole” oraziane: “Graecia capta ferum victorem cepit et artes/intulit agresti Latio”.
Il nome del cardinale Bessarione permette un ulteriore spunto di riflessione circa l’importanza culturale della “Nea Rhomi”. Come dice l’Ostrogorsky nelle pagine conclusive della sua “Storia dell’impero bizantino”, Costantinopoli funse anche da strumento per la conservazione dell’antichità greco-romana: basti pensare che il diritto romano per come è conosciuto in Occidente lo si deve alla riorganizzazione di Triboniano, il più grande giurista dell’epoca giustinianea. Allo stesso modo, la letteratura, la filosofia e la scienza greche giunsero all’Europa umanistico-rinascimentale grazie all’imprescindibile mediazione di Bisanzio e della sua élite culturale che a partire dal XIV si mise a disposizione dei Latini per reintrodurre nei loro territori una conoscenza stabile e concreta della lingua ellenica: il pensiero corre subito a Manuele Crisolora, docente di greco a Firenze dal 1397 al 1401, e ai suoi “Erotemata”, il primo testo che gli Occidentali avevano a disposizione per lo studio della lingua di Omero e Platone. Certo, prima di Crisolora gli Umanisti si erano trovati a lavorare con il monaco calabrese Leonzio Pilato, ma i risultati furono alquanto discutibili.

È indubbio che l’eredità culturale che lascia l’impero bizantino è enorme: la riscoperta della scuola neoplatonica, la storiografia, il culto ortodosso in tutta l’europa dell’est, l’alfabeto cirillico e soprattutto come dici tu, il DIRITTO ROMANO con il corpus iuris che è stato il fondamento di legge europeo fino all’epoca delle codificazioni. Diritto romano che è ancora alla base del nostro diritto, soprattutto il diritto civile.

La differenza culturale tra Roma e la grecia classica è enorme: dalla fondazione fino sl periodo dell’alta repubblica,Roma non fa altro che copiare i modelli greci, dall’arte all’architettura fino all’organizzazione militare con la falange oplitica, in parte roba mutuata dagli etruschi che erano a loro volta ellenizzati. Ricordiamoci che la prima opera letteraria romana è datata 267 a.C. Con Livio Andronico. E la produzione letteraria romana è ampiamente basata su quella greca.
 
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Complimenti: è fatto benissimo, con una cura dei particolari davvero notevole!

Grazie mille. A poco a poco ne metterò altro,
Ecco hai notato i particolari: per me sono molto importanti e da qui si può evincere come sia appassionato dalla cultura bizantina e i suoi dettagli.
Sarebbe bello parlare anche della cultura e dei particolari della corte, ci son belli aneddoti da raccontare
 
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I romanzi alla lunga mi annoiano un po’, preferisco un saggio che racconti, distaccatamente, le vicende.
Sul periodo storico, per cominciare, non ho grosse preferenze, mi affido a te/voi ;)

Beh dacci un’indicazione, la storia è vasta e dipende dal periodo può non piacere..
 
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