Il gruppo "marcio": parliamone

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Dopo quanto successo tra Calabria e Conceicao, ora che pure i giornali si sono "svegliati" (molti nel modo sbagliato, dando la colpa al Mister che a mio modo di vedere è assolutamente nel giusto), è palese agli occhi di tutti una questione che sospettavamo già da un paio d'anni.
Qualcosa non va nello spogliatoio del Milan, ed è qualcosa di grosso: indolenza, pigrizia, viziataggine, mancanza di personalità, perdite di tempo extracalcistiche, scarsa motivazione, pancia piena.

Il Napoli dell'anno di Spalletti ci ha insegnato una grande lezione: a volte, fare un repulisti anche e soprattutto degli intoccabili senatori "leader tecnici" può creare un ambiente più coeso, sereno e professionale, e può portare a risultati incredibili seppur con rose considerate meno "forti".
DeLa quell'estate 2022 fece fuori colonne apparentemente intoccabili come Mertens, Koulibaly, Insigne e Fabian Ruiz, olte a veterani di spogliatoio come Ospina, Ghoulam e Milik, tutti insieme.
Li sostituì con diversi giovani di talento, tre su tutti Kvaratskhelia Raspadori e Kim, completò la squadra con vari giocatori di contorno professionali e seri, e a corredo di tutto mise un mister esperto, sanguigno e rigoroso.
Il risultato fu un trionfo scudettato, e la fine di moltissime delle magagne che avevano segnato i vari psicodrammi napoletani degli anni precedenti, anche della supposta "epoca d'oro" di Sarri.

Mi sembra una lezione da cui potremmo attingere anche noi a piene mani.
Conceicao è sicuramente un sergente, un ruvido che non le manda a dire, ma è un allenatore capace, provato e di carattere che offre moltissimo e chiede altrettanti ai giocatori.
Dall'immediato post scudetto, simbolo di un biennio 2020-2022 di perfetta armonia di un gruppo di signori nessuno con un nessuno in panchina, in molti si sono sentiti "arrivati" dopo il trionfo esaltante 2022, in primis l'allenatore e vari "leader".
Con il passare degli anni, è emerso in modo chiaro che di uomini in spogliatoio ce ne sono pochissimi e invece è pieno di PdM, TdC e pagliacci poco professionali.
Conceicao ha avuto il merito, come Fonseca prima di lui,, di mettere i problemi in pubblica piazza perchè evidentemente unico modo di mettere questi suddetti traditori davanti alle loro responsabilità.
Posto che sicuramente il clima infame creato dalla proprietà di farabutti ha contaminato le falde acquifere, ma qui possiamo farci poco.

Ecco, io credo che quest'estate una rivoluzione sia inevitabile e Conceicao vada lasciato al suo posto e libero di plasmare una squadra di UOMINI prima che calciatori, a sua immagine e somiglianza, ovviamente con un afflusso di calciatori italiani per le liste e che abbiano a cuore il calcio e non inutili orpelli.
Magari una squadra più "scarsa", ma più "squadra".

Al di la delle valutazioni puramente tecniche, chi credete non possa essere nel milan 2025-2026 per ricostruire un ambiente SANO? (a partire dalla proprietà ovviamente, ma quello è un discorso per un'altra volta)

Io farei fuori, per ragioni tecniche e/o caratteriali

1) Florenzi - Bollito fisicamente, ma solido caratterialmente
2) Morata - Bollito, con la testa altrove, ma se non altro professionale
3) Abraham - Scarso, fisicamente fradicio, ciondolone senza carattere
4) Bennacer- Fisicamente fradicio, ma professionale
5) Jovic - Scarso
6) Royal - Clamorosamente scarso, ciondolone senza carattere
7) Chukwueze - Scarso, ciondolone senza carattere
8) Okafor - Scarso e non professionale alteticamente
9) Loftus - Fisicamente fracico, senza ruolo, e probabilmente un altro che se ne frega del calcio
10) Calabria - Scarso e a mio modo di vedere uno dei principali problemi interni allo spogliatoio da anni e anni, da molteplici punti di vista

Ecco, da questi 10 giocatori si può sicuramente separarsi senza perdere poco e nulla a livello tecnico (se non forse per Bennacer) e guadagnando parecchio in carattere e professionalità.

Poi, ovviamente l'elefante nella stanza: Theo e Leao.
Due dei nostri giocatori indubbiamente più forti, ma anche due dei giocatori che piu incarnano il degrado umano e morale di Milanello.
Per quanto non metta in dubbio che amino il Milan, mi pare altrettanto chiaro che si siano adagiati dopo lo scudetto e che approfittino del loro status di supposti intoccabili.
Ad oggi, a meno di incredibili riprese, fosse per me:

11) Theo - con noi è chiaramente al capolinea ed è ovvio che non abbia la testa del vero campione che sarebbe a livello tecnico e fisico quando è in giornata. Se non rinnoverà, come credo, meglio cercare di monetizzare quei 30-40 milioni di euro che forse ci daranno e guardare altrove, anche perchè un giocatore iperfisico in prossimità del picco atletico è sempre un grosso rischio da tenere dopo i 27 anni.
12) Leao - ha un contratto piu lungo ed è troppo forte quando in giornata per privarsene a cuor leggero. Di tutti questi, è l'unica per me "mela marcia" su cui potrei fare compromessi. Ma è altrettanto vero che ha un carattere inesistente, che il calcio ormai lo prende come passatempo rispetto a reali passioni extracampo, e che è un giocatore tendenzialmente da lancio monetina, dove o sarà fenomenale o sarà un disastro.
Una monetina che fino ad un'offerta da 80-90 milioni mi sento di continuare a lanciare.

Sono curioso del vostro parere.
 

Bawert

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Considerare mele marce Theo, Leao, Calabria, Bennacer, è ingiusto e sbagliato.
Theo è il primo anno che sta facendo veramente male, Calabria è stato tutta la carriera al Milan, ha avuto anche picchi alti, ma nonostante tutto potrebbe essere una buona riserva, oltre che team formed.
Poi sui calciatori da vendere sono d’accordo, ma per la qualità dei giocatori, non perché malsani per l’ambiente.
La parte marcia non sono i calciatori, ma sono la dirigenza e la proprietà, a cui non interessa fare gli interessi del Milan, ma i propri personali, a cui a capo di tutto c’è Furlani. Furlani ad oggi è il male del Milan.
 
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Dopo quanto successo tra Calabria e Conceicao, ora che pure i giornali si sono "svegliati" (molti nel modo sbagliato, dando la colpa al Mister che a mio modo di vedere è assolutamente nel giusto), è palese agli occhi di tutti una questione che sospettavamo già da un paio d'anni.
Qualcosa non va nello spogliatoio del Milan, ed è qualcosa di grosso: indolenza, pigrizia, viziataggine, mancanza di personalità, perdite di tempo extracalcistiche, scarsa motivazione, pancia piena.

Il Napoli dell'anno di Spalletti ci ha insegnato una grande lezione: a volte, fare un repulisti anche e soprattutto degli intoccabili senatori "leader tecnici" può creare un ambiente più coeso, sereno e professionale, e può portare a risultati incredibili seppur con rose considerate meno "forti".
DeLa quell'estate 2022 fece fuori colonne apparentemente intoccabili come Mertens, Koulibaly, Insigne e Fabian Ruiz, olte a veterani di spogliatoio come Ospina, Ghoulam e Milik, tutti insieme.
Li sostituì con diversi giovani di talento, tre su tutti Kvaratskhelia Raspadori e Kim, completò la squadra con vari giocatori di contorno professionali e seri, e a corredo di tutto mise un mister esperto, sanguigno e rigoroso.
Il risultato fu un trionfo scudettato, e la fine di moltissime delle magagne che avevano segnato i vari psicodrammi napoletani degli anni precedenti, anche della supposta "epoca d'oro" di Sarri.

Mi sembra una lezione da cui potremmo attingere anche noi a piene mani.
Conceicao è sicuramente un sergente, un ruvido che non le manda a dire, ma è un allenatore capace, provato e di carattere che offre moltissimo e chiede altrettanti ai giocatori.
Dall'immediato post scudetto, simbolo di un biennio 2020-2022 di perfetta armonia di un gruppo di signori nessuno con un nessuno in panchina, in molti si sono sentiti "arrivati" dopo il trionfo esaltante 2022, in primis l'allenatore e vari "leader".
Con il passare degli anni, è emerso in modo chiaro che di uomini in spogliatoio ce ne sono pochissimi e invece è pieno di PdM, TdC e pagliacci poco professionali.
Conceicao ha avuto il merito, come Fonseca prima di lui,, di mettere i problemi in pubblica piazza perchè evidentemente unico modo di mettere questi suddetti traditori davanti alle loro responsabilità.
Posto che sicuramente il clima infame creato dalla proprietà di farabutti ha contaminato le falde acquifere, ma qui possiamo farci poco.

Ecco, io credo che quest'estate una rivoluzione sia inevitabile e Conceicao vada lasciato al suo posto e libero di plasmare una squadra di UOMINI prima che calciatori, a sua immagine e somiglianza, ovviamente con un afflusso di calciatori italiani per le liste e che abbiano a cuore il calcio e non inutili orpelli.
Magari una squadra più "scarsa", ma più "squadra".

Al di la delle valutazioni puramente tecniche, chi credete non possa essere nel milan 2025-2026 per ricostruire un ambiente SANO? (a partire dalla proprietà ovviamente, ma quello è un discorso per un'altra volta)

Io farei fuori, per ragioni tecniche e/o caratteriali

1) Florenzi - Bollito fisicamente, ma solido caratterialmente
2) Morata - Bollito, con la testa altrove, ma se non altro professionale
3) Abraham - Scarso, fisicamente fradicio, ciondolone senza carattere
4) Bennacer- Fisicamente fradicio, ma professionale
5) Jovic - Scarso
6) Royal - Clamorosamente scarso, ciondolone senza carattere
7) Chukwueze - Scarso, ciondolone senza carattere
8) Okafor - Scarso e non professionale alteticamente
9) Loftus - Fisicamente fracico, senza ruolo, e probabilmente un altro che se ne frega del calcio
10) Calabria - Scarso e a mio modo di vedere uno dei principali problemi interni allo spogliatoio da anni e anni, da molteplici punti di vista

Ecco, da questi 10 giocatori si può sicuramente separarsi senza perdere poco e nulla a livello tecnico (se non forse per Bennacer) e guadagnando parecchio in carattere e professionalità.

Poi, ovviamente l'elefante nella stanza: Theo e Leao.
Due dei nostri giocatori indubbiamente più forti, ma anche due dei giocatori che piu incarnano il degrado umano e morale di Milanello.
Per quanto non metta in dubbio che amino il Milan, mi pare altrettanto chiaro che si siano adagiati dopo lo scudetto e che approfittino del loro status di supposti intoccabili.
Ad oggi, a meno di incredibili riprese, fosse per me:

11) Theo - con noi è chiaramente al capolinea ed è ovvio che non abbia la testa del vero campione che sarebbe a livello tecnico e fisico quando è in giornata. Se non rinnoverà, come credo, meglio cercare di monetizzare quei 30-40 milioni di euro che forse ci daranno e guardare altrove, anche perchè un giocatore iperfisico in prossimità del picco atletico è sempre un grosso rischio da tenere dopo i 27 anni.
12) Leao - ha un contratto piu lungo ed è troppo forte quando in giornata per privarsene a cuor leggero. Di tutti questi, è l'unica per me "mela marcia" su cui potrei fare compromessi. Ma è altrettanto vero che ha un carattere inesistente, che il calcio ormai lo prende come passatempo rispetto a reali passioni extracampo, e che è un giocatore tendenzialmente da lancio monetina, dove o sarà fenomenale o sarà un disastro.
Una monetina che fino ad un'offerta da 80-90 milioni mi sento di continuare a lanciare.

Sono curioso del vostro parere.
Io credo dietro la decadenza del milan ci sia la totale assenza di obiettivi sportivi personali e di squadra.


Pensiamoci bene : il ciclo pioli nasce dalle macerie di un gruppo perdente e nasce grazie a un mix di giovani e vecchi campioni.
Quel gruppo aveva una mission : innanzitutto far rimangiare tutto agli addetti ai lavori, poi stupire, poi crescere, poi vincere.

I ragazzi anno dopo anno si sono fatti delle tabelle e le hanno attaccate ai muri, come si sono attaccati ai muri e nelle menti le critiche e le offese.
Ogni anno si faceva meglio di quello precedente in termini di prestazioni e punti.

I ragazzi si sono fatti uomini e insieme hanno vinto, lo scudetto è stato l'apice ma, ahinoi, anche il capolinea.

Li si è fermato il progetto tecnico perchè la società non ha voluto innalzare l'asticella.

I nostri atleti si sono impigriti, imbolsiti e ingrassati.
Ogni tanto abbiamo assistito a sussulti e impeti di orgoglio ma finiva tutto là.


Del resto noi iniziamo la stagione per far cosa??
A milanello vizi, noia hanno preso il sopravvento su virtù e obiettivi.

Le colpe sono tutte della società.
Gli atleti si sono adagiati sugli allori.
E un atleta fermo è condannato alla mediocrità.
 

Zenos

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Dopo quanto successo tra Calabria e Conceicao, ora che pure i giornali si sono "svegliati" (molti nel modo sbagliato, dando la colpa al Mister che a mio modo di vedere è assolutamente nel giusto), è palese agli occhi di tutti una questione che sospettavamo già da un paio d'anni.
Qualcosa non va nello spogliatoio del Milan, ed è qualcosa di grosso: indolenza, pigrizia, viziataggine, mancanza di personalità, perdite di tempo extracalcistiche, scarsa motivazione, pancia piena.

Il Napoli dell'anno di Spalletti ci ha insegnato una grande lezione: a volte, fare un repulisti anche e soprattutto degli intoccabili senatori "leader tecnici" può creare un ambiente più coeso, sereno e professionale, e può portare a risultati incredibili seppur con rose considerate meno "forti".
DeLa quell'estate 2022 fece fuori colonne apparentemente intoccabili come Mertens, Koulibaly, Insigne e Fabian Ruiz, olte a veterani di spogliatoio come Ospina, Ghoulam e Milik, tutti insieme.
Li sostituì con diversi giovani di talento, tre su tutti Kvaratskhelia Raspadori e Kim, completò la squadra con vari giocatori di contorno professionali e seri, e a corredo di tutto mise un mister esperto, sanguigno e rigoroso.
Il risultato fu un trionfo scudettato, e la fine di moltissime delle magagne che avevano segnato i vari psicodrammi napoletani degli anni precedenti, anche della supposta "epoca d'oro" di Sarri.

Mi sembra una lezione da cui potremmo attingere anche noi a piene mani.
Conceicao è sicuramente un sergente, un ruvido che non le manda a dire, ma è un allenatore capace, provato e di carattere che offre moltissimo e chiede altrettanti ai giocatori.
Dall'immediato post scudetto, simbolo di un biennio 2020-2022 di perfetta armonia di un gruppo di signori nessuno con un nessuno in panchina, in molti si sono sentiti "arrivati" dopo il trionfo esaltante 2022, in primis l'allenatore e vari "leader".
Con il passare degli anni, è emerso in modo chiaro che di uomini in spogliatoio ce ne sono pochissimi e invece è pieno di PdM, TdC e pagliacci poco professionali.
Conceicao ha avuto il merito, come Fonseca prima di lui,, di mettere i problemi in pubblica piazza perchè evidentemente unico modo di mettere questi suddetti traditori davanti alle loro responsabilità.
Posto che sicuramente il clima infame creato dalla proprietà di farabutti ha contaminato le falde acquifere, ma qui possiamo farci poco.

Ecco, io credo che quest'estate una rivoluzione sia inevitabile e Conceicao vada lasciato al suo posto e libero di plasmare una squadra di UOMINI prima che calciatori, a sua immagine e somiglianza, ovviamente con un afflusso di calciatori italiani per le liste e che abbiano a cuore il calcio e non inutili orpelli.
Magari una squadra più "scarsa", ma più "squadra".

Al di la delle valutazioni puramente tecniche, chi credete non possa essere nel milan 2025-2026 per ricostruire un ambiente SANO? (a partire dalla proprietà ovviamente, ma quello è un discorso per un'altra volta)

Io farei fuori, per ragioni tecniche e/o caratteriali

1) Florenzi - Bollito fisicamente, ma solido caratterialmente
2) Morata - Bollito, con la testa altrove, ma se non altro professionale
3) Abraham - Scarso, fisicamente fradicio, ciondolone senza carattere
4) Bennacer- Fisicamente fradicio, ma professionale
5) Jovic - Scarso
6) Royal - Clamorosamente scarso, ciondolone senza carattere
7) Chukwueze - Scarso, ciondolone senza carattere
8) Okafor - Scarso e non professionale alteticamente
9) Loftus - Fisicamente fracico, senza ruolo, e probabilmente un altro che se ne frega del calcio
10) Calabria - Scarso e a mio modo di vedere uno dei principali problemi interni allo spogliatoio da anni e anni, da molteplici punti di vista

Ecco, da questi 10 giocatori si può sicuramente separarsi senza perdere poco e nulla a livello tecnico (se non forse per Bennacer) e guadagnando parecchio in carattere e professionalità.

Poi, ovviamente l'elefante nella stanza: Theo e Leao.
Due dei nostri giocatori indubbiamente più forti, ma anche due dei giocatori che piu incarnano il degrado umano e morale di Milanello.
Per quanto non metta in dubbio che amino il Milan, mi pare altrettanto chiaro che si siano adagiati dopo lo scudetto e che approfittino del loro status di supposti intoccabili.
Ad oggi, a meno di incredibili riprese, fosse per me:

11) Theo - con noi è chiaramente al capolinea ed è ovvio che non abbia la testa del vero campione che sarebbe a livello tecnico e fisico quando è in giornata. Se non rinnoverà, come credo, meglio cercare di monetizzare quei 30-40 milioni di euro che forse ci daranno e guardare altrove, anche perchè un giocatore iperfisico in prossimità del picco atletico è sempre un grosso rischio da tenere dopo i 27 anni.
12) Leao - ha un contratto piu lungo ed è troppo forte quando in giornata per privarsene a cuor leggero. Di tutti questi, è l'unica per me "mela marcia" su cui potrei fare compromessi. Ma è altrettanto vero che ha un carattere inesistente, che il calcio ormai lo prende come passatempo rispetto a reali passioni extracampo, e che è un giocatore tendenzialmente da lancio monetina, dove o sarà fenomenale o sarà un disastro.
Una monetina che fino ad un'offerta da 80-90 milioni mi sento di continuare a lanciare.

Sono curioso del vostro parere.
Tutto corretto ma il Napoli ha potuto fare quel repulisti grazie alla Società ed al Direttore Sportivo.
Noi oggi non saremmo in grado di fare un acosa del genere perché non abbiamo dirigenti con le giuste competenze.
Stessa cosa per la babele che si è creata.
Derubricare un gesto come quello di Theo e Leao al cooling break come un "non evento" è ancora più grave del fatto stesso. Stai mettendo una pezza al momento ma poi si celreano decine di situazioni simili se non imponi disciplina alla squadra.
Le basi,mancano quelle a Furlani,Ibra e Moncada.
Scaroni è talmente inutile e irrecuperabile che non lo cito nemmeno.
 
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Dopo quanto successo tra Calabria e Conceicao, ora che pure i giornali si sono "svegliati" (molti nel modo sbagliato, dando la colpa al Mister che a mio modo di vedere è assolutamente nel giusto), è palese agli occhi di tutti una questione che sospettavamo già da un paio d'anni.
Qualcosa non va nello spogliatoio del Milan, ed è qualcosa di grosso: indolenza, pigrizia, viziataggine, mancanza di personalità, perdite di tempo extracalcistiche, scarsa motivazione, pancia piena.

Il Napoli dell'anno di Spalletti ci ha insegnato una grande lezione: a volte, fare un repulisti anche e soprattutto degli intoccabili senatori "leader tecnici" può creare un ambiente più coeso, sereno e professionale, e può portare a risultati incredibili seppur con rose considerate meno "forti".
DeLa quell'estate 2022 fece fuori colonne apparentemente intoccabili come Mertens, Koulibaly, Insigne e Fabian Ruiz, olte a veterani di spogliatoio come Ospina, Ghoulam e Milik, tutti insieme.
Li sostituì con diversi giovani di talento, tre su tutti Kvaratskhelia Raspadori e Kim, completò la squadra con vari giocatori di contorno professionali e seri, e a corredo di tutto mise un mister esperto, sanguigno e rigoroso.
Il risultato fu un trionfo scudettato, e la fine di moltissime delle magagne che avevano segnato i vari psicodrammi napoletani degli anni precedenti, anche della supposta "epoca d'oro" di Sarri.

Mi sembra una lezione da cui potremmo attingere anche noi a piene mani.
Conceicao è sicuramente un sergente, un ruvido che non le manda a dire, ma è un allenatore capace, provato e di carattere che offre moltissimo e chiede altrettanti ai giocatori.
Dall'immediato post scudetto, simbolo di un biennio 2020-2022 di perfetta armonia di un gruppo di signori nessuno con un nessuno in panchina, in molti si sono sentiti "arrivati" dopo il trionfo esaltante 2022, in primis l'allenatore e vari "leader".
Con il passare degli anni, è emerso in modo chiaro che di uomini in spogliatoio ce ne sono pochissimi e invece è pieno di PdM, TdC e pagliacci poco professionali.
Conceicao ha avuto il merito, come Fonseca prima di lui,, di mettere i problemi in pubblica piazza perchè evidentemente unico modo di mettere questi suddetti traditori davanti alle loro responsabilità.
Posto che sicuramente il clima infame creato dalla proprietà di farabutti ha contaminato le falde acquifere, ma qui possiamo farci poco.

Ecco, io credo che quest'estate una rivoluzione sia inevitabile e Conceicao vada lasciato al suo posto e libero di plasmare una squadra di UOMINI prima che calciatori, a sua immagine e somiglianza, ovviamente con un afflusso di calciatori italiani per le liste e che abbiano a cuore il calcio e non inutili orpelli.
Magari una squadra più "scarsa", ma più "squadra".

Al di la delle valutazioni puramente tecniche, chi credete non possa essere nel milan 2025-2026 per ricostruire un ambiente SANO? (a partire dalla proprietà ovviamente, ma quello è un discorso per un'altra volta)

Io farei fuori, per ragioni tecniche e/o caratteriali

1) Florenzi - Bollito fisicamente, ma solido caratterialmente
2) Morata - Bollito, con la testa altrove, ma se non altro professionale
3) Abraham - Scarso, fisicamente fradicio, ciondolone senza carattere
4) Bennacer- Fisicamente fradicio, ma professionale
5) Jovic - Scarso
6) Royal - Clamorosamente scarso, ciondolone senza carattere
7) Chukwueze - Scarso, ciondolone senza carattere
8) Okafor - Scarso e non professionale alteticamente
9) Loftus - Fisicamente fracico, senza ruolo, e probabilmente un altro che se ne frega del calcio
10) Calabria - Scarso e a mio modo di vedere uno dei principali problemi interni allo spogliatoio da anni e anni, da molteplici punti di vista

Ecco, da questi 10 giocatori si può sicuramente separarsi senza perdere poco e nulla a livello tecnico (se non forse per Bennacer) e guadagnando parecchio in carattere e professionalità.

Poi, ovviamente l'elefante nella stanza: Theo e Leao.
Due dei nostri giocatori indubbiamente più forti, ma anche due dei giocatori che piu incarnano il degrado umano e morale di Milanello.
Per quanto non metta in dubbio che amino il Milan, mi pare altrettanto chiaro che si siano adagiati dopo lo scudetto e che approfittino del loro status di supposti intoccabili.
Ad oggi, a meno di incredibili riprese, fosse per me:

11) Theo - con noi è chiaramente al capolinea ed è ovvio che non abbia la testa del vero campione che sarebbe a livello tecnico e fisico quando è in giornata. Se non rinnoverà, come credo, meglio cercare di monetizzare quei 30-40 milioni di euro che forse ci daranno e guardare altrove, anche perchè un giocatore iperfisico in prossimità del picco atletico è sempre un grosso rischio da tenere dopo i 27 anni.
12) Leao - ha un contratto piu lungo ed è troppo forte quando in giornata per privarsene a cuor leggero. Di tutti questi, è l'unica per me "mela marcia" su cui potrei fare compromessi. Ma è altrettanto vero che ha un carattere inesistente, che il calcio ormai lo prende come passatempo rispetto a reali passioni extracampo, e che è un giocatore tendenzialmente da lancio monetina, dove o sarà fenomenale o sarà un disastro.
Una monetina che fino ad un'offerta da 80-90 milioni mi sento di continuare a lanciare.

Sono curioso del vostro parere.
Sicuramente un cambio di proprietà e di organigramma dirigenziale non toglie nell'immediato tutti i problemi del Milan ma può porre delle basi per poterlo fare. Il problema è che qui mancano appunto le basi per poter fare un repulisti come quello che tu auspichi, perché riesci a farlo solo se hai un obiettivo. Il paragone che fai con de Laurentiis è ottimo, ma lui lo ha fatto appunto in virtù di un obiettivo.
Per fare un repulisti qui occorrerebbero un dirigente e un ds che noi non abbiamo.Il repulisti non possiamo farlo con Ibrahimovic nel momento in cui è assoggettato a RedBird e ne con il buon Sergio.
Manca il manico, lo so è sterile dirlo, ma parte tutto da lì.
 
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io dico solo che ci vuole coraggio nel gestire una società e nel costruire una rosa. Coraggio nel fare scelte.

Il peccato originale è sempre la società che non ha messo una dirigenza SERIA a gestire il Milan. Di conseguenza ogni difetto e ogni problema non viene risolto e talvolta viene pure amplificato.

Al Milan non si guarda l'aspetto umano, ma sempre compatibilmente alla disponibilità economica, si guarda solo l'aspetto tattico, fisico e tecnico. Si scelgono giocatori solo per queste caratteristiche, si gestiscono i giocatori solo guardando a queste caratteristiche.
E facendo così, o hai fortuna nel beccare quelli bravi a giocare e professionisti, o ti riduci ad avere un gruppo marcio che ha senso di esistere solo se arrivano le vittorie che nascondono tutto.

Ad oggi chi è bravo a giocare a calcio, al Milan comanda.

poi arrivano gli esterni all'ambiente, gli ultimi arrivati, come Fonseca e Conceicao che provano a scardinare quest'ultimo fatto ormai conclamato, ma si accorgono che stanno combattendo una battaglia contro i mulini a vento che li porterà alla loro invitabile caduta. E' caduto Fonsesca. Cadrà probabilmente nel giro di qualche mese Conceicao.

Si vuole creare un gruppo solido, compatto e soprattutto umanamente sano? Si fa tabula rasa di quello marcio attuale. Un frutto marcio, resta marcio una volta che è appunto marcito. Va sostituito, non curato.
 

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Io credo dietro la decadenza del milan ci sia la totale assenza di obiettivi sportivi personali e di squadra.


Pensiamoci bene : il ciclo pioli nasce dalle macerie di un gruppo perdente e nasce grazie a un mix di giovani e vecchi campioni.
Quel gruppo aveva una mission : innanzitutto far rimangiare tutto agli addetti ai lavori, poi stupire, poi crescere, poi vincere.

I ragazzi anno dopo anno si sono fatti delle tabelle e le hanno attaccate ai muri, come si sono attaccati ai muri e nelle menti le critiche e le offese.
Ogni anno si faceva meglio di quello precedente in termini di prestazioni e punti.

I ragazzi si sono fatti uomini e insieme hanno vinto, lo scudetto è stato l'apice ma, ahinoi, anche il capolinea.

Li si è fermato il progetto tecnico perchè la società non ha voluto innalzare l'asticella.

I nostri atleti si sono impigriti, imbolsiti e ingrassati.
Ogni tanto abbiamo assistito a sussulti e impeti di orgoglio ma finiva tutto là.


Del resto noi iniziamo la stagione per far cosa??
A milanello vizi, noia hanno preso il sopravvento su virtù e obiettivi.

Le colpe sono tutte della società.
Gli atleti si sono adagiati sugli allori.
E un atleta fermo è condannato alla mediocrità.
È chiaro che il pesce puzza sempre dalla testa. Se poi allontani gente come Maldini e Tonali dai un segnale evidente al resto della squadra. Questo Milan è l'opera compiuta di un arrivista infido, il serpente bocconiano che è de facto plenipotenziario.
Con la società vecchia, quando un giocatore veniva chiamato in ufficio da Galliani sapeva di dover tremare e per la verità erano occasioni rarissime, perché già la squadra era pensata per essere formata da Uomini e non da ragazzini.
Il Gallo pur avendo mille difetti è a differenza di Furlani un uomo di calcio, che sa cosa serve per vincere nel bene e nel male.
Qua nessuno si occupa di mantenere stretto il guinzaglio dei giocatori, che non a caso fanno quello che vogliono. Il nostro ex allenatore, il pelato d'Arabia, certamente consapevole della sua condizione di miracolato, non ha mai avuto la forza e la voglia di imporsi con certi elementi del rosa.
Per questo dico: ben venga finalmente uno come Conceicao che prova a far capire come devono funzionare le cose. Anzi io direi proprio che non so come abbiamo fatto ad andare avanti finora senza una figura simile, considerato che a livello societario c'è il nulla assoluto.

Per quanto riguarda i giocatori, io ne faccio una questione molto semplice: se sei scarso non devi giocare nel Milan, punto. Che tu sia simpatico, antipatico, che voti DC o PCI...
E non mi riferisco a Theo e Leao certamente
 
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Sono d'accordo su tutto, farei qualche minima precisazione su singoli giocatori ma non è il caso neppure di parlarne visto l'orizzonte del tuo post che è ampio e fotografa a mio parere molto bene la situazione. Per questo processo di rivoluzione tuttavia manca la testa pensante e con grande potere decisionale. Noi non abbiamo un presidente con il carisma, nel bene e nel male, e l'autorità di un De Laurentiis, e non abbiamo un DS scafato, esperto, e che possa avere sintonia col presidente e altrettanta autorità per operare sul mercato. L'alchimia si crea con una potente e coerente catena di comando. L'allenatore fa parte di questo ma prima vengono i manager. Il gruppo si crea con la collaborazione di tutti. Direi che siamo molto lontani da tutto ciò purtroppo.
 

ArthurB

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Allora secondo me il termine marcio è esagerato. Io credo che il carattere è quello per alcuni e non ci si possa fare tanto. Ecco perché per me Theo e Leao non vanno venduti ma sostituiti e poi diventare riserve di lusso. La concorrenza aiuta a crescere e svegliarsi. Ad oggi la loro indolenza è dettata dalla sicurezza di essere giocatori non sostituibili.
Io poi considerando Florenzi, Abraham, Calabria, Jovic già ex Milan, ho una considerazione particolare sul trio Loftus - Okafor- Chuky. Per me sono giocatori che stanno subendo e hanno subito mentalmente certe imposizioni da spogliatoio. E come se sentissero di avere poche possibilità e quindi in qualche modo hanno patito questa cosa. Un giocatore non può dimostrare il suo valore se è chiamato una tantum a contribuire alla causa. Io aspetterei di vederli sotto Sergio.
Bennacer e Morata, ok. Anche Royal che però mi sembra più scemo che mela marcia.

Sul Napoli niente da aggiungere.
De Laurentiis ha le palle.
 
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