certo. Il tuo è un discorso logico, normale e condivisibile. Però siccome il Milan è una società debole, non ha mezzo dirigente credibile e ormai si è deciso che senza Ibra non possiamo vincere 2 partite di fila, il mio discorso brutto e illogico resta quello più realistico ed attuale. O si fa un progetto serio o se si vuole vivere alla giornata, si rinnova a Ibra e si pensa di domenica in domenica. Discorso il mio terribile, ma purtroppo questa sembra essere la strada intrapresa dalla nostra dirigenza. Pieghiamoci a 90 con Ibra ed andiamo avanti. Se invece abbiamo ancora un minimo di orgoglio, rifiutiamo i suoi capricci da campione finito che cerca di spillare più soldi possibili a un club a caso del campionato arabo e facciamo mercato. Siccome però non ci sono idee in dirigenza e la conferma fatta a caso di Pioli e gruppo ne è la prova, si vive alla giornata, si torna quindi al mio brutto discorso. Vogliamo vivere alla giornata? Va bene o gli rinnoviamo oggi o lo mandiamo a quel paese sempre oggi. A che serve tergiversare? Pensi che Ibra non otterrà quello che vuole dalla nostra debole società? Me lo vedo Raiola che va a trattare con Maldini, le risate che si farà così come a suo tempo se le fece con Mirabelli. Se si chiuderà, a qualsiasi cifra si chiuderà, sarà quella voluta da Ibra e Raiola. Magari ti dicono che vogliono 6-7 per ottenere 4. Come dici tu, nessuno ormai cerca Ibra, quindi anche uno stipendio da 2 milioni all'anno sarebbe tanto. Se si chiuderà, lo si farà appunto ad uno stipendio o doppio o triplo di quello giusto.
Il punto è che non si deve sottostimare, ma non si può nemmeno farsi prendere per i capelli dal solito furbetto che nella sua storia ci ha infilato nel c*lo una marea di pacchi.
Donnarumma oggi è il terzo o quarto portiere più pagato al mondo, lo è dall'età di 18 anni, ed è francamente illogico, tanto meno se consideriamo anche la marchetta al fratello acquistato in Grecia. Gigio è bravo, ha potenziale?! Certo, ma guadagna più di portieri che la Champions l'hanno giocata ad alti livelli, che hanno vinto campionati e coppe, che il loro status se lo sono guadagnati con la continuità. Ad oggi chiedere per lui un ulteriore aumento non è accettabile. Per altro anche qui dubito che qualcuno voglia offrirgli di più, e per lo meno offerte al Milan proporzionate al suo ingaggio non credo ne siano mai pervenute.
Stesso discorso per Ibrahimovic, per quanto possa essere ancora un giocatore importante, per la società il suo valore oggi è zero.
Il discorso bonus (anche molto alti) legati alla qualificazione in Champions è più che sensato: se a 39 anni vuole guadagnare una cifra superiore ai 5 milioni (che è già uno stipendio da top che non gli darebbe mai nessuno) lo può fare trascinando la squadra nell'Europa che conta, altrimenti non hai aggiunto nulla e anzi la società ci ha solo rimesso.
Discorso ancora più importante è un altro.
Il Milan post lockdown ha vinto un paio di partite difficili senza Ibra infortunato e ha vinto bene.
Il busillis di tutta la faccenda è che una squadra che si poggia sulle paturnie di un solo uomo, indipendentemente dal suo livello, non è una squadra.
Noi si deve puntare ad essere una squadra. Poi sono d'accordo anche io che è meglio avere i fuoriclasse e più fuoriclasse si ha in squadra più probabilità si ha di vincere, ma il segreto di una squadra vincente è nella sua costruzione: l'Atalanta non ha fatto gli ultimi due campionati perché ha giocatori superiori ai nostri (anzi...), vince perché ogni elemento della rosa è messo nelle condizioni di rendere al massimo del suo potenziale. Quindi, tornando a noi... abbiamo fatto schifo per anni perché avevamo una squadra piena zeppa di lacune che ogni anno non si andava mai a colmare, prendendo giocatori doppioni o strapagando giocatori normalissimi.
La dirigenza e lo staff tecnico del Milan devono avere la forza e la competenza di costruire una squadra con senso logico, è questa la priorità, proseguendo quanto di buono fatto nelle due precedenti sessioni di mercato.
Quella per cui senza lo slavo scandinavo non si possa proprio stare è una storia dell'orrore che qualcuno vuole propinare a tutti i costi, per incompetenza o per mancanza di idee e coraggio e io personalmente non riesco proprio ad accettarla.