Mi è piaciuta tutta la conferenza (traduttore a parte), che poi è stato più il battesimo di fuoco di Gazidis faccia a faccia con la stampa (per la gioia di Sconcerti); a me è piaciuto, è chiaro che sa fare bene il suo lavoro, di diplomazia con la Uefa tessendone le lodi (effettive o meno) per cercare di distendere gli animi, ma tra le righe ha fatto capire che la società per rientrare dove gli compete ha bisogno di qualche margine di manovra in più e una volta tornati ai nostri standard si può anche sottostare ai paletti UEFA, ma non prima di fare investimenti importanti (giovani di prospettiva e non 30enni vuoti a perdere che a bilancio pesano come macigni).
Piatek un po' abbottonato anche per via della lingua, ma mi ha dato l'aria di un duro lavoratore, di pochi proclami ma decisi, che sa di avere l'occasione della vita e il campo sarà l'unica camera di giudizio a cui faremo riferimento, in questo mi ha ricordato molto Sheva..speriamo bene.
Leonardo si vede che è palesemente infuriato con Higuain (e ci credo, ha dovuto correggere in corsa l'acquisto su cui ha fatto più affidamento in agosto, grande parte del suo lavoro passava dalla buona riuscita del Pipita qui da noi)
Maldini più coinvolto dell'altra volta ed è sempre un piacere ascoltarlo, ha ribadito assieme a Leo l'importanza di avere tutta la squadra che creda fortemente nel progetto che la società sta imbastendo.
Spero arrivi sto benedetto esterno però, altrimenti siamo a punto e a capo.