Il comunicato del Milan sul caso Superlega
Abbiamo accettato l'invito a partecipare al progetto di Super League con la genuina intenzione di creare la migliore possibile competizione Europea per i fan di tutto il mondo, per tutelare gli interessi del Club e della nostra tifoseria. Il cambiamento non è facile, ma l'evoluzione è necessaria per progredire, e anche la struttura del calcio Europeo si è evoluta e modificata negli anni.
Ma la voce e le preoccupazioni dei tifosi in tutto il mondo rispetto al progetto di Super League sono state forti e chiare, e il nostro Club deve rimanere sensibile e attento all'opinione di chi ama questo meraviglioso sport.
Continueremo comunque ad impegnarci attivamente per definire un modello sostenibile per il mondo del calcio.
Il comunicato, checchè se ne dica, è ineccepibile.
Anche l'essere entrati era la scelta giusta.
Anche non fare quello che entra ed esce dopo 48h era la cosa giusta da fare.
La cosa sbagliata è stata la preparazione e l'organizzazione.
Se l'intezione era serissima: andava incaricata una società per organizzare tutto nel dettaglio: formato, comunicazione, finanziamenti, contratti TV, contratti di adesione e prsentata con un'adeguata campagna di media con conferenza stampa congiunta dei fondatori.
Se la questione era porre un serio tavolo di confronto con UEFA e FIFA su formati e calendari non si doveva uscire come "creata la superlega che giocherà....". Ma creando un cartello di società che uscendo dall'ECA si proponeva alla UEFA come soggetto alternativo con cui confrontarsi per la definizione dei calendari, dei formati dei ricavi. Insomma, quella è l'ECA... 240 club che rappresentano il 30% dei tifosi, noi siamo i "Pirla" 20 club che rappresentano il 70% dei tifosi. E' chiaro che questi 20 club nell'ECA vengono schiacciati essendo 20 contro 250.
Sta roba di fuga di mezzanotte non l'ho capita.