Code all'apertura di Starbucks a Milano: l'opinione di Diego Fusaro.

Lambro

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Fusaro ha ragione, se parla di italiani pecoroni. Molto più di qualsiasi altra nazionalità al mondo. Sono stato fuori tutta l'estate, tornavo a fine agosto da un aeroporto del nord europa, e in aeroporto ho notato due ragazze con magliette banche con logo Levi's rosso. Poi un uomo. Poi una donna. Tutti italiani. Arrivato in Italia, ne ho viste on giro almeno una trentina in una settimana. Incuriosito e perplesso, ho poi letto che adesso va do moda perché indossata da certe "social influencers". Che popolo di **********...

Non è quello il punto, l'uomo debole fragile "corruttibile&plasmabile" è alla base della società capitalista odierna. è normale che ci siano tipologie di innesco nella moda, 5000 anni fa erano i faraoni e i nobili di corte, negli anni 50 60 70 80 gli attori , i musicisti per parecchie epoche,mentre ora sono i bloggers e le influenze della rete.

Il punto è , come ben sottolineato sopra, che si va verso il totale appiattimento culturale.
Ve lo immaginate l'uomo fra 10.000 anni che sotterra un mcdonalds in australia invece che un pantheon in grecia o un mausoleo romano?
La storia dell'uomo sta per subire , a causa dell'industria, una vortiginosa piega negativa, iniziata con il picco incredibile demografico ad inizio 900 e che non si sa dove ci porterà.
Poi, visto che è citato spesso mcdonalds in questo thread, bè i danni che ha fatto al popolo americano questa catena di venditori di zuccheri e diabete, di grasso e scarsa qualita' del cibo bè...inutile sottolinearla no?
Noi facciamo un discorso autoreferenziale dicendo "che male c'è andarci ogni tanto", ma il problema è che è una catena che ha proposto (propone?) cibo spazzatura a pochi euro, rovinando quindi il ceto più basso diventato improvvisamente superobeso.
Starbucks cosa fa, cappuccini di qualità caffè di alto medio livello o è roba all'americana , una brodaglietta costosa alla moda?
 

Milanforever26

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Mi piacerebbe sapere in quale altro posto faresti due ore di coda per prendere un caffè... La verità è che potrebbero anche vendere piscio di gatto aromatizzato e tanti lobotomizzati facebookdipendenti ci andrebbero lo stesso...

Magari ci fossero le code per i musei e non per 'ste vaccate... purtroppo i giovani d'oggi conosceranno benissimo la differenza tra i diversi tipi di frappuccino, ma poi - per restare in zona Milano - neppure sapranno cosa sono state le 5 giornate...

Pizza Hut è solo un bene che non apra... l'ho trovata quasi un insulto alla pizza vera le due volte che mi ci hanno trascinato...

Nessun problema, se a qualcuno piace che ci vada, semplicemente mi fanno paura le pletore di beoti che devono frequentare certi posti "in" semplicemente perché fa figo o perché lo dice la tv, mi pareva di essere stato chiaro...

Sul primo punto: a decine e decine di inaugurazioni ci sono code di ore (e ai concerti?)..qui parliamo del primo Starbucks in Italia, oltretutto un locale unico nel suo genere (ce ne sono solo altri due paragonabili in tutto il mondo) che apre in una città con milioni di abitanti e turisti..ti stupisci ci sia la fila? bo..io al parco divertimenti (Gardaland ndr) ho fatto 90 minuti di coda per certe attrazioni..ma di che parliamo?? L'invasione ammmmerigana?

Punto secondo: ma non so dove vivi tu, io di code fuori dai musei (quelli che meritano, ovviamente) ne ho viste e di lunghissime..vai agli Uffizi, prova ad entrare a San Pietro, ai musei Vaticani, prova a vedere per entrare alla Basilica di San Marco se c'è una volta che ti fai meno di un'ora di coda..l'ultima volta che sono stato a Milano c'era mezz'ora di fila fuori dal Duomo per i controlli di sicurezza..

Perché dobbiamo sempre fare sto qualunquismo da 2 soldi? si è fatta una polemica insensata su un locale che non ruba nulla all'Italia..siamo talmente fieri e certi delle nostre tradizioni che temiamo vengano messe in croce da un bar..
 

Milanforever26

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Sono proprio queste situazioni che mi fanno provare pena per i nostri connazionali: seguire i “social influencers” e uniformarsi a quel che dicono è sintomo di una bassezza intellettuale a dir poco preoccupante.

Io nemmeno ho i social ma definire questa una piaga italiana mi fa morire...solito criticarci addosso senza motivo..siamo ultimi al mondo per alfabetizzazione web, qui le robe arrivano mediamente anni dopo il resto del mondo occidentale ma pensiamo di essere in cima alla lista dei pecoroni...

Io quando vado all'estero invece mi rendo proprio conto di come l'italiano sia mediamente molto più "sveglio" rispetto ad altri popoli che se non trovano cartelli o indicazioni o qualcuno che gli dice "cosa fare" sono persi..
Purtroppo siamo anche più maleducati e ci si nota subito
 
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Sul primo punto: a decine e decine di inaugurazioni ci sono code di ore (e ai concerti?)..qui parliamo del primo Starbucks in Italia, oltretutto un locale unico nel suo genere (ce ne sono solo altri due paragonabili in tutto il mondo) che apre in una città con milioni di abitanti e turisti..ti stupisci ci sia la fila? bo..io al parco divertimenti (Gardaland ndr) ho fatto 90 minuti di coda per certe attrazioni..ma di che parliamo?? L'invasione ammmmerigana?

Punto secondo: ma non so dove vivi tu, io di code fuori dai musei (quelli che meritano, ovviamente) ne ho viste e di lunghissime..vai agli Uffizi, prova ad entrare a San Pietro, ai musei Vaticani, prova a vedere per entrare alla Basilica di San Marco se c'è una volta che ti fai meno di un'ora di coda..l'ultima volta che sono stato a Milano c'era mezz'ora di fila fuori dal Duomo per i controlli di sicurezza..

Perché dobbiamo sempre fare sto qualunquismo da 2 soldi? si è fatta una polemica insensata su un locale che non ruba nulla all'Italia..siamo talmente fieri e certi delle nostre tradizioni che temiamo vengano messe in croce da un bar..

Siamo italiani. Toccateci tutto ma non le nostre floride e rigogliose piantagioni di caffè... :asd:
 
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Non è quello il punto, l'uomo debole fragile "corruttibile&plasmabile" è alla base della società capitalista odierna. è normale che ci siano tipologie di innesco nella moda, 5000 anni fa erano i faraoni e i nobili di corte, negli anni 50 60 70 80 gli attori , i musicisti per parecchie epoche,mentre ora sono i bloggers e le influenze della rete.

Il punto è , come ben sottolineato sopra, che si va verso il totale appiattimento culturale.
Ve lo immaginate l'uomo fra 10.000 anni che sotterra un mcdonalds in australia invece che un pantheon in grecia o un mausoleo romano?
La storia dell'uomo sta per subire , a causa dell'industria, una vortiginosa piega negativa, iniziata con il picco incredibile demografico ad inizio 900 e che non si sa dove ci porterà.
Poi, visto che è citato spesso mcdonalds in questo thread, bè i danni che ha fatto al popolo americano questa catena di venditori di zuccheri e diabete, di grasso e scarsa qualita' del cibo bè...inutile sottolinearla no?
Noi facciamo un discorso autoreferenziale dicendo "che male c'è andarci ogni tanto", ma il problema è che è una catena che ha proposto (propone?) cibo spazzatura a pochi euro, rovinando quindi il ceto più basso diventato improvvisamente superobeso.
Starbucks cosa fa, cappuccini di qualità caffè di alto medio livello o è roba all'americana , una brodaglietta costosa alla moda?
A livello teorico sono d'accordo con te. Però se la gente ci va... Non è neanche una questione di prezzo perché con i soldi per un pranzo da Mc si può tranquillamente mangiare altro. Ad esempio in Italia nei supermercati con pochi euro un primo piatto già pronto te lo compri. Se la gente va da Mc è perché vuole mangiare esattamente ciò che Mc offre e c'è poco da fare.
 

rot-schwarz

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voi vi preoccupate dai social influencer, non e' questo il problema, i social influencer in altri paesi e' molto piu' forte e' un'altra forma di publicita'. Il punto e' la incapacita' e il provincialismo di certi settori industrali italiani di non essere in grado fi far risaltare al meglio prodotti tradizionali italiani. Specialmente il settore alimentari. L'italia esporta in tutto il mondo ca. 50 mrd di Euro generi di alimentari, potrebbe sembrare molto, ma se si fa un paragone con cenrti paesi che di tradizione di cucina non sono all'avanguardia mi viene da piangere. paesi bassi ha 93 mrd, germania 87, francia : 75: spagna 60. I produttori italiano sono provinciali e molti incapaci.
 

Milanforever26

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voi vi preoccupate dai social influencer, non e' questo il problema, i social influencer in altri paesi e' molto piu' forte e' un'altra forma di publicita'. Il punto e' la incapacita' e il provincialismo di certi settori industrali italiani di non essere in grado fi far risaltare al meglio prodotti tradizionali italiani. Specialmente il settore alimentari. L'italia esporta in tutto il mondo ca. 50 mrd di Euro generi di alimentari, potrebbe sembrare molto, ma se si fa un paragone con cenrti paesi che di tradizione di cucina non sono all'avanguardia mi viene da piangere. paesi bassi ha 93 mrd, germania 87, francia : 75: spagna 60. I produttori italiano sono provinciali e molti incapaci.

:grande::grande::grande:

No ma è sempre colpa degli altri eh...
 

Milanforever26

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Faccio solo una postilla sulla presunta "colazione tipica" italiana ovvero cappuccino/caffè e brioche al bar presi al volo.

Ma questa colazione (che pure io adoro) è davvero figlia della volontà o è il nostro compromesso perché siamo sempre di corsa?

Io vedo gli stessi italiani fare colazione in albergo se è a buffet: 1-2 tazze di cappuccino/the/caffè/cioccolata (a seconda dei gusti o latte e cereali), 2 brioche, fette biscottate con marmellata, yogurt, frutta varia, spremuta.
Alcuni addirittura passano direttamente al salato..

Come mai quando si ha "tempo" ed è gratis la tradizione va a farsi benedire e non ci sono problemi?
 

gabri65

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Faccio solo una postilla sulla presunta "colazione tipica" italiana ovvero cappuccino/caffè e brioche al bar presi al volo.

Ma questa colazione (che pure io adoro) è davvero figlia della volontà o è il nostro compromesso perché siamo sempre di corsa?

Io vedo gli stessi italiani fare colazione in albergo se è a buffet: 1-2 tazze di cappuccino/the/caffè/cioccolata (a seconda dei gusti o latte e cereali), 2 brioche, fette biscottate con marmellata, yogurt, frutta varia, spremuta.
Alcuni addirittura passano direttamente al salato..

Come mai quando si ha "tempo" ed è gratis la tradizione va a farsi benedire e non ci sono problemi?

Purtroppo rientra anche nella tradizione l'avere da lavorare. La nostra colazione è chiaramente dettata dalle nostre tradizioni e la ritengo un buon compromesso tempo vs volontà. Quello che dici, almeno per me, non vale, e anche quando non devo lavorare non mi discosto molto da questo cliché. Mi risulta abbastanza difficile cambiare radicalmente le abitudini, ma questo a causa del mio carattere metodico e noioso. Magari posso farlo per qualche giorno, ma poi immancabilmente comincio a sentire la nostalgia ...
 

Milanforever26

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Purtroppo rientra anche nella tradizione l'avere da lavorare. La nostra colazione è chiaramente dettata dalle nostre tradizioni e la ritengo un buon compromesso tempo vs volontà. Quello che dici, almeno per me, non vale, e anche quando non devo lavorare non mi discosto molto da questo cliché. Mi risulta abbastanza difficile cambiare radicalmente le abitudini, ma questo a causa del mio carattere metodico e noioso. Magari posso farlo per qualche giorno, ma poi immancabilmente comincio a sentire la nostalgia ...

Io generalmente come colazione tipica (che faccio a casa) sono più per caffelatte e biscotti...ma devo dire che da un po' di tempo sto passando a un caffe lungo all'americana, yogurt e spremuta, questo per un semplice motivo, stufo di svegliarmi "alla Fantozzi" (hai presente no?) ho anticipato la sveglia di 20 minuti..così posso fare colazione serenamente senza l'assillo dell'orologio (PS: mi alzo alle 6 eh..non alle 8 sia chiaro)
 
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