Bah ma non è che si risolvono le cose sempre con le minacce e le punizioni.
Non so in che ambiente di lavoro lavorate voi ma ci sono anche altri modi.
Della vicenda si guarda solo un aspetto secondo me. Io dico: Fonseca ha rassicurato che lui in settimana aveva spiegato le ragioni dell'esclusione ai due giocatori e che loro le avevano capite. Evidentemente non è vero. Dunque prima di massacrare i giocatori bisognerebbe chiedersi se le cose DENTRO lo spogliatoio funzioni o no, se questo allenatore ha in mano la squadra e il gruppo. I giocatori lo rispettano e lo seguono? Perchè se si arriva a doverli punire o minacciare, ragazzi, vuol dire che la situazione è sfuggita di mano.
Da che mondo e mondo un buon leader deve coinvolgere, convincere e spingere a dare il massimo, con autorevolezza e carisma.
Un capo che vi minaccia e vi punisce è un buon capo?
A meno che non sia una dittatura, direi che non funziona. Finisce solo per creare altri problemi e demotivare le persone, fino a quando se ne vanno.
Non so, questo è il pane quotidiano di cui vivo, alla fine. Per me è un argomento interessante.
Se guardo al Milan, vedo una società senza testa prima di tutto, perchè la dirigenza è formata da persone incompetenti e incapaci. Pero scendendo nel dettaglio della squadra, io vedo che manca anche la leadership dell'allenatore, per me è veramente evidente e questi episodi sono una conseguenza.
Concordo con gran parte di quello che dici. Non si puo' neanche attribuire tutte le colpe alla società. Insomma, magari certe scelte sono sbagliate, magari Fonseca é un senza palle, magari i giocatori sono scarsissimi, ma di sicuro non é spiegabile che si prendano 6 gol in 3 partite e che non ci sia alcuna proposta di gioco. Siamo andati anche scemando come proposta di gioco in tre partite.
Questo é quello che ottieni quando non hai leader in campo e nello spogliatoio. E con leader non intendo dire uno che "attacca al muro", ma quello che parla con tutti, quello che arriva prima di tutti e che se ne va dopo di tutti, quello che chiede la palla quando agli altri tremano le gambe. Insomma, quello che era Ibra.
Prima domanda: Come si risolve?
Per me o si fa avanti qualcuno, o ne compri uno. Basti pensare che il capitano del Milan é Calabria...
Seconda domanda: Chi doveva accorgersi di questa carenza?
Ibra mi sembra l'unico li in mezzo che ne capisca qualcosa di dinamiche societarie.
Terza domanda: Perché non é stato fatto nulla?
Bisogna anche dire che dopo 5 anni ci si sarebbe aspettato che l'esempio lo dia chi ora si mette a fare i capricci.
Situazione estremamente complicata, certo la società é la parte più importante, ma la società mi sembra che abbia anche delegato alcune scelte, come sempre, le colpe ed i meriti vanno condivise tra tutti i componenti.
Se riescono a guardarsi negli occhi ed a tirare fuori le palle, si cambia registro ieri, non domani.