E le marmotte fanno la cioccolata...
Scherzo eh, ma quello che dici tu succede nel libro cuore, forse.
In una qualunque organizzazione, non solo nel calcio, se non c'è chiarezza dei ruoli, non c'è competenza, le persone che hanno responsabilità non hanno capacità ne carisma ne autorevolezza per imporre le proprie idee e farsi seguire dal gruppo, quello che succede sono l'anarchia e il caos.
Questo succede ovunque, figuriamoci in un gruppo di ragazzi di 25-30 anni.
Theo e Leao in questa vicenda sono gli unici che hanno avuto le palle, mi pare. Perchè vengono massacrati come sempre per il gesto che hanno fatto mentre mi pare nessuno dica che hanno segnato il goal del pareggio. Dunque oltre alle parole e la polemica, hanno fatto anche i fatti. Si sono presi una bella responsabilità di fronte ai compagni e ai tifosi, pero nel concreto delle cose sono loro ad aver salvato la baracca altrimenti avremmo perso anche con la Lazio.
Se dopo il cooling break avessero trotterellato, questo massacro sarebbe stato sacrosanto. Invece hanno preso il primo pallone, letteralmente, e sono andati in porta.
Ripeto, per me in questo gioco al massacro si stanno prendendo di mira le persone completamente sbagliate. E sottolineo completamente. Perchè il nocciolo della questione è tutto un altro.
figurati, non me la prendo per niente, scrivi quello che vuoi, è giusto sdrammatizzare

. Comunque non è un gioco al massacro, semplicemente è stigmatizzare un comportamento non professionale messo in atto da professionisti strapagati dal Milan. Han fatto una cosa che non dovevano fare e lo si è detto, finita lì. Non è un gioco al massacro, tanto è vero che neanche li hanno puniti. Theo a fare la scenetta d'asilo e poi rinnegare tutto davanti a un microfono che palle avrebbe avuto? Semplicemente, secondo me, lui si è fatto prendere dalla situazione, ha reagito di pancia e poi davanti alle telecamere se l'è fatta sotto e ha ritrattato. Però resta l'episodio di insubordinazione che non è degno del giocatore che è lui, non è rispettoso nei confronti del tuo superiore, non è rispettoso nei confronti dei tifosi che ti vogliono veder giocare per il Milan e non per te stesso e non è rispettoso per i suoi compagni che si sono visti trattati come dei dementi, soprattutto Terraciano che per Theo è evidentemente "quello che non deve giocare perchè è scarso". Nel momento del raggruppamento nel cooling break, tu da senatore del gruppo, dovevi andare in mezzo ed incitare tutti, ringraziare Terraciano e spronare i compagni per far vincere la partita al Milan. Invece di isolarti e far vedere che tu non vuoi far parte del gruppo perchè sei il più forte, perchè non devi stare in panchina (indirettamente "perchè Terraciano è scarso") e perchè a te in fondo in fondo della partita non te ne fregava nulla. Ti interessa solo quando giochi. Stesso discorso per Leao che ha addirittura molti meno neuroni e capacità tecniche di Theo.
Diciamo la verità, se sta scenetta l'avessero fatta Terraciano e Jovic, si sarebbero tirati fuori certi discorsi giustificatori nei loro confronti o li avremmo mangiati vivi e li sì che ci sarebbe stato il massacro. Eppure Terraciano e Jovic dal punto di vista personale, avrebbero più ragioni per lamentarsi, visto che giocano sempre poco. Siccome l'han fatto i due più forti della squadra, si tende a giustificarli per proteggerli perchè si ha la solita paura atavica del "cosa facciamo senza Theo e Leao"? Speriamo che non si arrabbino, mettiamoli su un piedistallo e circondiamoli con una campana di vetro. A mio avviso questo atteggiamento è l'atteggiamento sbagliato. Al Milan non c'è nessuno di intoccabile sia per doti tecniche, tanto meno per quelle morali. Non abbiamo gente tipo Messi o Ronaldinho che gli dici "senti, fai quello che vuoi, basta che mi fai vincere champions e campionato. Scegli tu allenatore e schemi".
Se non c'è disciplina, non pui costruire niente. La disciplina nel gruppo squadra la deve imporre l'allenatore e la dirigenza, mentre i calciatori devono mantenerla. Fine. Poi nei gruppi veri, quelli forti, sono appunto gli stessi senatori a farla mantenere, ma qua non siamo nemmeno all'inizio di un gruppo, siamo ad un altro discorso. Se l'allenatore non impone la disciplina, tu dirigenza corri in suo aiuto. Se l'allenatore sbaglia, tu dirigenza lo mandi via. Ma tu calciatore devi solo correre, sudare e calciare la palla. Se tu calciatore ti mostri indisciplinato, devi pagare le conseguenze, non devi essere premiato o comunque giustificato. Altrimenti la disciplina la decidono i calciatori.
Ripeto, non stiamo parlando di Messi e Ronaldinho ma di due che han perso 6 derby di fila e sono entrati nella storia del Milan ANCHE per questo. Quindi abbassare ali e orecchie e giocare per il Milan e non per se stessi, grazie.