Alexis Saelemaekers

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Alla fine il FPF (a proposito ho comprato il bel libro al riguardo pubblicato dall'ex frequentatore del Forum, Il Re dell'est, molto interessante) è un gioco in cui devi controllare il Payroll dato dalla somma di ingaggi e ammortamenti anno per anno, aiutandoti con le plusvalenze negli anni in cui sei nella ***** e non riesci a far quadrare i conti. Quanto strutturalmente devi ricorrere alle plusvaenze e quindi ricorrere alle cessioni, dipende da quanto vuoi sforare con il payroll rispetto ai ricavi. Se spendi quanto guadagni non sei obbligato a cedere nessuno, se però magari vai a rinnovare un giocatore con un mega contratto e quindi sfori, poi devi cederne un altro un anno e un altro l'anno dopo per far quadrare i conti.
E' un gioco di equilibri che per funzionare deve partire da una base che rende per quello che costa. Finchè avrai una rosa che costa 200 e rende 50 qualsiasi politica è inattuabile. Puoi avere una rosa che costa 50 e rende 50, oppure una che costa 200 e rende 200. In entrambe i casi puoi muoverti verso il tuo punto di equlibrio.

non trovo attinenza con quello che hai quotato ma sono d'accordo.. ma chi sarebbe questo re dell'est scrittore? Il nome intendo
 
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Le caratteristiche sono il mio cavallo di battaglia sul forum.
Per me un DS non può essere infallibile e prendere sempre e solo futuri fenomeni.
Ma quello che è Inaccetabile è sbagliarsi sulle caratteristiche.
Se hai bisogno di un Pirlo, non puoi tornare con un de Jong (Nigel).
Per il resto se vai a prendere uno che ha le caratteristiche di Pirlo ma che il giocatore poi non riesce a sfondare non li darò colpe.

Ed è pure per questo che a me piacciono i Sarri e i Gasperini mentre non piace Allegri.

Sarri e Gasperini tu dicono che tipo di giocatore vogliono per fare il loro calcio.
Allegri chiefe il più forte.
Se il più forte non è disponibile allora chiede il numero 2 anche se non c'entrano una mazza a livello di caratteristiche quei 2 giocatori.
Ad esempio potrebbe passare da un Mertens ad un Vieri senza problemi. Perché lui non fa gioco. Lascia i propri giocatori giocare in fase offensiva.
Ho più stima per chi insegue un idea.
Poi chiaramente quel idea con i giocatori giusti può addirittura cambiare la storia del calcio come abbiamo avuto la fortuna di farlo con Arrigo e i fenomeni che aveva.

ma perchè dici che allegri è questo tipo di allenatore? a me non pare.
nel nostro scudetto ha panchinato pirlo e seedorf mettendo flamini e ambrosini... non mi pare abbia giocato con i più forti ma con quelli adatti.
in attacco c'era robinho e non pato da titolare. altro esempio
 

Lineker10

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Alla fine il FPF (a proposito ho comprato il bel libro al riguardo pubblicato dall'ex frequentatore del Forum, Il Re dell'est, molto interessante) è un gioco in cui devi controllare il Payroll dato dalla somma di ingaggi e ammortamenti anno per anno, aiutandoti con le plusvalenze negli anni in cui sei nella ***** e non riesci a far quadrare i conti. Quanto strutturalmente devi ricorrere alle plusvaenze e quindi ricorrere alle cessioni, dipende da quanto vuoi sforare con il payroll rispetto ai ricavi. Se spendi quanto guadagni non sei obbligato a cedere nessuno, se però magari vai a rinnovare un giocatore con un mega contratto e quindi sfori, poi devi cederne un altro un anno e un altro l'anno dopo per far quadrare i conti.
E' un gioco di equilibri che per funzionare deve partire da una base che rende per quello che costa. Finchè avrai una rosa che costa 200 e rende 50 qualsiasi politica è inattuabile. Puoi avere una rosa che costa 50 e rende 50, oppure una che costa 200 e rende 200. In entrambe i casi puoi muoverti verso il tuo punto di equlibrio.

Fino a quando non raggiungeremo codesto punto di equilibrio, che poi è pure un equilibrio logico, il Milan non può ripartire.
Non c'entra Elliott, né Arnault, non c'entrano gli allenatori.
Fino a quando non sarà costruita e gestita bene una rosa coerente che renda per quello che vale non c'è speranza.

So che gran parte del forum preferisce non rendersi conto d questo, ma è in assoluto e in modo imprescindibile la priorità. Se non risolviamo questo punto non c'è alternativa, e non ci saranno scorciatoie.
Fine OT

Saele e diversi altri acquisti di questa stagione, comunque disastrosa, se non altro hanno un senso logico, molto piu delle assurdità commesse nelle stagioni passate che hanno composto, in modo quasi irreparabile, una rosa senza capo né coda e costosissima.
 
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non trovo attinenza con quello che hai quotato ma sono d'accordo.. ma chi sarebbe questo re dell'est scrittore? Il nome intendo

L’utente é @Il Re dell’Est , attivissimo fino a metá 2018, il nome vero é Felice Raimondo , il libro é : “Fair Play Finanziario. Normativa e approfondimenti” , con prefazione di Umberto Lago, autopubblicato sulla piattaforma Amazon
 

Djici

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Sono d'accordo sulla prima parte del tuo discorso, le caratteristiche dei giocatori sono fondamentali: se cerchi un'ala che deve restare larga e puntare continuamente il terzino non prendi Bernardo Silva, ma prendi Coman, tanto per fare un esempio.

Non sono d'accordo invece sull'allenatore: al di là dei gusti e sul peso che ognuno di noi dà al gioco proposto, nell'economia di una valutazione sull'allenatore, secondo me l'allenatore ideale è quello che si adatta al materiale a disposizione. Io posso anche prediligere un gioco sulle fasce, ma se mi dai dei palleggiatori a centrocampo e delle punte tecniche e fisicamente non possenti, certo non mi posso mettere a fare 4-4-2 e a puntare sui cross dal fondo, e viceversa.
Anche perché non sempre il mercato può darti quello che cerchi.
Gasperini su questo non lo metterei sullo stesso piano di Sarri, mi pare più evoluto da questo punto di vista: sa plasmare i giocatori a disposizione e adattarli, e soprattutto sa cambiare la faccia della sua squadra a partita in corso, Gomez ad esempio in alcune partite fa il trequartista, in altre lo trovi sempre largo a dar manforte al terzino.

D'accordo che se arriva un allenatore à stagione in corso come Pioli ti devi addatare alla rosa.
Invece se arriva un Giampaolo e puoi essere attivo sul mercato, allora va cercato il giocatore con le caratteristiche che chiede l'allenatore.
Magari non sarà uno top 10 al mondo ma deve avere le caratteristiche richieste da l'allenatore.
Se poi non è stato accontentato non giudico l'allenatore in modo troppo severo. Ovviamente deve cercare di addatarsi alla rosa ma non è ne normale ne giusto.
 

Molenko

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Altra buonissima partita, anche meglio dei 40 minuti con la Roma. Mi ha impressionato tanto soprattutto atleticamente, negli spezzoni precedenti mi era sembrato un po' troppo compassato, invece stasera nonostante avesse davanti un cliente molto rapido come Jony ha fatto benissimo da quel punto di vista.
Poi corre come un dannato, quel recupero su passaggio sbagliato di Rebic è stato eccezionale.
 

A.C Milan 1899

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Fino a quando non raggiungeremo codesto punto di equilibrio, che poi è pure un equilibrio logico, il Milan non può ripartire.
Non c'entra Elliott, né Arnault, non c'entrano gli allenatori.
Fino a quando non sarà costruita e gestita bene una rosa coerente che renda per quello che vale non c'è speranza.

So che gran parte del forum preferisce non rendersi conto d questo, ma è in assoluto e in modo imprescindibile la priorità. Se non risolviamo questo punto non c'è alternativa, e non ci saranno scorciatoie.
Fine OT

Saele e diversi altri acquisti di questa stagione, comunque disastrosa, se non altro hanno un senso logico, molto piu delle assurdità commesse nelle stagioni passate che hanno composto, in modo quasi irreparabile, una rosa senza capo né coda e costosissima.


Il punto di equilibrio riguarda, come scritto, i ricavi. E i ricavi possono essere aumentati dalla proprietà nei modi che sappiamo, quindi dire che avere dietro Elliott o Arnault sia lo stesso è falso, oggettivamente.

[MENTION=4357]sunburn[/MENTION] l’aveva mostrato bene che Suning ha praticamente raddoppiato i ricavi Inda. È elementare che se hai ricavi molto superiori perché la proprietà immette denaro con sponsor, raggiungere il punto di equilibrio sia n volte più semplice, richieda meno sacrifici e permetta lo sviluppo di un progetto tecnico migliore.

Cito Superlollo (non trovo più il post di Sunburn ma anche questo va benone)

Visto che ogni tanto leggo " non si può fare" oppure altre fantasiose teorie per cui una proprietà non potrebbe iniettare ( sempre che lo voglia ) soldi nella squadra sono andato a vedermi i numeri di Suning.

Bene, i Cinesi hanno pompato nelle casse dei prescritti ben 227 mln in 3 anni ( il dato è a Giugno 2019 perchè non ne ho trovati più recenti ) .

Come ha fatto ?

ha semplicemente sponsorizzato l'inter direttamente ( il famoso Naming alla pinetina che ora si chiama "Suning Training Center' ) e indirettamente con un milione di sponsorizzazioni che riportano tutte a Suning.
Di fatto molte aziende che figurano con nomi diversi perchè producono altro ma sempre sotto il "mondo Suning".


Ora la domanda sorge spontanea, perchè una società Cinese vorrebbe sfondare a Milano ?

La risposta è per varie questioni, ma la principale è Geopolitica ( e valeva anche per il Milan Cinese e il Milan di Elliot ).
Milano da qui ai prossimi 15 anni avrà una crescita esponenziale che porterà la capitale lavorativa Italiana al pari delle più grandi metropoli Europee grazie alla Brexit.
Tutte le più grandi aziende mondiali stanno mettendo la bandierina a Milano e i cantieri aperti per modernizzare la città stanno spuntando come funghi.

Dato che salta subito all occhio e lo si nota dal PIL di Milano attestato al 9% contro lo 0,2% nazionale.

Spero di aver fatto un pò di chiarezza in merito.

È evidente che senza quei 227 milioni di Zio Zhang ora l’Inda non sarebbe quello che è attualmente, per quanto potessero gestirla bene avrebbero avuto limiti di budget molto più stringati e forse manco sarebbero tornati in CL.



Fine OT.
 
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Il punto di equilibrio riguarda, come scritto, i ricavi. E i ricavi possono essere aumentati dalla proprietà nei modi che sappiamo, quindi dire che avere dietro Elliott o Arnault sia lo stesso è falso, oggettivamente.

[MENTION=4357]sunburn[/MENTION] l’aveva mostrato bene che Suning ha praticamente raddoppiato i ricavi Inda. È elementare che se hai ricavi molto superiori perché la proprietà immette denaro con sponsor, raggiungere il punto di equilibrio sia n volte più semplice, richieda meno sacrifici e permetta lo sviluppo di un progetto tecnico migliore.

Cito Superlollo (non trovo più il post di Sunburn ma anche questo va benone)



È evidente che senza quei 227 milioni di Zio Zhang ora l’Inda non sarebbe quello che è attualmente, per quanto potessero gestirla bene avrebbero avuto limiti di budget molto più stringati e forse manco sarebbero tornati in CL.



Fine OT.

É nota la tua posizione.
Ma permettimi di fare 2 annotazioni.

1) Elliot venderá, o Arnault comprerá, se avranno voglia di farlo e ci saranno le condizioni, non in funzione del tifo, quindi, anche perché sembra una cosa lungi dal concretizzarsi, mi porrei piú con lo spirito dell’osservatore che del tifoso. Non ci possiamo fare nella, sará quel che sará, per ora c’é solo quel che c’é.

2) Anche arrivasse Arnault, sarebbe utile che i suoi 50m extra all’anno (oltre non esiste, sono solo prestiti o sostituzione di altre entrate) sarebbe piú utile che li usasse per alzare il budget del Payroll da 150 a 200 di una squadra in equilibrio di bilancio che per tappare il buco di bilancio di 100 milioni, facendolo scendere a 50 e comunque dover essere sanzionati per il FpF, perché spendiamo 13 milioni per Biglia, 11 per Paquetá, 9 per Caldara che gioca a Bergamo e cosí via.

In ogni caso il lavoro di Gazidis Di equilibrare i conti é fondamentale che arrivi o non arrivi Arnault.

Quindi speriamo lo facciano bene, se poi Arnault non arriva é l’unica via di uscita, se arrivasse, tra conti in equilibrio e stadio, gli avrebbero apparecchiato la tavola.
 

Lineker10

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Il punto di equilibrio riguarda, come scritto, i ricavi. E i ricavi possono essere aumentati dalla proprietà nei modi che sappiamo, quindi dire che avere dietro Elliott o Arnault sia lo stesso è falso, oggettivamente.

[MENTION=4357]sunburn[/MENTION] l’aveva mostrato bene che Suning ha praticamente raddoppiato i ricavi Inda. È elementare che se hai ricavi molto superiori perché la proprietà immette denaro con sponsor, raggiungere il punto di equilibrio sia n volte più semplice, richieda meno sacrifici e permetta lo sviluppo di un progetto tecnico migliore.

Cito Superlollo (non trovo più il post di Sunburn ma anche questo va benone)



È evidente che senza quei 227 milioni di Zio Zhang ora l’Inda non sarebbe quello che è attualmente, per quanto potessero gestirla bene avrebbero avuto limiti di budget molto più stringati e forse manco sarebbero tornati in CL.



Fine OT.

Penso in definitiva che parliamo di due cose diverse.

La proprietà è una componente importante, come l'allenatore, anzi molto di più, questo è ovvio.

Ma, per me, non è il problema principale del Milan. Se anche avessimo Arnault a sponsorizzare le mutande del Milan e Milanello tappezzato come una borsa LV, si potrebbe COMUNQUE il problema della gestione, che per me, è il problema principale. Non l'unico, ma il principale del Milan di oggi.

Tornando in topic, fino a ora abbiamo pagato giocatori come Saele pure 40 milioni. Paqueta è una riserva come il belga, e quella cifra è costato. E così via altri esempi.

Ora il buon Saele è un giocatore interessante e utile, poco più, ma è costato 7 milioni, come un acquisto della SPAL, dunque il valore che ha e che porta alla squadra.

Parlando in termini pratici, se arriva Arnault sponsorizza ogni bene per i 70 milioni che può come Suning MA poi non ci sono idee chiare, coerenza, competenza, lungimiranza, pazienza nella gestione tecnica ti ritrovi ad avere la squadra piena di Paqueta e Piatek e Silva eccetera. Questo è il punto. Per cui che sia Arnault o Elliott il proprietario per me non cambia nulla, la priorità resta la stessa.

Della proprietà a me interessa che porti un certo stile di gestione, molte delle cose citate sopra dipendono da loro. Poi i soldi. Ma vengono dopo, molto molto dopo.

Dal mio punto di vista, capisco più le critiche a Gazidis di quelle a Elliott, parlando di ruoli. Poi ognuno pensa come vuole, di oggettivo nella vita c'è la morte e basta.
 
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