In questo momento non ci sono vincitori e vinti in senso assoluto.
L'Ucraina ha il vantaggio del difensore, la Russia ha il vantaggio di un parco mezzi sterminato (per lo piu residuati sovietici, ma tant'è) e moltissimi uomini da poter gettare nel tritacarne (ma non tanti quanti pensate voi, soprattutto se parliamo di soldati addestrati a dovere).
Entrambi i contendenti stanno avendo grossi problemi economici, con la fondamentale differenza che Washington ha aperto una lifeline con l'Ucraina, di fatto sostenendo il loro sforzo bellico e con la promessa di inondarli di soldi per la ricostruzione.
La Russia ha piu risorse, certo, ma non ha questa fortuna e la sua economia sta andando in frantumi (la perdita di PIL nel 2022 è stimata nel -10/12%...) , oltre a dover sostenere pesanti perdite che sono sempre piu difficili da giustificare all'opinione pubblica (vi prego non guardate i "sondaggi di gradimento" per Putin fatti in Russia, valgono come la carta igienica) al di fuori di una vittoria totale che appare sempre piu difficile da raggiungere.
Al momento, considerando i piani originali russi (blitzkrieg con presa di Kiev, liquidazione di Zelensky, occupazione immediata dell'est con folle festanti ad accogliere i liberatori e ritorno in pompa magna del pagliaccio Yanukovich), la guerra è stata un disastro.
Ora sta tutto nel capire quanto Putin sarà abile a vendere alla propria opinione pubblica e al resto del mondo un palese cambio di piani dopo aver toccato con mano l'impossibilità di raggiungere una vittoria totale come un trionfo spettacolare.
Dovrà vendere al suo popolo che Crimea, Donbass e poco altro (Odessa non gliela daranno mai, al massimo Kherson e zone limitrofe) valga bene decine di migliaia di morti e lo stato di paria economico e internazionale.
Ah, e aggiungo: credere che la Cina abbia il benchè minimo interesse a tenere in piedi la Russia riempendola di soldi con tutto quello che c'è alla base dei rapporti tra i due paesi significa credere nelle favole.