Troppi stranieri in A. Intervenga il governo

Ringhio8

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Una cosa del genere avrebbe un conseguenza disastrosa nel breve periodo ,il giorno dopo l entrata in vigore della legge lo sai cosa succedera ?che il prezzo dei mediocri giocatori italiani schizzera alle stelle perche la loro domanda è aumentata ma l offerta è rimasta invariata ,se oggi vigile urbano ti chiede 30 per ricci ,con questa legge te ne chiedera il doppio
Beh, un po' come negli anni 90, le stelle delle squadre di media alta classifica se le volevi le dovevi pagare, e ammettiamolo, quanto era più bella la serie a? Se li volevi dovevi pagare tanto e sperare che il giocatore gradisse di spostarsi. Sarò romantico io ma che bello era, l'ultimo "romantico" che ho amato tanto è stato Di Natale , ha rifiutato di tutto pur di stare a Udine.
 

Brotherhedo

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Ciao @Franco e complimenti per il topic, tema davvero interessante e che sicuramente ha molte interpretazioni e punti di vista.

Faccio un paragone extra-calcistico, parlando della situazione del basket in Italia e delle misure prese a livello di feredazione negli ultimi anni.
Anche qui la situazione e` abbastanza grigia e a mio parere si vede non tanto sul vertice (i campioni, quelli veri, emergono sempre e comunque, vedi i vari Gallinari, Bargnani &co...in sostanza si producono e alimentano da soli, a volte inspiegabilmente) ma sui giocatori di fascia media, quelli per cui, di fatto, e` la formazione, partendo dal livello giovanile, a fare la differenza.

Ecco, questa formazione e`, per vari motivi, specialmente economici, venuta a mancare, creando un vuoto.

La risposta "legislativa"della federazione e` stata quella di obbligare le societa` a schierare a roster 6 giocatori italiani (o di formazione italiana) e 6 stranieri: in questo modo credevano di dare campo e crescita ai giocatori italiani.

Risultato: ogni squadra ha 6 giocatori italiani, che per la maggior parte del tempo siedono inutilizzati in panchina.
Esiste un mercato specifico per i giocatori italiani, i cosiddetti "panda" di cui fanno parte ragazzini tesserati solo per entrare nelle norme e giocatori sul viale del tramonto, che prolungano la propria carriera per qualche guadagno in piu`.

La loro presenza e rilevanza e` alquanto bassa (salvo rari casi), i benefici per il movimento pressoche` nulli (non mi sembra che in questi anni il bacino di giocatori per la nazionale sia aumentato qualitativamente e numericamente).

A mio modestissimo parere il problema e` a monte, dove la cura e gli investimenti nei settori giovanili sono crollati.
Il problema non e` solo nella qualita` della formazione che viene data, ma anche nella forma: c'e` un processo di standardizzazione estrema, dove chi non rientra in questi specifici standard viene abbandonato, le tempistiche sono serrate e l'omologazione (di pensiero prima e di tecnica/gestione atletica poi) e` totale.

In poche parole i ragazzini vengono allevati come pollame, istruiti a compiere quei due/tre gesti tecnici basilari in determinati contesti, istruiti in modo estremamente standardizzato e meccanico a livello tattico e se tutto va bene spediti al livello superiore, fino ad arrivare alle prime squadre.

E` lo stesso che sta succedendo nel mondo calcistico?
In merito calcio, la mia conoscenza e` sicuramente minima, rispetto ad altri utenti qui sul forum, di cui chiedo l'opinione e la valutazione.

Posso portare, ritornando a parlare di calcio, la mia esperienza personale, relativa a mio figlio e alla sua breve esperienza calcistica (premetto che non vivo in un paese dove il calcio e` o era religione, come in Italia): ho visto allenamenti tattici di bambini di 6/7 anni a cui veniva insegnata la difesa a zona o la costruzione della manovra dal basso, partendo dal portiere....bambini che a malapena sapevano passarsi la palla e capivano le regole del gioco.
 

Andris

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Ne approfitto per ricordare a tutti che non è possibile reintrodurre le norme su numero minimo di italiani in campo perchè violerebbero le norme europee sulla libera concorrenza
infatti ha scritto extracomunitari, puoi farlo per chi non è europeo
in altre nazioni UE già accade peraltro
 

Franco

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Non risolverebbe minimamente il problema.

Gli italiani "migliori" già sono nel calcio professionistico, aumenteresti solo gli scarsi e abbasseresti il livello.


Non è che gli italiani sono geneticamente inferiori agli spagnoli. E infatti nelle competizioni giovanili siamo tra i più forti In assoluto. Poi però i nostri si perdono. Perché non giocano, tra panchine e girandole di prestiti gli anni passano, giovani non lo sono più e il salto di qualità non lo fanno mai. Guarda il Milan: non aveva forse più senso dare i minuti di Jovic e Joao Felix a Camarda e Liberali? Altri due anni come l'ultimo e sono bruciati pure loro. Fissare un numero minimo di italiani in rosa non si può fare per le leggi comunitarie, ma limitare gli extracomunitari sì. Non risolve il problema ma è un inizio.
 

Andris

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Si ma non cambia nulla...

Anche avessimo 20 africani in meno in Serie A all' anno non farebbe alcuna differenza.
se fossi costretto a far giocare quasi tutti europei e non volessi acquistare ogni anno tanti giocatori, a quel punto dovresti schierare in prima squadra i tuoi giovani italiani
 
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Non è che gli italiani sono geneticamente inferiori agli spagnoli. E infatti nelle competizioni giovanili siamo tra i più forti In assoluto. Poi però i nostri si perdono. Perché non giocano, tra panchine e girandole senza senso di prestiti gli anni passano, giovani non lo sono più e il salto di qualità non lo fanno mai. Guarda il Milan: non aveva forse più senso dare i minuti di Jovic e Joao Felix a Camarda e Liberali? Altri due anni come l'ultimo e sono bruciati pure loro. Fissare un numero minimo di italiani in rosa non si può fare per le leggi comunitarie, ma limitare gli extracomunitari sì. Non risolve il problema ma è un inizio.
Mah non so.
Non giocano manco nelle squadrette che retrocedono, un motivo ci sarà.

Io darei più la colpa ai like sui social network.
Semi stelle minorenni arrivano a 19/20 anni che sono già alla pace dei sensi e si perdono.

Hanno già riempito ego o conto in banca, in alcuni casi entrambe le cose.

Questione culturale.
 
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se fossi costretto a far giocare quasi tutti europei e non volessi acquistare ogni anno tanti giocatori, a quel punto dovresti schierare in prima squadra i tuoi giovani italiani

Nulla impedisce di farlo già.
Se non lo fanno è perchè sono scarsi.

Quindi potrai pure trovare qualche escamotage per mettere più italiani, ma saresti semplicemente più scarso.

Il problema è molto più profondo
 
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Verissimo, ma li rischiano i giocatori giovani, li fanno giocare, da noi è già difficile che lo facciano a 20 anni, figuriamoci a 17-18. Prendo come esempio sempre noi perchè è la squadra che abbiamo più sotto occhio, i fiori all'occhiello delle nostre giovanili erano Liberali, Zeroli, Camarda, mettiamoci anche Sia e Bartesaghi, Camarda qualche chance l'ha avuta, ma poche, gli altri quasi mai, forse non sono all'altezza eh, ci sta, ma la controprova non la possiamo avere. Si preferisce puntare su discreti stranieri che su buoni prospetti nostrani, e ripeto, che si possano rivelare flop ci può anche stare, ovvio, ma se non giocano mai non lo potremo mai sapere
Secondo me in Germania si rischia di più non solo per una questione di mentalità ma anche perché i settori giovanili riescono a crescere meglio i giocatori a livello tecnico, e quindi dopo un periodo difficile i giocatori vengono fuori.

Per quanto riguarda noi, i Liberali e i Camarda avrebbero avuto bisogno di essere titolari indiscutibili nel Milan futuro, ma nemmeno lì sono riusciti ad imporsi. Questione di qualità o di mala gestione? Il tempo lo dirà.
 
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