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I risultati delle prove INVALSI sono disastrosi nelle materie di base e mostrano un chiaro deficit formativo, sia alle scuole medie inferiori sia a quelle superiori.
Alla maturità liceale, cioè i ragazzi che si iscriveranno all'università o entreranno nel mondo del lavoro, circa uno su due ha competenze da terza media.
Il 40% (+6% rispetto al pre-covid) alle medie inferiori non ha una buona padronanza della lingua italiana, il 45% (+5% rispetto al pre-covid) non sa far di conto in matematica.
Alle superiori il dato passa a 44% e 51% con un +9% rispetto al 2020.
Il livello minimo di inglese nel quadro europeo A2 alle scuole medie inferiori: per l'ascolto il 42% (+1% rispetto al pre-covid) ha problemi, nella lettura il 24% non raggiunge la sufficienza (+2% rispetto al pre-covid)
Presidi, professori e mondo dell'istruzione chiede di intervenire immediatamente
Le disuguaglianze geografiche ed economiche sono aumentate, specie nelle regioni con i governatori che hanno privilegiato la DAD.
Il ministro Bianchi vorrebbe riportare tutti in presenza, ma sui vaccini molto indietro per chi dovrà frequentare la scuola e c'è il rischio di continuare con un sistema misto a settembre tra presenza e didattica a distanza.
Gazzetta del Mezzogiorno
Alla maturità liceale, cioè i ragazzi che si iscriveranno all'università o entreranno nel mondo del lavoro, circa uno su due ha competenze da terza media.
Il 40% (+6% rispetto al pre-covid) alle medie inferiori non ha una buona padronanza della lingua italiana, il 45% (+5% rispetto al pre-covid) non sa far di conto in matematica.
Alle superiori il dato passa a 44% e 51% con un +9% rispetto al 2020.
Il livello minimo di inglese nel quadro europeo A2 alle scuole medie inferiori: per l'ascolto il 42% (+1% rispetto al pre-covid) ha problemi, nella lettura il 24% non raggiunge la sufficienza (+2% rispetto al pre-covid)
Presidi, professori e mondo dell'istruzione chiede di intervenire immediatamente
Le disuguaglianze geografiche ed economiche sono aumentate, specie nelle regioni con i governatori che hanno privilegiato la DAD.
Il ministro Bianchi vorrebbe riportare tutti in presenza, ma sui vaccini molto indietro per chi dovrà frequentare la scuola e c'è il rischio di continuare con un sistema misto a settembre tra presenza e didattica a distanza.
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