Se ci fosse stato uno Spalletti al posto di Pioli, si sarebbero sprecati gli elogi per come sta conducendo la squadra. La verità è che Pioli (forse anche giustamente) deve combattere con un pregiudizio che però è insindacabile, ovvero una carriera discontinua e un crollo delle sue squadre durante il secondo anno. Io sono stato il primo ad essere scontento del suo arrivo, ma per il lavoro che sta attualmente facendo, merita la mia totale fiducia. Negli ultimi 6-7 anni non ricordo stagioni nelle quali siamo stati ininterrottamente tra le prime quattro da agosto a marzo, ma solamente sparute apparizioni al terzo e quarto posto con Gattuso per poi scivolare maldestramente in Europa League.
Ha una grandissima capacità, ovvero quella di lasciarsi scivolare qualsiasi avvenimento/critica: prima la diceria su Ibra allenatore e Pioli solo burattino, poi Ragnick praticamente nuovo allenatore, poi le accuse di non avere le palle di panchinare Romagnoli, la prima crisi e le accuse che stesse per ripetere le debacle fatte nel girone di ritorno con l'Inter, ma soprattutto non si è mai lamentato del fatto che gli mancassero 7-8 titolari in ogni partita, una roba che se fosse accaduta ad esempio alla Lazio, avrebbe permesso a Simone Inzaghi di ampliare il bacino del Tevere a dismisura.
La rosa è sempre stata da quarto/quinto posto, semplicemente ha avuto forse la colpa di overperformare e quindi al primo calo tutti hanno provato subito a chiedere la sua testa a causa dei ricordi delle precedenti gestioni. Ricordiamo che anche uno come Sarri era stato esonerato da 7-8 squadre in Serie C prima di trovare la consacrazione in B e poi in A, quindi speriamo che possa esistere anche per gli allenatori la famosa maturità calcistica.
Ma comunque dovesse andare questa stagione, non mi sentirei mai di dargli colpe, anche perché mi ha ridato il gusto di vedere le partite.