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Arrigo Sacchi alla GDS sulla questione Rangnick:"Si fanno i nomi di Rangnick come direttore tecnico e di Nagelsmann come allenatore: due nomi prestigiosi ma che poco conoscono le insidie del nostro campionato. Una svolta coraggiosa. È vero che il rischio è la base di ogni avventura innovativa: senza si cade nella routine. Quindi è un’idea interessante che però necessita di competenza e pazienza. Per il club e i tecnici sarà fondamentale dare un senso di appartenenza e orgoglio a tutti i calciatori. Devono essere onorati di giocare nel Milan: uno dei club più vittoriosi e prestigiosi del mondo. È richiesto loro di dare tutto con professionalità e riconoscenza. Una grande squadra è figlia di un grande club. Il Milan con la sua storia, le sue vittorie e i milioni di tifosi parte già da una superiorità morale. Il club con le sue regole, il suo stile, le sue visioni viene prima della squadra, come questa viene prima di qualsiasi singolo. Inoltre il Milan dei tempi d’oro possedeva un valore fondamentale: l’emozione con la quale viveva il calcio, ogni singolo allenamento e ogni partita. I valori etici erano al primo posto".