Sono fattori concatenati.
Da un lato è il colpo di coda di un mondo che non esiste più, della velleità di potenza criptosovietica ancora annidata dell'establishment russo, del trauma geopolitico del crollo del gigante comunista, della storica percezione di insicurezza dei russi.
Dall'altro, è fame di risorsa.
Il mondo che non esiste più sta prendendo a calci il mondo delle fate e degli unicorni.