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Tutto bello.Avete un'idea un po "romanzata" di come funzionino le armi nucleari.
L'idea del bottone rosso sulla scrivania del presidente che si vede nei film, grazie a dio, non corrisponde a realtà.
Inoltre, esistono parecchi protocolli "just in case" che vengono applicati qualora qualcuno volesse iniziare uno strike nucleare: sono gestiti dai servizi segreti, e spesso comprendono la liquidazione fisica dell'ordinante (ad eccezione di minaccia immediata e reale).
Per dirvi, non è che se il NORAD rileva ICBM in traiettoria parte immediatamente la rappresaglia nucleare... e lo stesso valeva per l'URSS ieri e per la Russia/Cina etc oggi.
Quella è gente che ha studiato strategia nucleare, e i presidenti vengono adeguatamente istruiti, credetemi.
Il concetto di "si apre un silos, parte un missile e dopo 10 secondi gli americani me ne mandano contro 1000" è una sciocchezza.
L'argomento meriterebbe fiumi di parole, ed evito di appesantire il post: a coloro che sono interessati a dormire sonni un po piu tranquilli o semplicemente volessero comprendere meglio l'argomento, il consiglio è sempre "the evolution of nuclear strategy" di Freedman.
Ma volere è potere.
Insomma, se da quelle parti si convincono sia l' unica strada, mandiamo te a dirgli che non rispetta i dettami del libro "l' evoluzione della strategia nucleare".
Ad ogni modo, nessuno ritiene lo scenario probabile.
Ma non vedo perchè si debba ritenerlo impossibile.
Anche i Generali americani dicono lo stesso: improbabile ma non impossibile
Non ho ancora sentito alcun vertice militare dire che è impossibile perchè non c'è scritto nel libro di Freedman.