Referendum russi sul Donbass. Escalation alle porte.

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Sam

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Non siamo una potenza e comunque sono opinioni tue personali che non esistano 2 blocchi contrapposti. Secondo me da febbraio la storia è cambiata tornando indietro di anni. Ma anche questa anche è una mia opinione personale.
Non siamo una potenza? E da quando?
L'Italia è sempre stata una potenza. Semmai, grazie ai politicanti da quattro soldi che abbiamo, stiamo cercando di fare di tutto per non comportarci come tale.
Se poi la base del tuo discorso è che l'Italia è come la Slovenia, allora possiamo chiuderla qui.

E no non sono mie opinioni sulla questione blocchi. Non esiste alcuna guerra fredda, ma solo la volontà americana di non riconoscere i nuovi equilibri internazionali multipolari.

Non ho i dati di confartigianato, che è una nicchia non è tutto l'export italiano. Un sistema economico cambia negli anni e si evolve andando dove c'è più domanda. Nel caso specifico Italiano dal 2014 nonostante le sanzioni, che colpivano principalmente i beni "Dual Use" ovvero quei beni che possono essere usati sia a scopi civili sia a scopi bellici ed i beni finanziari, l'export Italiano è cresciuto.
Una crescita dopo un tonfo non è crescita, ma recupero.
Altrimenti è come dire che l'Italia con Draghi è cresciuta, quando veniva da un -10% del PIL.

Per quel che riguarda i russi che non investono più, vabbè quello è un tema differente che si risolve anche se Putin va gambe all'aria visto l'amore dei russi per la nostra cultura. Non serve per forza di cose sganciare una bomba nuclerare sulla nostra economia distaccandoci dall'occidente :)
Quindi la soluzione sarebbe far smettere ai russi di rivendicare il loro spazio vitale, lasciandolo agli USA, in modo da poter sperare che poi ci perdonino e tornino ad investire?

Non lo sarà stata in passato, ma ad oggi la nostra economia è completamente occidentale al netto della Cina.
E certo, se i tuoi partner li sanzioni, ci credo che ti rimangono solo gli USA e la Germania, con cui fai praticamente economia a senso unico, con loro che ammazzano il tuo prodotto interno.

Non serve smettere di commerciare con noi, basta non commerciare nelle cose fondamentali per la nostra industria. Gli esempi puntuali che avevo fatto erano appunto su prodotti per noi difficilmente sustituibili dalla Russia/Cina/India ma facilmente piazzabili per la Germania in US e Canada. Dovresti ammettere facilmente che se non siamo autosufficienti nel GAS non lo siamo neanche nel resto delle materie prime che mandano avanti il nostro tessuto industriale, sono due cose equamente essenziali.
Nessuno in Europa, a parte la Russia (e neanche) è autosufficiente.
Quindi se loro smettono di scambiare con noi, anche noi smettiamo di farlo con loro.
Senza contare che la stessa Germania comincia a non essere più convinta delle sanzioni.
Lo ripeto: è già successo che hanno provato a farci del male. E non ci sono riusciti.
Anzi, è molto probabile che se uscisse una potenza come l'Italia, l'intero castello finirebbe per crollare.
L'ho già detto più volte, se la terza economia dell'UE esce, l'Eurozona non può rimanere così com'è, perché tutti gli altri paesi inutili che ci siamo sobbarcati, non sarebbero un mercato sufficientemente ricco per Parigi e Berlino.

Inoltre il nostro export/import nei confronti della germania è sbilanciato ovviamente nei loro confronti, come anche nei confronti della Francia. Non capire che siamo in un'economia globale strettamente interconnessa con i paesi UE e NATO è semplicemente non voler ammettere la realtà (basta che ti guardi delle numeriche vere sul trade, ci sono una marea di siti che riportano i dati aggiornati).
Sbilanciata per quegli infami trattati da Maastricht in poi. Specifichiamolo.
Non a caso il Mercato Unico europeo è una piaga da abolire.

Ma poi davvero credi che lo sganciamento dalle politiche UE e NATO possa essere fatto in modo indolore? Qui se non è chiaro le chiacchiere stanno a zero: la russia vuole quelle regioni ucraine per motivi economici e l'ucraina(UE+USA) le vogliono tenere per gli stessi motivi. Parlando e con la diplomazia quando qualcuno mette in mezzo le armi non ci fai nulla.
E chi ha detto che è indolore?
Ho detto solo che è fattibile, e che non è vero che ne usciremmo distrutti. Non che sia indolore.
 

Stanis La Rochelle

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beh se con il referendum tutto il donbass diventa russia ne hanno da difendere..

Un uomo comune può combattere con risultati decenti quando lo fa per difendere casa propria e teme per essa e il donbass semplicemente non corrisponde a questi requisiti. Popolazione che vive li esclusa ovviamente.
 

Victorss

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La Russia non ha nemmeno iniziato la mobilitazione generale, come normalmente avviene in guerra.

Dai Albjiol, c’è una disparità tra forze impiegabili che non c’è nemmeno partita. Poi ripeto, la forza ucraina è drogata dal nostro invio di armi.
Per quanto ancora continuerà? Il cittadino medio comincia ad essere stufo, e appena capirà sulla sua pelle che la luce e il gas non potrà più usarli come prima non la prenderà benissimo.
Invio di armi che sono giocattoli rispetto a quelle serie che potremmo inviargli e che probabilmente farebbero finire la guerra in un paio di mesi. Purtroppo per ora non vogliamo inviarle perché la Russia lo riterrebbe una dichiarazione diretta di guerra da parte della NATO. Basterebbe che al posto che fornire i missili farlocchi a corta gittata per gli Imars fornissimo le testate ultratecnologiche col modulo di puntamento elettronico e il grande esercito russo si ritirerebbe con la coda tra le gambe nel giro di qualche settimana. Vediamo fino a quando l orgoglio dei russi prevarrà sul buonsenso. Rischiano di tornare indietro di due generazioni economicamente e di ritrovarsi solo contro tutti. Putin sta portando il suo paese alla rovina.
 

JDT

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Russia offre cittadinanza a stranieri che si arruolano.

Il Consiglio della Federazione Russa ha approvato una legge con la quale è possibile ottenere la cittadinanza russa in modo semplificato: firmare un contratto di servizio militare per un periodo di almeno un anno.
In questo modo non sarà necessario fornire un permesso di soggiorno o rimanere nel paese per almeno cinque anni consecutivi, come è invece previsto dalla normativa vigente.

Lo ius militaris, era nel programma elettorale di Putin del '99 :asd:
 

Sam

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Invio di armi che sono giocattoli rispetto a quelle serie che potremmo inviargli e che probabilmente farebbero finire la guerra in un paio di mesi. Purtroppo per ora non vogliamo inviarle perché la Russia lo riterrebbe una dichiarazione diretta di guerra da parte della NATO. Basterebbe che al posto che fornire i missili farlocchi a corta gittata per gli Imars fornissimo le testate ultratecnologiche col modulo di puntamento elettronico e il grande esercito russo si ritirerebbe con la coda tra le gambe nel giro di qualche settimana. Vediamo fino a quando l orgoglio dei russi prevarrà sul buonsenso. Rischiano di tornare indietro di due generazioni economicamente e di ritrovarsi solo contro tutti. Putin sta portando il suo paese alla rovina.
E il fatto che non le stai vendendo la dice lunga su quanto interesse reale ci sia per l'Ucraina e su quanto si vuole che vincano.
Alla fine si ritorna sempre alla questione vera, l'Ucraina ha solo due scopi: indebolire l'Europa sul tema energetico, in modo da renderla ininfluente nel nuovo scacchiere geopolitico che si sta delineando, e cercare di far capire al mondo (Cina, ma anche India e gli altri BRICS) che gli USA contano ancora qualcosa, e che nuove dispute dovranno essere sempre gestite con il loro consenso e secondo i loro interessi.

Naturalmente, quando il giocattolo non sarà più indispensabile, la si lascerà morire al suo destino. Come fatto in tutte le guerre che gli americani hanno combattuto.
 
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Gli export del 2021 sono però viziati dalle sanzioni del 2014.
Dal 2014 fino ad oggi, stando a Confartigianato, abbiamo perso il 30% dell’export. Mica briciole.
Senza contare che gli amministratori locali in Sardegna si lamentano dall’impossibilità a causa delle sanzioni di investimenti sul territorio, che gli oligarchi russi hanno sempre fatto. Qualche settimana fa uscì un servizio su Report a tal proposito.
È diminuito grossomodo del 30% l'export verso la Russia, ma quello totale è aumentato del 25% dal 2014, in euro.

Cioè se gli altri paesi investono, sottraggono risorse alle imprese italiane e danneggiano l'autarkia italiana, mentre gli investimenti russi sono una golosa occasione? :asd:
Investimenti russi che comunque sono irrilevanti rispetto a quelli USA, UK, Germania e Francia.
Io non parlo di economia orientata ad Est, ma parlo di ritornare a fare politica estera seriamente e tutelare gli interessi del mio Paese.
Gli interessi del nostro paese, al momento, sono evitare che l'Europa torni una polveriera pronta a esplodere con un paese dittatoriale, oligarchico, imprevedibile e prepotente, con tendenze belliciste e neo-imperialiste. L'interesse nazionale è rimanere schierato all'interno del mercato unico europeo e della NATO, non diventare una carcassa in balìa delle varie potenze essendo un vaso di coccio tra i vari vasi di ferro, pronto ad essere rilevato dalle potenze straniere
 

Andris

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Invio di armi che sono giocattoli rispetto a quelle serie che potremmo inviargli e che probabilmente farebbero finire la guerra in un paio di mesi. Purtroppo per ora non vogliamo inviarle perché la Russia lo riterrebbe una dichiarazione diretta di guerra da parte della NATO. Basterebbe che al posto che fornire i missili farlocchi a corta gittata per gli Imars fornissimo le testate ultratecnologiche col modulo di puntamento elettronico e il grande esercito russo si ritirerebbe con la coda tra le gambe nel giro di qualche settimana. Vediamo fino a quando l orgoglio dei russi prevarrà sul buonsenso. Rischiano di tornare indietro di due generazioni economicamente e di ritrovarsi solo contro tutti. Putin sta portando il suo paese alla rovina.
perchè pensi che l'Italia/Germania etc possieda delle armi più avanzate di quelle che ha l'esercito russo ?

se dobbiamo spararle grosse, allora basta che la Russia usi la sua forza via aria e tutte le città sarebbero ridotte a polvere.
via aria non c'è paragone tra Russia e Ucraina.
ora l'Ucraina campa di numero superiore di fanteria e mezzi via terra, più i droni ricevuti, come caccia ed elicotteri fa pietà

non parliamo poi via mare se non avessero trovato la Turchia nella NATO che fa da sbarramento all'ingresso delle navi da guerra russe
i sottomarini russi sono superiori agli Stati Uniti
 
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Sam

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È diminuito grossomodo del 30% l'export verso la Russia, ma quello totale è aumentato del 25% dal 2014, in euro.

Cioè se gli altri paesi investono, sottraggono risorse alle imprese italiane e danneggiano l'autarkia italiana, mentre gli investimenti russi sono una golosa occasione? :asd:
Investimenti russi che comunque sono irrilevanti rispetto a quelli USA, UK, Germania e Francia.
Se io esporto il mio prodotto in Russia, non si sta danneggiando il prodotto italiano.
Se un oligarca ha una villa in Sardegna e investe nel territorio non si sta danneggiando il prodotto italiano.

Se importo il caglio polacco per fare le mozzarelle perché bisogna fare mercato unico, sto danneggiando il prodotto italiano.
Se distruggo le mie colture di frumento perché devo importarle da fuori, sto danneggiando il prodotto italiano.
Se mi ritrovo paesi inutili come la Croazia che fanno concorrenza sul Prosecco, con la loro versione stile-Eurospin chiamata Prosek, sto danneggiando il prodotto italiano.

Situazione un po' diversa.

Gli interessi del nostro paese, al momento, sono evitare che l'Europa torni una polveriera pronta a esplodere con un paese dittatoriale, oligarchico, imprevedibile e prepotente, con tendenze belliciste e neo-imperialiste. L'interesse nazionale è rimanere schierato all'interno del mercato unico europeo e della NATO,
L'interesse nazionale non direi, a giudicare dai risultati. Semmai è interesse USA.

non rimanere una carcassa in balìa delle varie potenze essendo un vaso di coccio tra i vari vasi di ferro, pronto ad essere rilevato dalle potenze straniere
Salvo il fatto che svendendo il patrimonio nazionale e vivendo nel mercato unico, sei di fatto diventato la carcassa che dipingi, con francesi, americani e tedeschi che banchettano sulla tua economia.
 
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