Vorrei farvi una domanda, sperando che qualcuno sappia darmi una risposta.
1 dice il Ministero della Salute che la probabilità che una persona infetta contamini le merci è bassa e che anche il rischio di contrarre il nuovo virus da un pacco che è stato esposto a condizioni e temperature diverse è basso.
Ne deriva che il rischio di essere contagiato da un oggetto è basso o inesistente e che di fatto non si hanno specifiche evidenze.
Allora a che serve la sanificazione di un locale chiuso da 2 mesi? a che servono gran parte delle procedure previste, che di fatto sono finalizzate ad eliminare il virus da oggetti?
Visto che in ogni caso il virus sugli oggetti inanimati non dura così tanto.
In realtà avrebbe senso fare la sanificazione solo se il rischio di contagio da oggetti fosse alto (ma così non è, stando a quanto dichiarato), tuttavia, per avere senso, la dovresti fare costantemente (quindi sarebbe impossibile) .
Deduco che la sanificazione sia una truffa (il nuovo business) per dare soldi a qualcuno, oppure devo ritenere che tutti i pacchi, oggetti alimentari ecc. siano un elemento ad alto rischio di contagio, con evidenti conseguenze.
Aggiungiamo che esiste la sanificazione con ozono ( o con altra forma di gas) che costa 40/100 euro una tantum.
Tuttavia il Ministero dice che non c'è evidenza che detta tecnica sia efficace (io personalmente non ne ho idea, ma contesto il modus operandi), stessa cosa di fatto che si dice per il contagio da oggetti.
Considerando i vantaggi che determinerebbe per le singole imprese/ditte ecc. perché invece di dire che non si ha evidenza (e quindi favorire le imprese che fanno sanificazione) non lo verificano?
Quanto tempo ci vuole per vedere se il virus viene distrutto?
Un anno? o 3 ore?
aggiungo la mia sui ristoranti.
Per i ristoranti la distanza ha senso fra tavoli diversi all'interno dello stesso tavolo, deve essere il singolo cittadino/utente ad accollarsi il rischio (magari rendi obbligatorio in questo caso l'attivazione dell'applicazione).