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L'ex calciatore Moris Carrozzieri si confessa, con un retroscena sul Milan:"Andai tre volte a cena con Moggi, la squalifica per droga nel mio momento migliore".
A fine stagione, nel 2006, sarei dovuto andare alla Juventus. Andai tre volte a cena a casa di Moggi e firmai un precontratto di cinque anni, ma scoppiò Calciopoli… e tanti saluti a Torino. Alla fine, scelsi l’Atalanta".
"La squalifica? Mai scommesso in vita mia, tutto montato ad arte. Ero con un amico che ha un negozio d’abbigliamento. Il Pisa giocava col Frosinone in C, dove avevo diversi amici dei tempi del Teramo. Ne chiamai uno e parlammo un po’: stop. La Sampdoria prese Giulia Buongiorno, l’avvocato di Andreotti, ma niente: 25mila euro di multa e due mesi per omessa denuncia. Un’assurdità di cui non mi pento".
Io quella maledetta gara col Torino neanche avrei dovuto giocarla, ma un altro si fece male durante la rifinitura e toccò a me. La verità è che avevo chiuso col Milan, cinque anni di contratto. A fine stagione sarei andato lì. Qualche sera prima avevo assunto droga, ma era la prima volta. Una serata stupida, folle. Avevo 28 anni, era fatta al Milan e pensai: 'Festeggiamo'. Me ne vergogno".
Se fosse andato al Milan dove sarebbe arrivato?
"Forse in Nazionale. L’anno della squalifica ero stato preconvocato per Italia-Svezia".
A fine stagione, nel 2006, sarei dovuto andare alla Juventus. Andai tre volte a cena a casa di Moggi e firmai un precontratto di cinque anni, ma scoppiò Calciopoli… e tanti saluti a Torino. Alla fine, scelsi l’Atalanta".
"La squalifica? Mai scommesso in vita mia, tutto montato ad arte. Ero con un amico che ha un negozio d’abbigliamento. Il Pisa giocava col Frosinone in C, dove avevo diversi amici dei tempi del Teramo. Ne chiamai uno e parlammo un po’: stop. La Sampdoria prese Giulia Buongiorno, l’avvocato di Andreotti, ma niente: 25mila euro di multa e due mesi per omessa denuncia. Un’assurdità di cui non mi pento".
Io quella maledetta gara col Torino neanche avrei dovuto giocarla, ma un altro si fece male durante la rifinitura e toccò a me. La verità è che avevo chiuso col Milan, cinque anni di contratto. A fine stagione sarei andato lì. Qualche sera prima avevo assunto droga, ma era la prima volta. Una serata stupida, folle. Avevo 28 anni, era fatta al Milan e pensai: 'Festeggiamo'. Me ne vergogno".
Se fosse andato al Milan dove sarebbe arrivato?
"Forse in Nazionale. L’anno della squalifica ero stato preconvocato per Italia-Svezia".