Milano e dintorni è in mano alle ndrine che si allargano a macchia d’olio sempre più.. e non solo Milano. Mica vengon dalla Val d’Aosta quelli..
Sulla differenza di passo tra Nord e Sud io non so a cosa sia dovuta in principio ma a livello di senso civico, del dovere, cultura del lavoro e rispetto della cosa pubblica siamo su due pianeti diversi proprio è talmente palese che fa sorridere doverlo sottolineare.
Nessuno ha mai detto che la mafia al nord non ci sia.
Anzi, semmai la questione dovrebbe suonare come un campanello d'allarme: come mai visto che al Nord c'è più senso civico che a Sud, la mafia si espande, come dici tu, a macchia d'olio? Come mai Milano è diventata una fogna a cielo aperto, tra mafia meridionale, mafia nigeriana, criminalità organizzata autoctona, e criminalità di immigrati che rendono la città invivibile?
Se ci fosse questa cultura differente non dovrebbe essere diversa la situazione?
E ricordiamo anche che Bossi e compagnia con la 'ndrangheta ci hanno fatto affari. Giusto per rimanere in tema della cultura del Nord Italia.
Tu continui a pensare che l’approccio debba essere dall’alto verso il basso, per me servono entrambe le cose, serve anche un cambio di mentalità della popolazione locale. Le organizzazioni mafiose sono dappertutto ma, mi dispiace dirlo, in certe zone si radicano più facilmente per motivi sociali, economici, storici e politici. Il sud è intrappolato in questo loop dal secolo scorso e purtroppo quelli che non lo accettano di solito emigrano per cercare condizioni migliori, perché in loco non si riesce a creare la massa critica necessaria al cambiamento.
Certo, perché DEVE essere calato dall'alto.
Lo Stato deve entrare di nuovo in possesso del territorio, mostrando la sua presenza, ed eliminando quella parallela delle organizzazioni mafiose.
Come puoi pensare che la gente smetta di sostenere volontariamente o meno la mafia, se non c'è alternativa.
Se il mafioso ti brucia il negozio perché non hai pagato e lo Stato non fa niente?
Se un disgraziato come Peppino Impastato si è ribellato, l'hanno ammazzato e lo Stato diceva tramite i giornali che si era suicidato, perché la Politica con i mafiosi ci andava a letto.
L'ha detto anche Falcone quando ha parlato del Prefetto Mori: quando lo Stato ha smesso di interessarsi al problema la mafia ha proliferato.
Ed è così ovunque.
Guarda la storia delle tangenti che Toigo ha dovuto pagare e delle pressioni al limite del mafioso dalla Fininvest, che controllava il Ministero delle Poste. C'è un bel video di Travaglio che ne parla.
Non è mafia quella? Certo che lo è.
Ed è chiaro che se tu Stato non intervieni mai, alla fine la gente prende la mafia per la normalità. Come potrebbe essere altrimenti?
Come fai a dire che le persone devono cambiare mentalità, se la mentalità non può essere cambiata perché lo Stato non esiste, e quindi la mafia è di fatto l'unica normalità possibile?