Ti ho letto diverse volte, ma certo non ti conosco personalmente, quindi diciamo che mi riferisco più alla corrente di pensiero che si sta formando tra la gente, quella che vedo quotidianamente.
E piano piano le correnti si stanno sempre più assottigliando e omologando in due pensieri ben definiti:
- Chi crede che sti morti ci siano davvero, che l'emergenza non sia finzione e che se c'è un'emergenza si debba fare qualcosa;
- Chi interpreta ogni forma preventiva, ogni dichiarazione degli organi ministeriali, ogni nuova notizia che riguarda la situazione dei contagi, come una mossa studiata a tavolino per arrivare ad uno scopo. Il vaccino è acqua naturale e quindi inutile (non è il tuo caso evidentemente) e il virus non è così pericoloso come dicono, nonostante siamo qui a commentare un discussione in cui si parla di emergenza (e morti) in un paese organizzato come la Germania. Ma è solo l'ultimo dei casi.
Questa è la realtà, e per me fare ostruzionismo nei confronti di chi cerca di trovare una soluzione, significa implicitamente schierarsi a favore del problema, o comunque favorirlo. E' questo che sta succedendo da due anni.
Se poi in due anni sto virus non si è sconfitto due sono le cose: o non è davvero così facile come si può pensare, o tutte le persone coinvolte, in tutto il mondo, sono marce fino al midollo.
Per la legge dei grandi numeri la seconda la escludo. Ma chiaramente si tratta solo della mia inutile opinione personale.
Le correnti vanno viste per quelle che sono, aggregati di idee molto grossolane che non rispecchiano la totalità dei pensieri della gente, servono solo per beneficio di catalogazione.
Io non mi schiero in nessuna corrente, ho una mia idea ben precisa, che condivide certe cose e certe no. Di certo non mi faccio influenzare dalla propaganda e dai discorsi beceri.
Qualsiasi sia l'origine del virus, esiste e può essere pericoloso. Come tutti i virus. Ma per come è nata e come si sta sviluppando questa pandemia, e soprattutto per gli effetti che ha, lascia molti dubbi. E non sono dubbi di natura scientifica, ma di natura sociopolitica.
Quello che sta succedendo è sotto gli occhi di tutti, basta avere il coraggio di osservarlo. Non mi metto per la milionesima volta a fare l'elenco delle oscenità, a partire dai banchi a rotelle. Roba folle, che però passa sottobanco come "piccolo errore che ci può stare, inesperienza, etc etc". Dimmi te, onestamente, se avresti concepito una cosa del genere. No, dimmelo e basta. Guarda caso, circolano milioni di euro e la gente viene indagata. No, ma è tutto normale, eh. Ogni santo giorno si leggono post su questa pandemia dove la gente butta benzina sul fuoco, terrorismo, novaxxismo, misure repressive e via discorrendo. Poi si invoca la scienza tramite rappresentanti che vanno a fare le sfilate sui red carpet a Venezia. Mah.
Io voglio sconfiggere il virus. Ma non mi sembra che esista molta voglia in giro, soprattutto quando vedo che parecchie persone accettano di tutto, e anzi difendono questo modo di operare. Tutto lasciato in mano ad aziende farmaceutiche e politica, laddove doveva esistere una task-force mondiale unita per cercare una soluzione condivisa.
Cinesi scomparsi, adesso chi genera i virus è la gente, gli ingegneri genetici novaxxisti che producono una variante al giorno. Evoluzione della pandemia mai vista sulla faccia della terra, memoria collettiva cancellata ed esperienze pregresse totalmente prive di fondamento.
Si ritorna lì, per voi non esiste la malafede e siete assolutamente sicuri che chi dirige il teatrino si spezzi in due per il vostro bene.
Ma appena si nomina la malafede scatta subito l'allarme antiatomico e ci si scopre tutti puri di animo. Strano, perché millenni di storia dicono tutt'altro. E allora bruceremo i libri, come nei migliori romanzi distopici.
Sono già passati due anni, amico. Ci ritroveremo tra un po', e vedremo come sarà andata a finire. Poi magari mi dirai che è tutto ok quando il giorno prima ti sei fatto una dose di vaccino e starai indossando una mascherina.
Di una cosa sono sicuro: se e quando ne usciremo, sarà stato sicuramente un successo, qualsiasi cosa faranno.