Dl Semplificazioni, la norma sblocca stadi :
In base al testo, gli interventi possano essere realizzati superando le disposizioni in materia di tutela dei beni culturali e di tutela dei beni paesaggistici di notevole interesse pubblico, in particolare in deroga agli articoli 10, 12, 13, 136 e 140 del d.lgs. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio).
Più nello specifico, la deroga è possibile a condizione che sia garantito il rispetto degli specifici elementi strutturali, architettonici o visuali di cui sia strettamente necessaria, a fini testimoniali, la conservazione o la riproduzione anche in forme e dimensioni diverse da quella originaria.
Per poter iniziare i lavori, il proprietario o concessionario dell’impianto sportivo dovrà inviare una richiesta al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, che entro 90 giorni adotterà il provvedimento con l’indicazione degli elementi da conservare e tutelare e le modalità e forme di conservazione, "anche distaccata dal nuovo impianto sportivo, mediante interventi di ristrutturazione o sostituzione edilizia volti alla migliore fruibilità dell'impianto medesimo".
Il termine potrà essere prorogato di 30 giorni solo una volta e solo per l'acquisizione di documenti che non siano già in possesso della Sovrintendenza territorialmente competente. Decorso tale termine senza riscontro, il vincolo di tutela artistica, storica e culturale verrà meno e cesseranno gli effetti delle dichiarazioni di interesse culturale eventualmente già adottate.
Oltre alla procedura semplificata, la norma stabilisce che l’esigenza di tutelare gli impianti sportivi con un "valore testimoniale" soccomberà rispetto all’esigenza di messa in sicurezza e adeguamento agli standard internazionali e della sostenibilità economico-finanziaria.
Oggi c'è il voto finale sul disegno di legge in questione che è già stato approvato sia alla camera che al senato.
Passato questo, la sentenza possono stamparsela, farsene un bel cono di carta e infilarsela dove dico io io.