Milan, nuovo socio per Li pronto a rilevare il 49%

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Non lo so, dico che è troppo curioso che tra tre mesi il Milan potrebbe costare 400 milioni totali, e qualcuno ora si disturbi a comprare il 49% per 300 milioni. Qualsiasi uomo di business questa operazione non la farebbe mai. Dunque se l'operazione si chiuderà le alternative sono le seguenti:

- Qualcuno realmente legato a Berlusconi, e allora i complottisti per la lavatrice avranno avuto ragione, anche se sarebbe estremamente strano, se ci fosse Berlusconi dietro tutto ricomprerebbe ad Ottobre direttamente da Elliot a prezzo di saldo.

- Qualcuno che tirava i fili già dall'inizio di tutto ma non poteva venire fuori per varie ragioni. Per capirci gli stessi che hanno fatto partire i soldi dalle Isole Vergini e da paradisi fiscali. In questo caso voto per un cinese molto ricco e in vista, o Usmanov che ha quote nell'Arsenal e non poteva esporsi nel comprare il 97% di una altra società di calcio.

- Qualcuno che non è un uomo d'affari, uno talmente ricco che pagare 300 il 49% o 400 milioni il 100% è inifluente, basta chiudere subito senza fastidi. In quel caso potrebbe essere un Arabo o quel famoso fondo degli Emirati di cui si parlava, magari hanno interesse a promuovere ancora il mondiale che si terrà in Qatar e vogliono mettersi in vista adesso.

Condivido tutto il tuo scenario e penso che forse la vera mina vagante in tutta questa faccenda sia stata la uefa che ha scompigliato i piani di Li, di Elliott e anche di chi può tramare al buio.
Perchè se è vero , come tu dici, che non avrebbe senso fare un'operazione del genere ora quando ad ottobre sarebbe tutto più logico da un mero punto di vista finanziario è anche vero che ritrovarsi un milan fuori dalle coppe sarebbe drammatico per il club, per i tifosi e , non per ultimo, per il proprietario.
La uefa con la sua bocciatura ha smosso le acque ristagnanti di un progetto che ora forse capiremo realmente nella sua portata e nella sua valenza dopo mesi di scatole cinesi, di soldi che sbucano dal tombino , ecc ecc.
 
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Non lo so, dico che è troppo curioso che tra tre mesi il Milan potrebbe costare 400 milioni totali, e qualcuno ora si disturbi a comprare il 49% per 300 milioni. Qualsiasi uomo di business questa operazione non la farebbe mai. Dunque se l'operazione si chiuderà le alternative sono le seguenti:

- Qualcuno realmente legato a Berlusconi, e allora i complottisti per la lavatrice avranno avuto ragione, anche se sarebbe estremamente strano, se ci fosse Berlusconi dietro tutto ricomprerebbe ad Ottobre direttamente da Elliot a prezzo di saldo.

- Qualcuno che tirava i fili già dall'inizio di tutto ma non poteva venire fuori per varie ragioni. Per capirci gli stessi che hanno fatto partire i soldi dalle Isole Vergini e da paradisi fiscali. In questo caso voto per un cinese molto ricco e in vista, o Usmanov che ha quote nell'Arsenal e non poteva esporsi nel comprare il 97% di una altra società di calcio.

- Qualcuno che non è un uomo d'affari, uno talmente ricco che pagare 300 il 49% o 400 milioni il 100% è inifluente, basta chiudere subito senza fastidi. In quel caso potrebbe essere un Arabo o quel famoso fondo degli Emirati di cui si parlava, magari hanno interesse a promuovere ancora il mondiale che si terrà in Qatar e vogliono mettersi in vista adesso.

Il problema IMHO è l'Uefa e l'esclusione dalle coppe, se è lavatrice probabilmente non pensavano che si sarebbe messa di traverso fino a questo punto e stanno correndo ai ripari, idem se è un uomo solo al comando o Lu Boh e Haixia
 

Ragnet_7

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Condivido tutto il tuo scenario e penso che forse la vera mina vagante in tutta questa faccenda sia stata la uefa che ha scompigliato i piani di Li, di Elliott e anche di chi può tramare al buio.
Perchè se è vero , come tu dici, che non avrebbe senso fare un'operazione del genere ora quando ad ottobre sarebbe tutto più logico da un mero punto di vista finanziario è anche vero che ritrovarsi un milan fuori dalle coppe sarebbe drammatico per il club, per i tifosi e , non per ultimo, per il proprietario.
La uefa con la sua bocciatura ha smosso le acque ristagnanti di un progetto che ora forse capiremo realmente nella sua portata e nella sua valenza dopo mesi di scatole cinesi, di soldi che sbucano dal tombino , ecc ecc.

Il problema IMHO è l'Uefa e l'esclusione dalle coppe, se è lavatrice probabilmente non pensavano che si sarebbe messa di traverso fino a questo punto e stanno correndo ai ripari, idem se è un uomo solo al comando o Lu Boh e Haixia

Esatto ma in effetti se fosse qualcuno interessato a fare un vero affare (comprare il Milan a 400 milioni dopo tutti gli aumenti di capitale, debiti estinti e parco giocatori incrementato è un vero affare), se ne fregherebbe dei 20 milioni della Europa League o dei tifosi. Anzi, si mostrerebbe ad Ottobre come il salvatore della patria, professandosi colui che eliminerà i problemi con la UEFA e farà in modo che una cosa del genere ad un club glorioso come il Milan non accada mai più.

Sarebbe un WIN WIN per chiunque esso sia. Invece in questo caso l'acquisto è fuori senso logico o del business. Aspettiamo di vedere le cifre, magari Li si è dovuto adattare e pur di non perdere tutto venderà il 49% ad una cifra più bassa, ma se le cifre si confermassero quelle di cui si parla l'ipotesi uomo che tira i fili diventerebbe estremamente concreta. Anche perchè in quel caso starebbe semplicemente ricomprando il Milan con i soldi che egli stesso ha messo .
 

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Corriere dello Sport: l'idea di Li era vendere quote per 50 milioni di euro in modo da effettuare, con quei soldi, il prossimo aumento di capitale. Ma avanza l'ipotesi di una cessione del 49% delle quote. A chi? Al momento c'è il massimo riserbo sul nome. Si dice che l'identikit corrisponda ad un italiano di area berlusconiana. Ma ci sarebbero altri due profili interessati: il primo vorrebbe subito la maggioranza del Milan mentre il secondo, inizialmente, si accontenterebbe anche del 49% per poi prendere la maggioranza più avanti.

Un nuovo socio servirebbe anche a completare il rifinanziamento del debito contratto con Elliott.


La Gazzetta dello Sport conferma: Yonghong Li vuole vendere una quota di minoranza. Ed avrebbe già individuato il nuovo socio che potrebbe prendere una quota vicina al 40%. L'operazione dovrà essere finalizzata entro la fine di giugno, in modo che da versare l'aumento di capitale. Il nuovo socio servirebbe anche per saldare il debito contratto con Elliott e per fare bella figura davanti alla Uefa che potrebbe essere più clemente nella sanzione.

Ma non si può escludere che Li alla fine decida di rifinanziare il debito con un altro istituto di credito o fondo.


Il Giornale: tutto vero. Per evitare la morsa di Elliott, Yonghong Li sta esaminando alcune proposte che solo alcuni mesi fa non aveva mai considerato. Ci sono gruppi italiani interessati ma soprattutto stranieri, quest'ultimi più accreditati per forza economica e solidità. Riserbo assoluto sul nome perché una fuga di notizie potrebbe compromettere il negoziato che in queste ore è finito sul tavolo di banche d'affari e studi legali specializzati in diritto societario.
Le dimensioni dell'operazione ovviamente NON sono di 50M, perché si tratta di garantire anche il futuro del Milan e della sua gestione. L'ipotesi sul tavolo è quella di un ingresso di un socio al 20/30% che sia in grado, successivamente, di salire in maggioranza.
Mr Li ha fatto questo ragionamento: piuttosto che rischiare di perdere tutto nelle mani di Elliott, meglio far accomodare un socio in casa. Secondo le voci che si rincorrono la chiusura dell'operazione dovrebbe avvenire entro fine mese e non necessariamente prima del verdetto di Nyon.


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Super_Lollo

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Condivido tutto il tuo scenario e penso che forse la vera mina vagante in tutta questa faccenda sia stata la uefa che ha scompigliato i piani di Li, di Elliott e anche di chi può tramare al buio.
Perchè se è vero , come tu dici, che non avrebbe senso fare un'operazione del genere ora quando ad ottobre sarebbe tutto più logico da un mero punto di vista finanziario è anche vero che ritrovarsi un milan fuori dalle coppe sarebbe drammatico per il club, per i tifosi e , non per ultimo, per il proprietario.
La uefa con la sua bocciatura ha smosso le acque ristagnanti di un progetto che ora forse capiremo realmente nella sua portata e nella sua valenza dopo mesi di scatole cinesi, di soldi che sbucano dal tombino , ecc ecc.


Il banco é saltato con la storia dell esclusione, probabilmente volevano portare il tutto ad ottobre ma così non può più essere.

Qualcuno di voi ha creduto alla balla che Li sia venuto a Milano per far compere?

Un po’ di arguzia per cortesia, ci siamo manca poco e o si apre il vaso di Pandora o si alza il tappeto e sotto troviamo 30anni di polvere
 
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Esatto ma in effetti se fosse qualcuno interessato a fare un vero affare (comprare il Milan a 400 milioni dopo tutti gli aumenti di capitale, debiti estinti e parco giocatori incrementato è un vero affare), se ne fregherebbe dei 20 milioni della Europa League o dei tifosi. Anzi, si mostrerebbe ad Ottobre come il salvatore della patria, professandosi colui che eliminerà i problemi con la UEFA e farà in modo che una cosa del genere ad un club glorioso come il Milan non accada mai più.

Sarebbe un WIN WIN per chiunque esso sia. Invece in questo caso l'acquisto è fuori senso logico o del business. Aspettiamo di vedere le cifre, magari Li si è dovuto adattare e pur di non perdere tutto venderà il 49% ad una cifra più bassa, ma se le cifre si confermassero quelle di cui si parla l'ipotesi uomo che tira i fili diventerebbe estremamente concreta. Anche perchè in quel caso starebbe semplicemente ricomprando il Milan con i soldi che egli stesso ha messo .

E beh insomma, esser estromessi dalle coppe sarebbe drammatico sotto tutti i punti di vista, non per ultimo commerciale.
Ma ce lo vedi lo sceicco che compra il milan e non può portarlo in champions??
Per non parlare dei tifosi che inesorabilmente si allontanerebbero.
Chiunque riuscisse oggi a prendere il milan sarebbe sin da subito il salvatore della patria.
 

Aron

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Non lo so, dico che è troppo curioso che tra tre mesi il Milan potrebbe costare 400 milioni totali, e qualcuno ora si disturbi a comprare il 49% per 300 milioni. Qualsiasi uomo di business questa operazione non la farebbe mai. Dunque se l'operazione si chiuderà le alternative sono le seguenti:

- Qualcuno realmente legato a Berlusconi, e allora i complottisti per la lavatrice avranno avuto ragione, anche se sarebbe estremamente strano, se ci fosse Berlusconi dietro tutto ricomprerebbe ad Ottobre direttamente da Elliot a prezzo di saldo.

- Qualcuno che tirava i fili già dall'inizio di tutto ma non poteva venire fuori per varie ragioni. Per capirci gli stessi che hanno fatto partire i soldi dalle Isole Vergini e da paradisi fiscali. In questo caso voto per un cinese molto ricco e in vista, o Usmanov che ha quote nell'Arsenal e non poteva esporsi nel comprare il 97% di una altra società di calcio.

- Qualcuno che non è un uomo d'affari, uno talmente ricco che pagare 300 il 49% o 400 milioni il 100% è inifluente, basta chiudere subito senza fastidi. In quel caso potrebbe essere un Arabo o quel famoso fondo degli Emirati di cui si parlava, magari hanno interesse a promuovere ancora il mondiale che si terrà in Qatar e vogliono mettersi in vista adesso.


La cosa assurda se fosse un uomo di area berlusconiana è che si certificherebbe definitivamente la manovra di Silvio dietro a tutto.
La UEFA come potrebbe reagire?
Ritengo che questa iniziativa (dovesse concretizzarsi veramente), serva solo per garantire l'iscrizione al campionato.
La FIGC ha già dimostrato di aver lasciato il Milan al suo destino, e c'è poco da dubitare a mio parere che siano disposti a seguire i dettami dell'UEFA. La UEFA stabilisce in via definitiva che è inaccettabile l'iscrizione alle coppe con un proprietario fantoccio come Yonghong Li? La FIGC farà lo stesso.

Tuttavia con un socio italiano ben noto alla FIGC, quest'ultima non si farà problemi ad accettare l'iscrizione al campionato.
Con la UEFA il Milan se la prende comunque nel didietro.
 

Moffus98

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Corriere dello Sport: l'idea di Li era vendere quote per 50 milioni di euro in modo da effettuare, con quei soldi, il prossimo aumento di capitale. Ma avanza l'ipotesi di una cessione del 49% delle quote. A chi? Al momento c'è il massimo riserbo sul nome. Si dice che l'identikit corrisponda ad un italiano di area berlusconiana. Ma ci sarebbero altri due profili interessati: il primo vorrebbe subito la maggioranza del Milan mentre il secondo, inizialmente, si accontenterebbe anche del 49% per poi prendere la maggioranza più avanti.

Un nuovo socio servirebbe anche a completare il rifinanziamento del debito contratto con Elliott.


La Gazzetta dello Sport conferma: Yonghong Li vuole vendere una quota di minoranza. Ed avrebbe già individuato il nuovo socio che potrebbe prendere una quota vicina al 40%. L'operazione dovrà essere finalizzata entro la fine di giugno, in modo che da versare l'aumento di capitale. Il nuovo socio servirebbe anche per saldare il debito contratto con Elliott e per fare bella figura davanti alla Uefa che potrebbe essere più clemente nella sanzione.

Ma non si può escludere che Li alla fine decida di rifinanziare il debito con un altro istituto di credito o fondo.


Il Giornale: tutto vero. Per evitare la morsa di Elliott, Yonghong Li sta esaminando alcune proposte che solo alcuni mesi fa non aveva mai considerato. Ci sono gruppi italiani interessati ma soprattutto stranieri, quest'ultimi più accreditati per forza economica e solidità. Riserbo assoluto sul nome perché una fuga di notizie potrebbe compromettere il negoziato che in queste ore è finito sul tavolo di banche d'affari e studi legali specializzati in diritto societario.
Le dimensioni dell'operazione ovviamente NON sono di 50M, perché si tratta di garantire anche il futuro del Milan e della sua gestione. L'ipotesi sul tavolo è quella di un ingresso di un socio al 20/30% che sia in grado, successivamente, di salire in maggioranza.
Mr Li ha fatto questo ragionamento: piuttosto che rischiare di perdere tutto nelle mani di Elliott, meglio far accomodare un socio in casa. Secondo le voci che si rincorrono la chiusura dell'operazione dovrebbe avvenire entro fine mese e non necessariamente prima del verdetto di Nyon.

Prego affinchè sia uno sceicco sfondato di soldi, solo cosi possiamo tornare come prima.
 

VonVittel

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Corriere dello Sport: l'idea di Li era vendere quote per 50 milioni di euro in modo da effettuare, con quei soldi, il prossimo aumento di capitale. Ma avanza l'ipotesi di una cessione del 49% delle quote. A chi? Al momento c'è il massimo riserbo sul nome. Si dice che l'identikit corrisponda ad un italiano di area berlusconiana. Ma ci sarebbero altri due profili interessati: il primo vorrebbe subito la maggioranza del Milan mentre il secondo, inizialmente, si accontenterebbe anche del 49% per poi prendere la maggioranza più avanti.

Un nuovo socio servirebbe anche a completare il rifinanziamento del debito contratto con Elliott.


La Gazzetta dello Sport conferma: Yonghong Li vuole vendere una quota di minoranza. Ed avrebbe già individuato il nuovo socio che potrebbe prendere una quota vicina al 40%. L'operazione dovrà essere finalizzata entro la fine di giugno, in modo che da versare l'aumento di capitale. Il nuovo socio servirebbe anche per saldare il debito contratto con Elliott e per fare bella figura davanti alla Uefa che potrebbe essere più clemente nella sanzione.

Ma non si può escludere che Li alla fine decida di rifinanziare il debito con un altro istituto di credito o fondo.


Il Giornale: tutto vero. Per evitare la morsa di Elliott, Yonghong Li sta esaminando alcune proposte che solo alcuni mesi fa non aveva mai considerato. Ci sono gruppi italiani interessati ma soprattutto stranieri, quest'ultimi più accreditati per forza economica e solidità. Riserbo assoluto sul nome perché una fuga di notizie potrebbe compromettere il negoziato che in queste ore è finito sul tavolo di banche d'affari e studi legali specializzati in diritto societario.
Le dimensioni dell'operazione ovviamente NON sono di 50M, perché si tratta di garantire anche il futuro del Milan e della sua gestione. L'ipotesi sul tavolo è quella di un ingresso di un socio al 20/30% che sia in grado, successivamente, di salire in maggioranza.
Mr Li ha fatto questo ragionamento: piuttosto che rischiare di perdere tutto nelle mani di Elliott, meglio far accomodare un socio in casa. Secondo le voci che si rincorrono la chiusura dell'operazione dovrebbe avvenire entro fine mese e non necessariamente prima del verdetto di Nyon.

Speriamo sia straniero.
L'italiano di area berlusconiana confermerebbe il fatto che è stato, è e sarà tutto un teatrino
 
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