Milan-Atalanta: analisi di una disfatta

corvorossonero

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La partita l'abbiamo persa quando Zapata è andato su calabria e ilicic dentro al campo .
Fin quando era Kalulu ad aggredire alto Ilicic e kjaer a marcare Zapata i due avevano fatto nulla.
Ilicic soprattutto giocava sempre di spalle e non riusciva a scoprire una palla.
Ma appena i due si sono riversati sul centro destra non abbiamo più saputo come prenderli.
Kalulu infatti non ci andava fin là.
L'atalanta ti porta a rompere la linea e noi siamo stati troppo scolastici nelle marcature.
Ilicic andava seguito fino al cesso , come calabria non andava lasciato solo su Zapata visto che non è la prima volta che lo disintegra fisicamente.
15 minuti è durata la nostra partita.

Io faccio fatica a vedere nell'atalanta talento a parte ilicic .
Sarà un mio limite.
Io vedo 10 cavalli che corrono e uno di tecnica superiore.

Però giocano bene e soprattutto sono puliti nelle uscite, lo fanno con molta qualità e velocità. Non è facile. Noi per esempio non siamo stati capaci di farlo oggi, anche qualitativamente parlando. Abbiamo sbagliato molte uscite dal pressing, molti passaggi filtranti ecc.
Detto questo, concordo, la nostra partita è durata 10 minuti. Però l'intelligenza di un allenatore sta proprio nel capire le difficoltà e porre rimedio, Pioli invece sembra fare le cose in maniera scolastica e sempre uguali, indipendentemente contro chi si gioca.
Quoto tutto.
Oggi si doveva giocare con linee corte, stretti baricentro basso, e poi via di ripartenze, magari con Leao prima punta.
Quanto sarebbero serviti Saele, Calha e un Rebic in forma!

Sì infatti, era una partita da interpretare come ha fatto il napoli. Pur non piacendomi questo modo di giocare, bisogna riconoscere la forza e le qualità dell'avversario e saper prendere delle contromisure. Non è un caso che solo con gattuso riuscivamo a mettere in difficoltà l'atalanta, proprio per il suo modo di giocare.
 
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Domanda provocatoria : ditemi chi dell'atalanta è in grado di saltare l'uomo e scaturire la superiorità numerica.
Ilicic , indubbiamente, e poi??

Quando una squadra impone il gioco ad uomo bisogna adattarsi alla situazione a prendere le contro-misure tattiche perchè si entra in un campo tattico minato .

In tanti credono, a torto, che il vero problema nella marcatura ad uomo sia l'avversario che ci sta attaccato.
Non è cosi, quello è il male minore o solo uno specchietto per le allodole di quello che in campo potrà accadere.

Esempio : se i nostri attaccanti sono presi singolarmente uno su uno per noi può essere solo una situazione di vantaggio perchè in una condizione di parità numerica, senza raddoppi e con chiusure preventive alquanto discutibili, basta, in teoria, superare il primo duello per aprirsi campo e soluzioni di gioco.
La peculiarità di questa marcatura è però che se l'uomo che marca ibra e leao dopo una palla recuperata si butta nello spazio per dettare soluzioni di passaggio a quel punto chi lo segue se tutti gli altri sono attaccati uomo su uomo?

Serve il ripiegamento profondo , non se ne esce.
L'uomo marcato sul cambio di possesso palla deve obbligatoriamente diventare l'uomo che marca per aiutare la squadra in fase di non possesso.
Sono queste le vere letture difficili da attuare quando si gioca contro l'atalanta.

Quante volte abbiamo visto ibra e leao rincorrere e rientrare per prendere il proprio uomo?
E se ibra può avere l'attenuante dell'età e del lavoro fisico da gestire su leao questa motivazione non regge.


Discorso simile in attacco :
l'atalanta si attacca uomo su uomo sui nostri giocatori quando la palla l'abbiamo noi, condizione questa che sul cambio possesso ti costringe a mantenere questi accoppiamenti.


Le nostre marcature hanno funzionato fin quando kalulu accorciava forte su ilicic e lo faceva anche sui 40 metri impedendogli di girarsi e di giocare.
La palla era sempre coperta, sinonimo di sterilità offensiva.
Zapata era preso da kjaer allo stesso modo.

A un certo punto salta il banco : ilicic si sposta sul centro destra e kalulu non trova più tempi e spazi per andare a prenderlo in un taglio cosi profondo.
Zapata si butta sulla sinistra e inizia a giocarsi dei duelli fisici impari con calabria.

Per una buona mezz'ora ilicic ha avuto tutto il tempo del mondo per fare quello che ha voluto e li abbiamo iniziato a perdere la partita.

I nostri mediani avrebbero dovuto avere l'intelligenza di capire che serviva un occhio di riguardo per lo sloveno ma le marcature uomo su uomo e le varie coppie avevano creato una zona d'ombra per il giocatore più talentuoso.

L'atalanta non ha esterni capaci di saltare l'uomo, non ha centrocampisti che disegnano calcio, in campo l'unico giocatore di talento era ilicic.
Sarebbe bastato annullare il loro uomo di qualità per annullare la manovra atalantina.

Il gioco di gasperini ha costruito le sue fortune sull'esasperazione della zona che ha portato a disimparare concetti base come la marcatura a uomo e cosi gli è bastato costruire una squadra di marcantoni per giocarsi e vincere dei duelli individuali.

Vedere l'atalanta in campo fa impressione per la stazza e la massa muscolare dei giocatori ma non di certo per il talento.
Io, mi ripeto, mi sarei aspettato la mossa più banale quanto antica del mondo : io ti prendo a uomo ilicic e te lo seguo anche in bagno e poi vediamo i vari de roon, gosens, e compagnia bella cosa combinano.

L'atalanta senza il papu non è la stessa dello scorso anno.
Abbiamo perso un'opportunità clamorosa.

Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gonsens; Pessina; Ilicic, Zapata.
Io non vedo campioni, non vedo fenomeni, non vedo gente che mi fa tremare.
A parte , ripeto, ilicic.
Abbiamo perso la partita per limiti tattici e tecnici difensivi.
 
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Io sarei anche d'accordo che con questo allenatore il rischio sia di giocare sempre in un modo solo.
Ma qui tutti gli altri stanno sostenendo che ha sbagliato nello snaturarci, nel non farci giocare alla solita maniera.
È invece importante all'occorrenza saper giocare un altro tipo di partita.
Quindi, bene una identità di squadra con un suo modulo base, ma avere sempre un piano B per quando butta male (infortuni, squalifiche, avversari troppo superiori).
Avremmo subito anche con tutti i titolari, se questa è la forma attuale. Abbiamo giocato qualche partita in più partendo molto prima.
Se penso alle squadre che hanno giocato la EL in questi anni, ad eccezione della Lazio tutte ne risentivano parecchio. Noi siamo in testa alla classifica con una squadra meno forte di molte altre.
Abbiano lacune in campo, presenti-assenti, da colmare.
Ci fosse un vero sfondatore sulla fascia dx, per esempio...

Purtroppo siamo arrivati a questa partita non al meglio. Ibra rientrato da pochissimo, Rebic idem, Benna Out, Calha out. Kjaer mezzo rotto. Lavorare duramente e riprendere il cammino
 

Djerry

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Qui si stanno negando le più banali logiche delle conseguenze temporali e del messaggio dato ad un gruppo nello sport di squadra.

Continuare a guardare solo all'Atalanta, come se avessimo di fronte un mostro mefistofelico invalicabile, invece di guardare a come abbiamo buttato via la gara in prima persona, è proprio l'errore che ha fatto lo staff tecnico di Pioli ieri.

La disfatta è semplice: abbiamo accettato psicologicamente di essere inferiori al nostro avversario da un lato, snaturando ogni motivo per cui da un anno abbiamo avuto successo a livello tattico dall'altro.

E lo dimostra proprio l'andamento della gara, in cui un approccio emotivo decente si è subito scontrato alle prime difficoltà col terrore che il Meitè trequartista ha instaurato nel cervello di tutti i giocatori, oltre all'impossibilità di fare l'unica cosa che veramente ci riesce bene in fase di possesso, ovvero il celeberrimo interscambio sulla trequarti ed il lavoro sulle preventive di centrali e centrocampisti.

Creando il buco tra Meitè ed il resto della squadra, al tempo stesso ci siamo subito sfilacciati tra i reparti in fase di non possesso e non siamo riusciti a dare un minimo senso ai rifornimenti in avanti.
Perché utilizzare Meitè per le spizzate vuol dire che c'è qualcuno che su quelle spizzate si butta dentro: Ibra? Castillejo? Rebic?
Abbiamo consegnato palloni aerei agli avversari rendendo facile proprio il loro lavoro di posizione a uomo, di fatto togliendo un uomo alla loro fase difendente perché Meité poteva essere trascurato e nessuno attaccava gli spazi alle spalle.

Tutti i tifosi rossoneri alla lettura della formazione hanno avuto perplessità, ma si dava credito giustamente allo staff tecnico per le cose mostrate fino a qui.
Purtroppo il campo è stato impietoso: abbiamo regalato tatticamente la partita esaltando le caratteristiche degli avversari.
Il problema non è aver perso: il problema è non aver giocato per vincere.
 
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Qui si stanno negando le più banali logiche delle conseguenze temporali e del messaggio dato ad un gruppo nello sport di squadra.

Continuare a guardare solo all'Atalanta, come se avessimo di fronte un mostro mefistofelico invalicabile, invece di guardare a come abbiamo buttato via la gara in prima persona, è proprio l'errore che ha fatto lo staff tecnico di Pioli ieri.

La disfatta è semplice: abbiamo accettato psicologicamente di essere inferiori al nostro avversario da un lato, snaturando ogni motivo per cui da un anno abbiamo avuto successo a livello tattico dall'altro.

E lo dimostra proprio l'andamento della gara, in cui un approccio emotivo decente si è subito scontrato alle prime difficoltà col terrore che il Meitè trequartista ha instaurato nel cervello di tutti i giocatori, oltre all'impossibilità di fare l'unica cosa che veramente ci riesce bene in fase di possesso, ovvero il celeberrimo interscambio sulla trequarti ed il lavoro sulle preventive di centrali e centrocampisti.

Creando il buco tra Meitè ed il resto della squadra, al tempo stesso ci siamo subito sfilacciati tra i reparti in fase di non possesso e non siamo riusciti a dare un minimo senso ai rifornimenti in avanti.
Perché utilizzare Meitè per le spizzate vuol dire che c'è qualcuno che su quelle spizzate si butta dentro: Ibra? Castillejo? Rebic?
Abbiamo consegnato palloni aerei agli avversari rendendo facile proprio il loro lavoro di posizione a uomo, di fatto togliendo un uomo alla loro fase difendente perché Meité poteva essere trascurato e nessuno attaccava gli spazi alle spalle.

Tutti i tifosi rossoneri alla lettura della formazione hanno avuto perplessità, ma si dava credito giustamente allo staff tecnico per le cose mostrate fino a qui.
Purtroppo il campo è stato impietoso: abbiamo regalato tatticamente la partita esaltando le caratteristiche degli avversari.
Il problema non è aver perso: il problema è non aver giocato per vincere.

Ti avevo posto ieri una domanda ma non mi hai risposto : pensi che diaz sarebbe stato capace di seguire l'ipotetico marcatore che si sarebbe incollato su di lui che nel cambio possesso palla da marcatore si sarebbe trasformato in uomo da marcare?

Perchè alla fine se parliamo di atalanta di questo parliamo.
Quante volte ibra e leao hanno rincorso il loro uomo che scappava nello spazio?

La partita l'abbiamo persa due volte : una prima quando abbiamo rinunciato a giocare, come giustamente fai notare, ma una seconda quando abbiamo perso i punti di riferimento nelle marcature.

Io per non saper nè leggere nè scrivere il calcio del gasp mi sarei aspettato la mossa più antica e efficace del mondo : intanto io ti chiudo sulle preventive ilicic e te lo marco ad uomo, poi vediamo se la partita te la vincono gli altri 9 in campo.
E ho i miei grossi dubbi a riguardo.

Per battere l'atalanta bisogna esser lesti nel leggere scalate e marcature.
Non sono il brasile del 70 e nemmeno il grande real di di stefano.

Qundi, la presenza di meitè ha sicuramente snaturato la fase di possesso ma ilicic perchè aveva tempi e spazi per prendere il caffè ,allacciarsi le scarpe e giocare a calcio?

Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gonsens; Pessina; Ilicic, Zapata.
Mi spiace ma io non vedo talento da far ballare una squadra avversaria, sarò tarato io.
 

Djerry

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Ti avevo posto ieri una domanda ma non mi hai risposto : pensi che diaz sarebbe stato capace di seguire l'ipotetico marcatore che si sarebbe incollato su di lui che nel cambio possesso palla da marcatore si sarebbe trasformato in uomo da marcare?

Perchè alla fine se parliamo di atalanta di questo parliamo.
Quante volte ibra e leao hanno rincorso il loro uomo che scappava nello spazio?

La partita l'abbiamo persa due volte : una prima quando abbiamo rinunciato a giocare, come giustamente fai notare, ma una seconda quando abbiamo perso i punti di riferimento nelle marcature.

Io per non saper nè leggere nè scrivere il calcio del gasp mi sarei aspettato la mossa più antica e efficace del mondo : intanto io ti chiudo sulle preventive ilicic e te lo marco ad uomo, poi vediamo se la partita te la vincono gli altri 9 in campo.
E ho i miei grossi dubbi a riguardo.

Per battere l'atalanta bisogna esser lesti nel leggere scalate e marcature.
Non sono il brasile del 70 e nemmeno il grande real di di stefano.

Assolutamente, al 100%, senza alcuna ombra di dubbio, sì! :lol:
Diaz avrebbe cambiato totalmente non solo il nostro modo di stare in campo a livello mentale, ma avrebbe creato vagonate di grattacapi in più all'Atalanta, che strutturalmente soffre il tanto movimento e l'interscambio sulla trequarti.

Proprio perché sono fisici e giocano a uomo, il nostro punto di forza (non a caso assente nel 5-0) andava a mandare in tilt le loro certezze in fase difendente.
Quei lanci lunghi che abbiamo fatto per Ibra e Meité portavano ad un risultato tragicomico: entrambi saltavano ad un metro di distanza e poi si guardavano, facendo l'uno colpo di testa per l'altro che poi non sapeva più cosa fare. E fine degli inserimenti da dietro o degli attacchi alla profondità dietro a Romero.

Con la sola presenza di Diaz, adatto a fare un lavoro da seconda punta girando intorno ad Ibra, quel modello di gioco avrebbe di colpo assunto un senso: chi prendeva Romero a quel punto? Con Ibra che si staccava all'indietro ed occupava i due mediani senza l'impiccio di Meité, quanto spazio c'era per andare in profondità? Se Diaz invertiva la posizione con gli esterni come ha imparato bene a fare recentemente, come si comportava la difesa avversaria?

Ed avremmo potuto stare più corti, lavorare con più fiducia nelle marcature e negli accoppiamenti, anche perché Ilicic, Zapata e Pessina non sono di colpo questi cavalli ad alta cilindrata a cui non puoi dare la profondità. E se tieni Hateboer e Gosens bassi, hai già in mano il pallino del gioco a livello tattico.

Prego poi di non considerare il secondo tempo di Diaz, che comunque ha creato eccome situazioni di gioco e grattacapi tra le linee, come test probante: dopo 3 minuti si è trovato il rigore contro, per 10 minuti non si è di fatto giocato con gente a terra e gioco fermo (Kalulu), poi sono arrivati i cambi con Mandzukic e ciao ad ogni schema.

Ovviamente non ho la controprova, ma in realtà ci sarebbe l'indizio principe: Milan-Lilla.
Ci fu lo stesso identico errore tattico-psicologico (Krunic dal nulla), lo stesso timore reverenziale, lo stesso identico andamento della gara anche come minutaggio delle reti e lo stesso risultato con senso di impotenza.

Quando Gasperini ha letto la nostra formazione, ha capito subito che avrebbe vinto o comunque avuto un enorme vantaggio tattico.
 
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Mi riesce difficile fare un’analisi della sconfitta di ieri. Semplicemente, siam stati troppo brutti per essere veri.
 
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Assolutamente, al 100%, senza alcuna ombra di dubbio, sì! :lol:
Diaz avrebbe cambiato totalmente non solo il nostro modo di stare in campo a livello mentale, ma avrebbe creato vagonate di grattacapi in più all'Atalanta, che strutturalmente soffre il tanto movimento e l'interscambio sulla trequarti.

Proprio perché sono fisici e giocano a uomo, il nostro punto di forza (non a caso assente nel 5-0) andava a mandare in tilt le loro certezze in fase difendente.
Quei lanci lunghi che abbiamo fatto per Ibra e Meité portavano ad un risultato tragicomico: entrambi saltavano ad un metro di distanza e poi si guardavano, facendo l'uno colpo di testa per l'altro che poi non sapeva più cosa fare. E fine degli inserimenti da dietro o degli attacchi alla profondità dietro a Romero.

Con la sola presenza di Diaz, adatto a fare un lavoro da seconda punta girando intorno ad Ibra, quel modello di gioco avrebbe di colpo assunto un senso: chi prendeva Romero a quel punto? Con Ibra che si staccava all'indietro ed occupava i due mediani senza l'impiccio di Meité, quanto spazio c'era per andare in profondità? Se Diaz invertiva la posizione con gli esterni come ha imparato bene a fare recentemente, come si comportava la difesa avversaria?

Prego poi di non considerare il secondo tempo di Diaz, che comunque ha creato eccome situazioni di gioco e grattacapi tra le linee, come test probante: dopo 3 minuti si è trovato il rigore contro, per 10 minuti non si è di fatto giocato con gente a terra e gioco fermo (Kalulu), poi sono arrivati i cambi con Mandzukic e ciao ad ogni schema.

Ovviamente non ho la controprova, ma in realtà ci sarebbe l'indizio principe: Milan-Lilla.
Ci fu lo stesso identico errore tattico-psicologico (Krunic dal nulla), lo stesso timore reverenziale, lo stesso identico andamento della gara anche come minutaggio delle reti e lo stesso risultato con senso di impotenza.

Ma non hai risposto alla mia domanda nemmeno stavolta.

Immaginiamo per assurdo che diaz fosse stato in campo dal primo e su di lui ci fosse incollato de roon, immaginiamo un recupero palla dell'atalanta nella zona di metà campo : pensi diaz sarebbe stato capace di inseguire a quel punto de roon che da marcatore si sarebbe tramutato in uomo da marcare ?
Ecco come genera superiorità numerica l'atalanta.
Ti vieni dal basket e sai di cosa parlo , visto che il basket è l'elogio del 'passaggio disegnato', della marcatura ad uomo, dello smarcamento.
Io spesso ho attinto al basket per rubare movimenti e allenamenti, assieme al rugby per insegnare invece l'attacco alla linea .

Contro l'atalanta non hai via di mezzo : o scendi al loro livello fisico e di movimenti o innalzi il livello tecnico a tal punto da non far vedere loro palla.

La partita di ieri andrebbe caricata sul nostro forum e analizzata minuto per minuto.
Perchè ilicic a un certo punto abbandona la sua zona e inizia a stazionare sul centro destra e nessuno lo segue???
Fin quando lo prendeva alto anche sui 40metri kalulu ilicic ha fatto nulla.


Il gioco del gasp esiste da anni ma il genoa non era una squadra cosi fisica e la creatura era imperfetta.
A bergamo ha trovato una dirigenza che ne ha sposato totalmente le idee e gli ha preso i giocatori adatti al suo gioco ma io, ripeto, non ci sto a perdere contro scarpari.
 

Jino

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partita persa da pioli (l'ennesima partita preparata male) che da un mese a questa parte sto criticando proprio perché lo vedo parecchio presuntuoso e soprattutto poco malleabile nella tattica. Praticamente Gasperini gli ha fatto scuola e doposcuola, veramente imbarazzante oggi il Milan messo in campo. Scelte inspiegabili, ma soprattutto si è visto palesemente come noi conosciamo un solo ed identico modo di giocare, non conosciamo alternative dal punto di vista tattico. Ha cambiato meitè con diaz, ma chiedendogli però le stesse cose che fa calhanoglu o lo stesso diaz, assurdo. Che senso ha allora mettere meite? nessuna logica nemmeno nei cambi, dove si è fatto prendere dal panico (palesemente evidenziato dal non capire che calabria oggi non fosse in giornata e andava sostituito così come non era partita da impostare super aggressiva); i cambi hanno spezzato ancora di più la squadra e permesso all'atalanta di creare altre 3-4 palle gol nitide. Pioli è stato bravo a compattare l'ambiente, creare un'amalgama e spirito di squadra, adesso però si deve svegliare anche lui, perché deve fare assolutamente il salto di qualità. Sbagliare formazione e tattica iniziale si può, ma dopo l'allenatore deve essere bravo a leggere la partita e fare le dovute correzioni. Lui ancora oggi è incapace di farlo.

Ti butto li due tre considerazioni...

Innanzitutto il Milan di Pioli ha dimostrato di saper affrontare, e di vincere, contro squadre che giocano in svariate tipologie. Vinciamo contro squadre che si difendono tutte dietro...vinciamo contro squadre che fanno possesso palla...sappiamo giocare contro chiunque. E non lo dico io, ma i freddi numeri dell'ultimo anno solare.

Poi parli di ennesima partita preparata male...nell'ultimo anno abbiamo steccato contro il Genoa il campionato scorso, contro il Lille, abbiamo steccato ieri sera, stop. Per il resto non ho visto altre partite giocate proprio male, dove non ci fosse stata partita.

Infine ieri parli di togliere Calabria perchè non era in partita, ma io ti dico, ieri sera sai che se c'erano undici cambi disponibili ne avrei fatti perlomeno nove?
 
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Assolutamente, al 100%, senza alcuna ombra di dubbio, sì! :lol:
Diaz avrebbe cambiato totalmente non solo il nostro modo di stare in campo a livello mentale, ma avrebbe creato vagonate di grattacapi in più all'Atalanta, che strutturalmente soffre il tanto movimento e l'interscambio sulla trequarti.

Proprio perché sono fisici e giocano a uomo, il nostro punto di forza (non a caso assente nel 5-0) andava a mandare in tilt le loro certezze in fase difendente.
Quei lanci lunghi che abbiamo fatto per Ibra e Meité portavano ad un risultato tragicomico: entrambi saltavano ad un metro di distanza e poi si guardavano, facendo l'uno colpo di testa per l'altro che poi non sapeva più cosa fare. E fine degli inserimenti da dietro o degli attacchi alla profondità dietro a Romero.

Con la sola presenza di Diaz, adatto a fare un lavoro da seconda punta girando intorno ad Ibra, quel modello di gioco avrebbe di colpo assunto un senso: chi prendeva Romero a quel punto? Con Ibra che si staccava all'indietro ed occupava i due mediani senza l'impiccio di Meité, quanto spazio c'era per andare in profondità? Se Diaz invertiva la posizione con gli esterni come ha imparato bene a fare recentemente, come si comportava la difesa avversaria?

Ed avremmo potuto stare più corti, lavorare con più fiducia nelle marcature e negli accoppiamenti, anche perché Ilicic, Zapata e Pessina non sono di colpo questi cavalli ad alta cilindrata a cui non puoi dare la profondità. E se tieni Hateboer e Gosens bassi, hai già in mano il pallino del gioco a livello tattico.

Prego poi di non considerare il secondo tempo di Diaz, che comunque ha creato eccome situazioni di gioco e grattacapi tra le linee, come test probante: dopo 3 minuti si è trovato il rigore contro, per 10 minuti non si è di fatto giocato con gente a terra e gioco fermo (Kalulu), poi sono arrivati i cambi con Mandzukic e ciao ad ogni schema.

Ovviamente non ho la controprova, ma in realtà ci sarebbe l'indizio principe: Milan-Lilla.
Ci fu lo stesso identico errore tattico-psicologico (Krunic dal nulla), lo stesso timore reverenziale, lo stesso identico andamento della gara anche come minutaggio delle reti e lo stesso risultato con senso di impotenza.

Quando Gasperini ha letto la nostra formazione, ha capito subito che avrebbe vinto o comunque avuto un enorme vantaggio tattico.

Ho letto anche ieri su questa discussione se non erro il paragone con la partita del lilla ma io francamente non vedo nessi con quella gara se non il risultato.
I francesi in quell'occasione ci hanno preso il centrocampo con quel ragazzone che ci ha fatto girare letteralmente a vuoto.
Partita persa tecnicamente.

L'atalanta ha un modo tutto suo di giocare che non è paragonabile a nulla.
O capisci in tempo in campo quello che sta succedendo o sei fregato.

Il possesso palla ieri è stato pari, l'atalanta non ci ha fatto girare ma ci ha distrutto le fonti di gioco e ci ha tagliato, sistematicamente.
In campo c'era uno che giocava e disegnava calcio e 9 giocatori normali.
Noi non lo abbiamo capito : soffocati in fase di possesso e fregati alle spalle nella fase di non possesso.
 
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