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Anche la GDS in edicola conferma le news di ieri sulle super perdite milionarie in caso di uscita ai gironi: in caso di una uscita ai giorni di Cl, il Milan può perdere minimo 113 milioni e anche il ricco Mondiale per Club Fifa, giugno 2025, andrebbe infatti per aria.
L’ultima coppa La Champions 2022-23 è stata una benedizione per le casse del Milan. Le cifre sono necessariamente ufficiose: quelle certificate saranno comunicate a febbraio dall’Uefa. Ma i margini di approssimazione sono ridottissimi. L’incasso è stato clamoroso, attorno ai 127 milioni. Per la precisione: 85 in premi Uefa e 42,5 al botteghino. La generosità dei tifosi, ben ripagata, ha toccato cifre inimmaginabili: 14,4 milioni dai biglietti delle tre gare del gruppo (Dinamo, Chelsea, Salisburgo) e addirittura 28,1 nel “dentro o fuori (Tottenham, Napoli e Inter). Senza considerare l’indotto commerciale. Più giochi e vinci, più l’im- magine appare su giornali, tv e social. Una spirale virtuosa che può trasformarsi in viziosa. Questa Champions Dalla semifinale persa con l’Inter all’eventuale addio nei gruppi sarebbe un triplo salto mortale senza protezione. In questa Champions il Milan ha già incassato, più o meno, 42 milioni di euro tra partecipazione, ranking storico, risultati nel gruppo e market pool del campionato. A questo si aggiungono i 18,8 dal botteghino (Borussia, Newcast- le, Psg). Siamo sui 61 milioni. Meno della metà dell’ultima Champions. Ora il capitolo più doloroso: il mancato guadagno. Arrivare in semifinale come l’anno scorso garantirebbe 33 milioni di premi Uefa, almeno 5 milioni di market pool (quello legato alle partite di Champions) e, considerato l’aumento dei prezzi, almeno 30 milioni dal botteghino. La somma totale fa 68 milioni volatilizzati da un anno all’altro. Ma le brutte notizie non sono finite.
MONDIALE PER CLUB: un rimpianto supplementare è il Mondiale per club Fifa. Debutta nel giugno 2025, con una fase finale a 32 squadre. Le europee sono 12, noi grazie al ranking riusciamo a qualificarne 2 (il massimo per nazione, a meno che non ci siano 3 o 4 campioni d’Europa). L’Inter è sicura. L’altra esce dalla lotta a tre tra Juve, in vantaggio, Milan e Napoli. Fermarsi adesso, per i rossoneri, significa dire addio ai sogni di un viaggio negli Usa. Un risultato che non può far piacere a mister Cardinale, proprietario a stelle e strisce. Ma oltre alla questione sentimentale c’è quella commerciale (non quantificabile) e quella legata ai premi. Neanche qui le cifre sono ufficiali, ma si parla di 2,5 miliardi di dollari di montepremi (2,3 miliardi di euro). Partecipare dovrebbe valere 50 milioni di dollari (45 in euro). Ecco: 68 più 45 fa... 113 milioni. Tra aggiustamenti, aumenti e tagli, sempre catastrofe sarebbe.
L’ultima coppa La Champions 2022-23 è stata una benedizione per le casse del Milan. Le cifre sono necessariamente ufficiose: quelle certificate saranno comunicate a febbraio dall’Uefa. Ma i margini di approssimazione sono ridottissimi. L’incasso è stato clamoroso, attorno ai 127 milioni. Per la precisione: 85 in premi Uefa e 42,5 al botteghino. La generosità dei tifosi, ben ripagata, ha toccato cifre inimmaginabili: 14,4 milioni dai biglietti delle tre gare del gruppo (Dinamo, Chelsea, Salisburgo) e addirittura 28,1 nel “dentro o fuori (Tottenham, Napoli e Inter). Senza considerare l’indotto commerciale. Più giochi e vinci, più l’im- magine appare su giornali, tv e social. Una spirale virtuosa che può trasformarsi in viziosa. Questa Champions Dalla semifinale persa con l’Inter all’eventuale addio nei gruppi sarebbe un triplo salto mortale senza protezione. In questa Champions il Milan ha già incassato, più o meno, 42 milioni di euro tra partecipazione, ranking storico, risultati nel gruppo e market pool del campionato. A questo si aggiungono i 18,8 dal botteghino (Borussia, Newcast- le, Psg). Siamo sui 61 milioni. Meno della metà dell’ultima Champions. Ora il capitolo più doloroso: il mancato guadagno. Arrivare in semifinale come l’anno scorso garantirebbe 33 milioni di premi Uefa, almeno 5 milioni di market pool (quello legato alle partite di Champions) e, considerato l’aumento dei prezzi, almeno 30 milioni dal botteghino. La somma totale fa 68 milioni volatilizzati da un anno all’altro. Ma le brutte notizie non sono finite.
MONDIALE PER CLUB: un rimpianto supplementare è il Mondiale per club Fifa. Debutta nel giugno 2025, con una fase finale a 32 squadre. Le europee sono 12, noi grazie al ranking riusciamo a qualificarne 2 (il massimo per nazione, a meno che non ci siano 3 o 4 campioni d’Europa). L’Inter è sicura. L’altra esce dalla lotta a tre tra Juve, in vantaggio, Milan e Napoli. Fermarsi adesso, per i rossoneri, significa dire addio ai sogni di un viaggio negli Usa. Un risultato che non può far piacere a mister Cardinale, proprietario a stelle e strisce. Ma oltre alla questione sentimentale c’è quella commerciale (non quantificabile) e quella legata ai premi. Neanche qui le cifre sono ufficiali, ma si parla di 2,5 miliardi di dollari di montepremi (2,3 miliardi di euro). Partecipare dovrebbe valere 50 milioni di dollari (45 in euro). Ecco: 68 più 45 fa... 113 milioni. Tra aggiustamenti, aumenti e tagli, sempre catastrofe sarebbe.