Non ho mai capito perché Allegri abbia deciso di rimanere alla fine dello scorso campionato. Aveva un presidente che lo umiliava in tutti i modi e aveva già chiarito di preferirgli un non-allenatore come Seedorf, una squadra normale senza progetto e senza soldi e la corte della Roma che lo avrebbe messo al centro del progetto offrendogli anche un ingaggio superiore. Perché è rimasto? Una persona con un pizzico di orgoglio avrebbe riso in faccia a Berlusconi e se ne sarebbe andato alla Roma per dimostrare al nano quanto si sbagliava, come fecero in passato Capello e Leonardo. Invece Allegri ha lottato con le unghie e con i denti per rimanere e l'unica spiegazione plausibile che mi sono dato è che lui per primo sia conscio dei suoi limiti di tecnico e pertanto prediliga una comoda panchina al Milan coperto dai rassicuranti alibi("decide tutto Berlusconi","non ci sono soldi","è un progetto giovani, ci vuole pazienza" etc...)che l'assunzione di responsabilità e la sfida che la Roma avrebbe rappresentato.
Mi spiace perché a Cagliari aveva mostrato un calcio spettacolare e prometteva di essere un grande allenatore. Al Milan al primo anno ha avuto il merito di fare piazza pulita di senatori e cadaveri (Pirlo, Ronaldinho, nella prima parte di stagione anche Seedorf), puntare sui giovani(Merkel e Strasser) e dare un serio sistema difensivo al Milan. Dalla seconda stagione in avanti si è perso e si è trasformato in un catenacciaro parodia di sé stesso.