Marotta:"Gli algoritmi del Milan, lo scudetto e Taremi...".

mandraghe

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Marotta alla GDS:

Ce l’ha un favorito questo campionato?
“Ho vinto il mio primo Scudetto a Torino con Antonio Conte senza impegni europei. L’esperienza mi dice che poter pianificare la stagione solo con campionato e la Coppa Italia è un vantaggio. Ecco perchè dico che la Juventus è la favorita per lo Scudetto”.

Eppure, voi dirigenti e gli stessi calciatori vi siete sbilanciati molto sulla seconda stella. Perchè?
“Dico no all’eccesso di prudenza e di umiltà. Se sei all’Inter, devi essere ambizioso, l’asticella deve essere alta. Noi ci dobbiamo credere. Diverso è dire ‘siamo i migliori’: quella sarebbe arroganza”.

A gennaio farete mercato? Si parla di Taremi come obiettivo.

“Non credo. Però siamo l’Inter e siamo sempre attenti a ogni situazione. E ci tengo a dire una cosa: prima i giocatori erano restii ad accettare l’Inter, adesso in tanti vogliono venire, la scorsa estate abbiamo dovuto dire parecchi no. Thuram, Sommer e Pavard ci hanno scelto, vuol dire che l’Inter è considerata credibile”.

Cosa pensa del mercato fatto con gli algoritmi, stile Milan?

“L’innovazione ti obbliga ad aprire la mente, si sta facendo largo ovunque l’idea dell’intelligenza artificiale. Ma alla base di tutto ci sarà sempre il fattore umano. La scienza non si può sostituire all’uomo”.

Prossima sosta stagionale a metà novembre: dove sarà l’Inter?

“Non lo so. Ma oggi è meglio essere cacciatori che lepri. Tatticamente, preferisco così”.



Eh davvero eh, tutti vogliono l'Inter: Scamacca, Lukaku, Skriniar, Brozovic, Halaand, Mbappé e se potessero anche Maradona, Cruijff e Pelé!

E infatti alla fine son arrivati dei big giovani, affermati e richiesti da tutti come Sanchez e Arnautovic, che non hanno ceduto ed invece di Real o City hanno scelto l'Inda :sisi:

Intervista manco a dirlo di Stoppini: immaginate Suma che scrive per la Gazzetta e va a intervistare Furlani o Scaroni. Ecco il livello è quello.

Quindi mica ci potevamo attendere domande fastidiose, è già tanto se l'intervista non è avvenuta col giornalista genuflesso.
 
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