L'ho riletta nuovamente perché andava fatto e perché, rispetto al giornale, ora è arricchita di nuovi passaggi e nuovi contenuti.
Il dramma è che più la si rilegge più viene il magone e si va in confusione.
In estate io ero tra i più incaxxati dopo l'addio di Paolo e sono stato letteralmente intrattabile per giorni.
Mi sono scontrato in modo feroce anche con molti amici utenti e credo di essere stato antipatico come non mai perché riversavo tutta la mia collera su chi aveva sempre criticato maldini per il suo operato e ne chiedeva l'allontanamento da tempo immemore.
Ho sbagliato, lo so, ma me lo avete perdonato.
Avete imparato a conoscermi e sapete che a caldo non sono propenso alle lucide analisi, per quelle ci vuole tempo.
Il mio rammarico per l'addio di Paolo non è stato figlio di una devozione, che pure ho, nei suoi confronti ma perché io sinceramente degli ultimi 3 anni del Milan ero contento.
Ero contento della crescita della società, della squadra e anche di come il Milan stesse diventando un club più potente.
Abbiamo disputato un campionato pessimo, lo riconosco, ma la Champions è stata esaltante.
Abbiamo sbagliato l'ultimo mercato, lo so, ma è fisiologico e va accettato.
Insomma, per me non c'era un solo motivo per rompere il giocattolo.
Paolo sembrava aver sposato la linea della sostenibilità, il club sembrava aver capito come gestire la personalità debordante della bandiera e poi.... accade l'imponderabile.
Al di là di antipatici scaricabarile e gara a chi ce l'abbia più lungo a me pare , rileggendo l'intervista, che a Paolo qualcuno dentro al Milan abbia letteralmente fatto le scarpe, come si suol dire.
Qualcuno di molto vicino l'ha tradito e pugnalato per prendersi il Milan e la scena.
Una mossa infima e squallida.
Al Milan qualcuno era invidioso di maldini e non accettava che fosse lui a prendersi la scena.
Lo hanno fatto fuori lavorandosi la proprietà.
Non c'è un solo motivo economico e sportivo per cui maldini e massara andassero allontanati, a maggior ragione che non avevano libertà decisionale e di firma.
Non c'entra nulla la visione americana e nemmeno la speculazione economica.
Non è poi così difficile capire la iena che ha tramato alle spalle.