Non è semplice da spiegare a chi non lo percepisce (ma potrei essere io che sbaglio)...In questi movimenti gay/gender, o meglio, nello sfruttamento di questi movimenti per modellare la mentalità della gente, rivedo sempre di più il tentativo di convincere le persone ad accettare tutto, a non sconvolgersi più di fronte a nulla e prendere tutto come una libertà della gente..il radicalismo è l'opposto, è avere dei principi saldi (magari anche sbagliati in alcune misure) ma essere disposti a battersi fino alla morte per quelli..però ripeto è difficile da spiegare a parole..
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Ok, ora è chiaro, e non è sbagliato il concetto in linea di massima,
io avevo inteso che parlavi del radicalismo in senso di ideologia politica (cioè dell'ala di sinistra dei liberali), e non avrebbe avuto molto senso
Credo che quello che affermi assolutamente esiste, ed è evidente, ma non riesco a collegarlo anche ad una eventuale deriva omosessuale o trasgender,
Per quanto riguarda il radicalismo a cui ti riferisci, penso che la retta via sia sempre nel mezzo,
il radicalismo puro è alla base di quasi tutti i mali dell'umanità, però non si possono nemmeno buttare nel cesso tutti i principi morali e le tradizioni, soprattutto quelle universali, il difetto del radicalismo è che è spesso strumentalizzato e si ignora colpevolmente l'universalità di certi principi nascondendosi dietro a piccole differenze culturali e di forma, mi riferisco sopratutto ai nazionalismi, alle religioni e a volte anche alle ideologie per i quali i principi di base sono positivi e universali ma poi lievi differenze estremizzate portano a conflitti e divisioni insensate e inconcludenti.